Churchill in aspra lotta con i Primi Ministri dei Domini

Churchill in aspra lotta con i Primi Ministri dei Domini ) Si è aperta a Londra la Conferenza imperiale |~""~ Churchill in aspra lotta con i Primi Ministri dei Domini Il tremendo dilemma: o indipendenza assoiuta, o direzione comune dei destini del Coramonwealth Stoccolma, 1 maggio. Churchill ha aperto oggi la prima seduta della conferenza dei Primi Ministri dell'Impero di S. M. britannica. Presieduta dal Premier, la conferenza vede riuniti attorno allo stesso tavolo il maresciallo Smuts per il Sud Africa, Mackensie King per il Canada, Curtin per l'Australia, Fraser per la Nuova Zelanda e De Valera per VEire. Churchill era attorniato da Eden, Attico, Cranborne. Amery, Huggìn, dal mamgià del Cachemir e dall'indiano Sirfinor Khan. Nel comunicato annunciante l'inaugurazione del convegno si precisa che le sedute saranno segrete, ma che periodicamente verranno pubblicate delle relazioni ufficiali che riferiranno a grandi linee dei lavori svolti. Questo programma di riserbo pare sia stato imposto da Churchill, che, dopo le accese polemiche dei giorni scorsi sull'avvenimento e dopo le bellicose dichiarazioni fatte da King, da Curtin e da Fraser ai giornalisti, desidera di evitare il più possibile troppo clamore attorno ai problemi che verranno posti sul tappeto. Come è noto, il Primo Ministro inglese affronta la Conferenza dei Dominii con un programma che il laburista Shimvell ha cos'i sintetizzato: «Evitare che tra poco la G-ran Bretagna si trovi tra le mani un Impero di carta ». I Primi Ministri del Ceimmonwealth, invece, si presentano ai collo qui, fatta forse eccezione per i" ioero tiuglUAzsato Smuts. con dei propositi quanto mai pericolosi che vanno dalla richiesta di un'assoluta indipendenza a quella di partecipare, al pari della Madre Patria, alla direzione politica e militare dell'Impero. I rappresentanti bandonati a se stessi nella rfj- la contro i nemici del Tri-1 partirò e contro gli... amici degli Stati Uniti, pur dnven- do hii'iare sui fronti europei | — a loro:per im&o.interessa»-!to nostro e secondo ì nostri I inferesst, o intendiamo parie-1 cipare alle derisioni comuni j dell'Impero e nun trovarci a Iti — milioni di soldati, dicono.] insomma: o facciamo per con-\ dover subire le conseg 3 delle decisioni personali liei ministri di Londra. La situazione, come è facile immaginare, è tutt'altro che allegra per Londra. E la prova la si ha in aperte manifestazioni. Cosi, nel corso di una trasmissione dedicata all'Africa del Sud, la radio britannica afferma che nella Conferenza dovranno essere affrontate e risolte due importantissime questioni fondamentali per la vita del Commonwealth: la collaborazione militare, nel momento attuale, tra i membri del Commonwealth e l'organizzazione dell'Impero inglese e la sua posizione nel mondo. Dopo aver affermato che « quest'ultimo problema ha per le Nazioni anglosassoni un carattere di vita o di morte », l'emittente britannica dichiara che « l'esame di questui questione suggerisce due soluzioni: formare, cioè, un Gabinetto imperiale che ugisca e parli in tiome di tutto V Impero, ovvero sciogliere l'Impero stesso ed attribuire ad ogni componente di questo la sua libertà ».

Luoghi citati: Africa Del Sud, Australia, Canada, Londra, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Stoccolma, Sud Africa