Il "no,, della Finlandia

Il "no,, della FinlandiaIl "no,, della Finlandia II 23 aprile il Governo fin \landese ha reso noto che le j propo/ìte sovietiche avanzate 1 di recente, non potevano es e , , l e e i o i n i r . a i a e a i i n . ù , a l o, n i a e i, n n è e o e a e ago o di a orr e il o inel a rsere accettate come base per trattative di pace. Con questo comunicato viene definitivamente chiusa la nuova parentesi, introdottasi da parecchi mesi nei rapporti finno-russi, ampiamente commentata e sottolineata dagli alleati quasi che essa, realizzandosi, dovesse significare un primo cedimento del fronte europeo. Chi però ubbia seguito l'atteggiamento diplomaticamente fermo mantenuto %dall' inizio del conflitto europeo da parte della. Finlandia, non poteva che facilmente anticipare anche in via ipotetici!, le conclusioni del governo ài Helsinki. Il 1° settembre 19-30 la ffinlandia proclamò la sua neutralità: quando la Russia- entrò in Polonia garantì la Finlandia di rispettare la sua neutralità con una nota del 17 settembre dello stesso anno. Ma l'avanzata russa,sul Baltico, la* aua occupazione dei paesi intorno ad esso gravitanti, isolavano la Finlandia e la ponevano alla mercè della potenza russa, sicché quando nell'ottobre dello stesso anno i russi vollero iniziare t-attative col governo finlandese, si trovarono a fronteggiare una situazione alquanto rigida, Il 13 novembre i negoziati russo-finnici sono interrotti e pochi giorni dopo, il 28, il Governo di Mosca aenuncia il patto di non aggressione con la Finlandia risalente al 1032,. rompe i rapporti diplomatici ed il giorno successivo, 29, ordina alle proprie truppe di varcare le frontiere, Nel territorio invaso, a Terjoki, con l'ausilio del governo sovietico si costituisce un ministero finnico cqntrapposto a quello di Helsinki, col quale Mosca stipula un-accordo di mutua assistenza- ed amicizia. Ricordiamo incidentalmente, come allora il mondo assistesse esterrefatto all'azione diplomatica e militare russa e come fossero proprio Londra e Washington a fornire aiuti in larga, scala alla Finlandia perchè resistesse all'aggressore. La stessa Società delle Nazioni emise solenne condanna contro l'azione russa. Il 7 di maggio 19.'i0 la pace di Mosci impose gravi sacrifici e mutilazioni alla Finlandia. Quella di Mosca non era una pace, bensì solo una tregua. Scoppiato il conflitto russo-tedesco l'armata aerea russa iniziava operazioni militari sul territorio finnico. Immediatamente i finnici varcavano nuovamente la frontiera. Si apriva così l'attuale fase del nuovo conflitto costellata dalle frequenti e interessate notizie di armistizi e di pace. Ciò sarebbe auspicato dagli inglesi e dagli americani. E' dal 194f' od esempio che il Times va ripetendo che avendo ormai i finnici raggiunto i loro obbiettivi nazionali convenga addivenire ad una pace che a star alla generosità di Mosca dovrebbe essere « mite ». Questo è il significato anche degli « ammontjnenti » diplomatici e delle pressioni che di- > rettamente o indirettamente provengono dalle capitali anglosassoni le quali si servono persino, nella loro azione, di potenze neutrali. Si fa sovente appello alla buona volontà della Finlandia, si sottolinea per essa il pericolo della guerra civile: recentemente un'autorevole rivista inglese è giunta anche a sentenziare che se i finlandesi respingessero le « generose condizioni di armistizio offerte dalla Russia, essi commetterebbero un tragico errore ». Chi cosi ragiona non si rende perfettamente conto del problema storico finnico che è alla base della posizione diplomatica dì quel paese. Il problema- dei rapporti fra Finlandia e Russia è un problema secolare e tutte le paci che la Finlandia ha stipulato con la Russia, da quella di Dorpat del 1920 a quella di Mosca non sono state che una tregua. Non è qui il caso di analizzare le ragioni fondamentali per cui la Finlandia non ha potuto accettare ancora una volta le proposte di Mosca, particolarmente anche in rapporto allo sforzo che il loro rigetto richiederà alla Finlandia. Basti soltanto sottolineare come questa guerra costituisca per la Finlandia veramente la 4 sua » guerra che la distacca da tutte le altre posizioni diplomatiche esistenti ma che la porta, sul terreno della completa realizzazione dei suoi interessi storici, a fiancheggiare le potenze europee nella lottn. Che la Finlandia abbia nei sistemi diplomatici attuali una posizione a sè, è riconosciuto tanto a Londra quanto a Washington. Ma essa pur tuttavia rappresenta un insolubile dilemma per gli alleati: non potendo imporre alla Finlandia una resa incondizionata gli alleati non possono neppure imporle l'accettazione di una « carta atlantica » qualsiasi poiché i principi di questa carta atlantica sono in contrasto con ali obbiettivi di guerra della Rustia. Cioè, a mo' di conclusione, nè Londra nè Washington possono dare al governo finlandese una garanzia qualunque circa i futuri rapporti finno-sovietici e quindi circa la sua stessa indipendenza futura. Le uniche assicurazioni potrebbe darle \fltnsca. ma i finnici hanno duramente sprrimentato quanto esse valgano. XXX.