Gli sbandati dinanzi all'ultima scelta

Gli sbandati dinanzi all'ultima scelta Ritorno alla Patria, alla casa, ni lavoro Gli sbandati dinanzi all'ultima scelta Col decreto deh 18 aprile il Governo della Repubblica ha riaperto le porte della Patria, della famiglia, del lavóro, dell'onore militare a tutti coloro che, travolti daHà ruina nazionale provocata dalla capitolazione dell' 8 settembre, queste porte si erano chiuse dietro le spalle, volontariamente bandendosi dalla vita civile e dalla partecipazione ai destini del loro Paese. Il gesto del Governo è di quelli che caratterizzano il senso della forza e della consapevolezza e che rivelano quello della magnanimità e della comprensione da parte di chi detiene il potere, e di questo intende servirsi non per tenere aperte le vie (del ravvedimento a chi sbaglia ed onestamente si propone di non più cadere nell'errore. Cosciente dell'assuntasi missione di guidare fa rinascita di tutte Te forze del popolo italiano, il Governo non ha voluto chiudere gli occhi e le orecchie sulla situazione di gran parte degli sbandati che hanno preso la strada del mon. te e della selva in un momento di tale sconvolgimento generale, in cui non a tutti erano offerti chiari termini di giù. dizio da poter scegliere la via più giusta, anzi l'unica via giusta, e decidere secondo quella che era stata la loro vita d'onore fino a quel momento e quello che era stato e sempre avrebbe dovuto essere il loro dovere di cittadini e di soldati. Per questo, oggi che il Governo e padrone saldamente del potere e che l'opera di ricostruzione civile e militare è tanto progredita da assicurargli la certezza del successo e della giusta via seguita, esso offre l'estrema possibilità di salvezza a coloro che da questa salvezza si sono tenuti lontani. H Governo sa oggi che il braccio "della sua giustizia può calarsi a colpire senza pietà, nell'interesse del popolo e della vita nazionale risorgente contro chi ancora alle leggi della, comunità si ribella, ma sente il dovere, di fronte a se stesso ed alla propria missione, di riaprire a costui il sentiero della redenzione e del ritorno in seno alla comunità ' stessa. DI qui il decreto del 18 aprlle, di qui il termine del 25 maggio per il ritorno indenne degli sbandati. Dopo il 25 maggio, finito il periodo di franchigia, il braccio della giustizia repubblicana calerà a colpire senza pietà chi ha rifiutato di seguirlo quando ha tracciato il gesto del perdono. E allora chi, cedendo ancora una volta alle parole 'delia propaganda nemica, ha potuto credere di trovarsi di fronte ad una prova di debolezza, s'accorgerà quale forza stava dietro a questa prova di consanevole magnanimità. Pensino a tutto ciò gli sbandati. '•' ii; Da una parte c'è la Patria, la grande madre di tutti in di-J fesa e per la gloria della quale1 ' ogni giorno s'arruolano migliaia di volontari e partono per l'addestramento o per il fronte nuovi magnifici reparti di giovani anelanti alla prima pugna e di anziani fatti esperti da cento battaglie; dall'altra c'è la macchia, tradizionale patria dei banditi e dei reprobi, matrigna perfida che mai ha donato pace o gloria a chi s'è affidato alla sua trista guida. Da una parte c'è la continuazione di quel passato militare di cui ogni soldato italiano sa di poter esser fiero, poiché sempre il suo eroismo s'è levato risplendente sull'onta dei comandanti che l'hanno spregiato e tradito; dall'altra c'è il brigantaggio, la rapina, la guerriglia contro l'agente dell'ordine, la morte senza una sepoltura o il plotone d'esecuzione. Da una parte c'è la famiglia— la madre; la moglie, i figli — la loro serenità riassicurata dal ritorno del fuggiasco il loro benessere riconquistato colla ripresa del lavoro, della professione, della carriera; dall'altra, c' è l'abbandono degli affetti più cari per ogni uomo, il distacco dalla protezione e dal sostentamento dei parenti più .stretti, la rinuncia alla pace ed alla serenità della casa, alle carezze della donna e dei bimbi, all'intimità del Natale. Da unaiiparte c'è il ritorno nella società, neNa norma ita, nella stima del mondo; dall altra c'è il bando, il pericolo, 1 odio dei rapinati, la maledizione di coloro a cui s'è fatto male. Questi sono i termini della scelta. Li esamini ogni sbandato. E decida. . E si chieda anche per chi e per che cosa ha finora operato e gli si» offre ancora di operare nei notturni convegni della montagna. Chi lo fa agire e lo paga, magari lautamente, e un gruppo di capi che non si espongono, che noxj condividono con fui i rischi, le sofferenze, la solitudine della vita di banda; che se ne stanno a casa., tra gli agi e la famiglia facendosi proteggere la pelle e 'li averi da quegli stessi agenti dell'ordine contro i quali ordinano allo sbandato di sparare; che lo sfruttano impinguandosi dei soldi che il nemico della Patria fa pervenire. E per tutto ciò non gli offrono neppure un'idea per cui combattere, se è vero, come è vero, che le bande son divise e s'azzuffano a seconda dell'insegna assuntasi di badogliani, di comunisti, di briganti. E si chieda dove lo condurrà la via per cui s'è messo. Al l'assassinio volgare ed al pio tone d'esecuzione, giacché è indiscutibile che, se, dopo quaBi otto mesi di macchia, quando la Repubblica ancora doveva fondarsi e fortificarsi, nulla di concreto s'è potuto fare per abbatterla, ormai più nessuna pnfeTmalatinctsngappacvtgsdrlsBUmcuR possibilità è aperta a questo fi ne. E la prova di ciò l'ha, offerta lo stesso « compagno » Togliatti, dichiarando ufficialmente a Napoli che, di fronte all' insuccesso dell'attività della guerriglia nell'Italia Settentrionale, gli aiuti in denaro e in armi verranno ormai troncati per essere tutti convoglia ti verso Tito e le sue bande slave. Ora, quando 1 capi nascosti nell'ombra e lo straniero largitore dal cielo di soldi e di armi comprenderanno che la partita è chiùsa, più nessuno proteggerà lo sbandato, che, abbandonato anche da .chi l'ha condotto sulla strada della rovina, verrà lasciato, sènza pio tezione nè aiuto, alla sua tra gica sorte. Tragica sorte chp sarà segnata inesorabilmente dal plotone d'esecuzione operante in difesa dell'ordine, della vita, dell'avvenire, della giustizia della Patria.

Persone citate: Togliatti

Luoghi citati: Italia, Napoli