La pressione comunista sempre più insistente

La pressione comunista sempre più insistente I TENTATIVI DI BADOGLIO La pressione comunista sempre più insistente Umberto continua a farsi intervistare Lisbona, 20 aprile. Si conferma che l'ostacoJo maggiore contro cui ha urtato sin dall'inizio Badoglio nella formazione del nuovo governo consiste nella questione del tre ministri militari, che, come vi abbiamo detto ieri, egli vorrebbe mantenere in carica, serbandosi per contro proprio il portafogli degli esteri. A quanto si apprende attraverso il Servizio britannico di informazioni, i liberali, i democratici e i democristiani, sarebbero consenzienti con questa soluzione. Recisamente contrari si mostrerebbero, invece, i comunisti, i socialisti e i seguaci del partito d'azione. Costoro, pur non confessandolo, temono la coalizione militare che ne risulterebbe, a scapito dei principii oltranzisti che essi intenderebbero far prevalere con un governo a larghe basi democratiche. Comunque Badoglio ha acconsentito a recarsi a Napoli per trattare con i gruppi dissenzienti, ed è da questo incontro che si avrà la soluzione. A puro titolo di cronaca, raccogliamo la voce, di fonte americana, che Palmiro Togliatti avrebbe posto a Bado glio una«specie di ultimatum, concedendogli ventiquattr'ore a comporre il gabinetto, minacciando, in caso contrario, di presentare a Vittorio Emanuele una lista composta di comunisti e di socialisti, lasciando all'«x-re ogni responsabilità se egli rifiutasse di accoglierla. Certo è che le preoccupazioni per il sopravvento degli estremisti, continuano ad accentuarsi a Londra e a Washington, anche fuori degli ambienti governativi. In un ordine del giorno della Federazione socialista italiana d'America, si rileva, infatti, che il governo di coalizione è stato proposto dall'Unione Sovietica. L'ordine del giorno conclude: « Noi non comprendiamo perchè il bolscevismo rivendichi il diritto di rappresentare una parte primaria in Italia, costituendo un governo di sinistra, che, fra l'altro, non offre, per la sua provata incapacità, alcuna garanzia per i lavoratori. La guerra, in Italia, è, e rimane, una impresa militare unicamente americana ». Intanto Umberto di Savoia non lascia la pedana delle interviste. E' un modo come un altro per matcnersi in luceParlando col corrispondente di un'Agenzia polacca, ha affermato che egli crede sinceramente nella possibilità di una alleanza fra gli Stati latini, ed ha soggiunto di essere pure favorevole ad una stretta collaborazione fra l'Italia e le nazioni slave, proponendosi, quando tutta la penisola « sarà liberata •>. di far prendere ad essa una parte attiva nell'azione di liberazione degli altri Paesi ora occupati dalla Germania. Riferendosi alla Polonia, ha detto: v La nazione polacca ha dato al mondo 'l'esempio di un grande spiri to. Io non ho mai perduto la fiducia nella sua ricostruzione [come Stato >. Ma che bravo!

Persone citate: Badoglio, Palmiro Togliatti