"Noi siamo pronti,,
"Noi siamo pronti,, Uno scritto di Goebbels alla vigilia dell'invasione "Noi siamo pronti,, Le speranze tedesche di vittoria nell'urto decisivo sono basate sulle conseguenze delle azioni militari Berlino, 18 maggio. « La storia è retta da una giustizia grandiosa che governa tutte le azioni umane», constata il dottor Goebbels nel suo ultimo articolo, « La Nemesi nella Storia», pubblicato sul settimanale Dos Reich. « La giustizia eterna, i cui principi inviolabili reggono i destini, è qualche volta lenta a far sentire la sua azione, ma mai essa è rimasta senza esercitare, finalmente, i suoi effetti. L'Inghilterra ne è un esempio. Se noi guardiamo attentamente al sorgere od allo scomparire dei grandi , imperi del mondo, noi consta\tÌ3^0 ogni volta che questo ! sorgere o crollare aveva delle \rs>,r„p cm I cause concrete. Uno sguardo retrospettivo ci fa vedere esattamente dove risiedono i fattori forza e debolezza di queste evoluzioni come pure le cause che sono sfociate allo scacco delle più monumentali istituzioni della società umana. « Oggi noi assistiamo ad una simile evoluzione nell'Impero britannico. E' innegabile che la fondazione di questo colosso ed il suo mantenimento durante parecchi secoli è una cosa storica. Se nel corso della conquista e della domi nazione del loro Impero gli inglesi si sono resi colpevoli di innumerevoli crudeltà, essi hanno cercato, d'altra parte, continuamente, di ergersi a giudici per condannare i peccatucci degli altri popoli. La loro ipocrisia è senza dubbio più ripugnante e più grande della loro brutalità ». « Comunque sia, l'Impero britannico deve essere considerato come un fatto storico e la sola questione che si po> jne' e quenà di sapere quanto ! tempo esso possa vivere anicora. in effetti, non esistono ! dubbi che alla lunga solo le . Iguerra e quel che essa perde -\rk ancora nel suo ulteriore Isvolgimento. Egli ricorda la forze che hanno conquistato ed organizzato V Impero britannico saranno in grado di conservarlo. Oggi l'Inghilterra non dispone più sufficientemente di tali forze. I suoi caratteri mercantili si sono accentuati e le sue caratteristiche militari sono sfumate. Nel suo modo di condurre la guerra l'Inghilterra si comporta attualmente in un modo tale che al momento del suo crollo futuro nessun popolò, amico o nemico, soffrirà per la sua scomparsa. Essa distrugge tanto le città dei nemici quanto quelle degli amici e motiva questa rabbia distruggitrlce contro la civiltà europea con un cinismo incomparabile. E' qui che risiede il fenomeno inevitabile. Se un impero mondiale di tali dimensioni crolla, la sua colpevolezza nei confronti della storia deve venire alla luce con una crudezza tale da offrire un esempio al mondo intero. Questo sarà il caso dell' Inghilterra. L'Europa, è vero, la pagherà cara, ma che cosa non ha dovuto essa già pagare nel corso dei secoli per l'esistenza dell'impero britannico? ». Il dottor Goebbels rammenta una volta di più la situazione del 1939 per dimostrare quel che la Gran Bretagna ha perso già nel corso di questa proposta fatta dal FUhrer al governo di Londra, prima dell'inizio della guerra in Polonia, proposta che chiedeva unicamente all'Inghilterra di rinunziare ad un qualche cosa che essa non possedeva più: il diritto alla tutela dell'Europa. « Ora, con questo rifiuto, l'Inghilterra non ha imposto la sua egemonia all'Europe, cosa che d'altra parte essa non avrebbe mai potuto fare. In effetti, è la Germania che detiene questa egemonia e, se mai essa dovesse perderla, non sarebbe a profitto dell'Inghilterra, ma del bolscevismo ». « E' uno sbaglio storico che comincia a vendicarsi. L'Inghilterra ha scatenato questa guerra per presunzione e per impedire rettificazioni poco importanti ma indispensabili che non avrebbero toccato in niente i suoi interessi vitali. Esaminando attentamente la situazione attuale, l'Inghilterra deve constatare che in nessun caso essa potrà uscire vittoriosa da questa guerra e che per l'Impero britannico la vittoria o la disfatta si concluderà con uno scacco di dimensioni secolari ». * L'Inghilterra è perduta. Essa persegue una via che la conduce diritta all'abisso. Momento verrà In cui il popolo britannico maledirà i suoi capi di questa guerra disgraziata ». « Le nostre speranze di vittoria — conclude il dottor Goebbels non sono assolutamente basate su tali previsioni, ma stabilite fermamente ed incrollabilmente su dati territoriali ed economici che sono le conseguenze delle nostre vittorie militari». « Una volta ancora Vlnghilterra e gli Stati Uniti vogliono tentare la fortuna in un nuovo assalto contro l'occidente dea nostro Continente. Noi siamo pronti. E' la volta che i due menai si incontreranno per addivenire alla decisione finale. E' là che si vedrà se l'Inghilterra sarà in grado di condurre la guerra moderna, cosa questa che nelle sue grandi linee essa ha abbandonato sino ad ora ad altri popoli. « I nostri soldati dovranno difendere, non solamente le loro vite, ma anche l'esistenza della loro Patria. Questo essi sanno: tutti. Inoltre, essi Iettano per l'unità e la libertà del loro continente che durante del secoli è stato sempre minacciato da una sola Potenza: l'Inghilterra. « In questo urto si deciderà non solo una battaglia ma la aorte del Continente. E' bene che sia così ed è meglio ancora che nessuno di noi si abbandoni a dubbi su questo proposito. La tensione che si verifica, generalmente, nei momenti critici delle grandi evoluzioni storiche, si trova vicina al suo punto culminante. Una volta di più noi ci troviamo alla svolta di un momento storico in cui l'umanità trattiene il respiro. Noi guardiamo in faccia agli avvenimenti con calma. L'Inghilterra dovrà provare il suo valore per la prima volta in questa guerra. La misura dei suoi peccati è colma ». ♦♦♦♦♦♦♦♦»♦♦»♦»♦♦♦♦♦«
Persone citate: Goebbels
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il campione di pallone elastico all'altezza della sua fama
- Domani si inizia il campionato di pallone
- 31 MAGGIO 1995 SCATTA L'OPERAZIONE DENUNCIA (DEI REDDITI)
- Nuti:«Racconto la donna, una gioia che fa male»
- La grande contesa
- Italia e Spagna alla pari dopo due ore di giuoco (1- 1)
- Gli "azzurri" battono l'Austria per 1 a 0
- Pacciardi chiede un'indagine sulle accuse del monarchico Caramia
- Dirottavano le telefonate sulle chat line
- Nuti tra le sue comparse trova il paradiso in Valle
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Internet, istruzioni per l'uso
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- La tragedia della transessuale Richards
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy