Si riapre la partita Rommel-Montgomery?

Si riapre la partita Rommel-Montgomery? IL SECONDO FRONTE Si riapre la partita Rommel-Montgomery? Ad ascoltare i commenti e a considerare 1 formidabili apprestamenti bellici che dall'una e dall'altra parte si fanno, ci si convince che il secondo fronte o fronte dell'ovest è diventato fronte principale, primo fronte, sia pur allo stato potenziale e non ancora in atto. Il fronte principale Ano a ieri, cioè il fronte russo, sembra invece passato al posto di fronte secondario. La guerra — si dice ora — non si decide più all'est, si decide all'ovest, proprio sul cosiddetto secondo fronte. Se la Germania si fosse impuntata a rimanere sul Don e là contro i russi 'Si fosse im pegnata con tutte le sue forze, costasse quel che costasse, là sul Don ci sareb*be ancora, ma avrebbe forse perdu. to l'esercito, e a quest'ora si troverebbe esaurita, sfinita; avrebbe fatto cioè il giuoco di Churchill. Invece la Germania s'è ritirata, s'è risparmiata il più possibile nell'ul timo anno di guerra contro i Russi, ha dato spazio contro uomini, s'è appostata su posi zioni vicine e geograficamente favorevoli alla difesa, s'è liberata del problema logisti co delle distanze; non ha fatto, in una parola, il giuoco di Churchill. Ed ora si sente forte, ed è pronta e potentissima all'ovest. Il giuoco di Churchill avrebbe dovuto essere il suo capolavoro, e sembrava ad un certo momento che dovesse riuscire. Ma evidentemente i dirigenti germanici lo awer tirono in tempo e seppero eluderlo. Al capolavoro di Churchill erano soliti ad alludere i giornalisti inglesi in terra neutrale per rassicurare la gente che temeva i Russi < il bolscevismo. Quei giornali sti, in sordina e confitlenzlal mente, cosi pressapoco parlavano a quella gente: «I due maggiori nemici delllnghil terra, cioè della pace e dell'umanità — dicevano loro sono il Russo e il Tedesco Ebbene facciamoli combattere l'un contro l'altro fino alu l'itttimo sangue. Quando sa ranno caduti a terra esausti tutt'e due, allora entreremo in scena noi freschi freschi, e cosi con poca fatica avremo liberato il mondo ad un tem po e dal pericolo bolscevico russo e dal ' pericolo germa nico ». Insomma far fare la guerra agli altri. E per me glio spiegarsi, quei giornali sti inglesi in paese neutrale sèmpre in sordina e confidenzialmente per non urtare i bolscevichi o i russofili, ricorrevano all'esempio di Un in' cóntro di pugilato tra Russo e Tedesco, arbitro Churchill Nessuno dei due deve vince re per K.O. — dicevano altrimenti resterebbe sul ring un vincitore e forte. Occorre invece che l'incontro finisca ai punti ad oltranza per esau, rimento contemporaneo di tut ti e due, cosi ci saranno due vinti e nessun vincitore. Questo, dicevano, era il cupola voró di Churchill, il quale na turalmente, aggiungevano, a. vrebbe provveduto ad aiutare e rafforzare si la Russia per farla pari in forze alla Ger mania, ma non di più. L'In ghilterra non avrebbe inviato alla Russia un carro armato o un aeroplano di più di quel> lo che le era necessario per esaurire la Germania e con essa insieme esaurirsi. Capolavoro di Churchill sa rebbe stato di certo questo se i dirigenti germanici non avessero capito il giuoco e non avessero, come hanno, preso le loro tempestive contromi sure. E 1 frutti si vedono ora. La Germania non è affatto esaurita, anzi dimostra una spettacolosa forza di resistenza. La si giudicava — in cam. po « alleato » l'anno scorso — con l'acqua alla gola in Russia e senza più disponibilità di riserve al centro. « Non potrà Inviare neppure un battaglione in- Italia » — si diceva 10 scorso agosto — e invece vi ha inviato un esercito. Gli Anglo-americani han compia to decisamente errori di sot {^valutazione. La Germania dunque, in at tesa del secondo fronte che diventerà il primo, è in piedi e fortissima all'ovest. L'ha detto anche Rommel che ha ispezionato una vòlta di più 11 Vallo atlantico. Forse nel suo animo di guerriero il'Maresciallo germanico pregust la possibilità d'una clamorosa rivincita, qui ad armi pari, sul suo ultimo avversario d'Afri ■ ca, gen. Montgomery, il qual laggiù nel deserto potè vin cere, come tutti sanno, perchè dieci contro uno. Di là dalla Manica è proprio il gen Montgomery della campagna d'Africa che comanda ora le truppe britanniche destinate al grande assalto all'Europa Montgomery s'è già insediato fiducioso, troppo fiducioso, sul suo autotreno di stato maggiore che dovrebbe — nelle sue speranze — portarlo di filato a Berlino. La partit Rommel-Montgomery non chiusa dunque. E' più che mai aperta e d'attualità. Sarà bene ricordare che Rommel ha sempre vinto in Africa fintantoché gli è riti sclto di ricevere.i rifornimenti minimi indispensabili. Ha vinto, o transitoriamente ha fatto patta, pur trovandosi quasi sempre Inferiore al ne mico non tanto in uomini quanto in mezzi e particolarmente in carburanti che face, vano gran fatica ad attraver sare il Mediterraneo. Nella Sirtica sul Gebel e in Marmarica, fino ad Alamein, Rommel vinse i migliori generali britannici che pur erano straricchi di mezzi, vinse Waveli e Auchinleck, vinse Cun ningham (il fratello dell'ani miraglio ) e Ritchie, dimo saemmnecvTiscmmcgdaLsmtrpatgntcsnlvlsDactmsmstnmspgnt o a i o g e a e e r o o r n n n o . o a — à a e i e i a a ù l strandosi dovunque superiore al nemico in campo strategico e tattico, vinse sempre per manovra. Del resto, allora il miglior elogio di Rommel veniva fatto dalla stessa radio e dai giornali nemici. « Noi contiamo Rommel per una Divisione corazzata » ci disse a Tobruk nel '42 un , ufficiale inglese prigioniero. Laggiù ad Alamein la costosa battaglia e la lunga marcia avanti avevano esaurito le macchine e la benzina. Enormi quantità di carburante, anche quello catturato agli Inglesi, erano state consumate dall'esercito italo - germanico avanzante a grandi tappe. Laggiù nel deserto la guerra si fa tutta su ruote. Motori benzina quindi. Appunto allora, ad Alamein, occorrevano rifornimenti decuplicati. Invece ne arrivarono sempre di meno. Il più andava a finire in fondo al mare. La benzina soprattutto, la benzina che è il sangue della guerra del deserto, non arrivava. (I nostri soldati, magnifici pur nella stanchezza dopo tanta fatica, as setati di verde e di acqua là nella rovente atmosfera dell'infernale Qattara, non anelavano che ad avanzare. A due tre tiri di cannone avanti a loro, quasi a portata di mano, sentivano il verde e l'acqua del Delta, sentivano Alessandria, agognata e riposante meta, e chiedevano con occhi brillanti e stupiti: « Alessandria è ormai nostra, la flotta inglese se n'è andata (ed era vero), ma perchè la nostra flotta non si fa vedere, perchè resta rintanata nei porti? Vengano le navi ad aiutarci, ci diano una mano e Alessandria sarà no stra ». Cosi dicevano i nostri soldati che mai come allora si meritavano la vittoria). Ma se a Rommel arrivavano sem pre meno rifornimenti attraverso l'Insidiato mare, a Montgomery ai contrario arrivava no rifornimenti senza limiti attraverso il libero Mar Rosso che vedeva transitare verso Suez convogli di 100-200 pi roscaf l alla volta carichi di armi e di uomini. Dall'America e dall'Inghilterra venivano le armi, da tutto il mondo venivano gli uomini a combattere contro il Mediterraneo. E quando Montgomery e Tedder ebbero ammassato cinque cannoni contro uno, dieci carri armati contro uno e venti aerei contro uno, dettero battaglia. Le sorti erano già segnate dal numero. Bisogna pensare che per tre anni il fronte africano e stato il fronte, tutto e l'unico fronte terrestre di guerra dell'Impero inglese contro l'Europa. Su quel fronte, contro l'Italia, s'era accentrata tutta la potenza offensiva e difensiva britannica, su quel fronte erano state inviate le migliori armi e macchine e i più valenti soldati e generali dell'Inghilterra e dell'Impero. E ben presto all'Impero inglese si aggiunse il Nordamerica. Due Potenze immense e ricchissime, le più ricche del mondo, contro di noi in Africa. Grave torto è stato quello della nostra propaganda imperniata obbligatoriamente sull'ottimismo e sul successo facile per cui si mirava sempre a sottovalutare e a ridicolizzare il nemico. Invece il nemico era forte e valoroso e .conduceva laggiù in Africa una guerra di grandi mezzi. Là nacque la sua più potente Armata, l'Ottava, che arrivò a disporre, soltanto nel campo degli automezzi pesanti, di ben centoventimila autocarri SI può dire che ci fossero, quasi quasi, più motori che uomini. E venne la marcia da Alamein al Mareth che non fu facile marcia. Montgomery non riuscì mai, lungo tutti 1 2500 chilometri di percorso, a co gllere in fallo Rommel. Questa constatazione fu scritta a più riprese sui giornali inglesi. Rommel con enorme inferiorità di mezzi riuscì sempre a sfuggire all'avversario incalzante, tenendolo a bada quan to eira necessario. Poi Rommel rientrò in Europa. Ed anche Montgomery venne in Europa. Ora coman da, in campo britannico, l'assalto all'Europa. La partita tra I due non e quindi chiusa. Il più bello verrà ora, quando questo secondo fronte si farà Antonio Levato La Costa Azzurra è ormai popolata da cannoni a lunga gittata. Eccone due che guardano minacciosi verso il mare.