Luigi Burgo assolto per inesistenza di reato

Luigi Burgo assolto per inesistenza di reato AL TRIBUNALE SPECIALE Luigi Burgo assolto per inesistenza di reato o è e à e ri ri e i o. a a o o ln ». a ae o il ni i, o o à Sede del Governo, 17 aprile. Davanti al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato si è discusso il processo a carico di Luigi Burgo, imputato di « essersi accordato con altri, al fine di commettere attentati contro l'integrità e la indipendenza dello Stato, come risulta dal memoriale redatto dal generale Cavallero il 27 agosto 1943 ». Il Tribunale Speciale era cosi costituito: presidente: ten. gen. Mario Grimni; giudice relatore: Cereppi; giudici: colonnelli Giuseppe Scassini, Filiberto Nannini, Giuseppe Cassano, Settiminio Amarrini, Francesco Burgio; pubblico accusatore: gen. avv. Anedio Gibillare; cancelliere: cap. Galimberto Galimberti. L'imputato è stato difeso dall'avvocato Mario Vittore de Luce. Sono state ascoltate le testimonianze del barone Paolo Mazzonis, dell'lng. Ugo Bormida e di Aurelio Archenti. Il dispositivo della sentenza riferisce quanto segue: « In seguito al rinvenimento della deposizione resa dal Maresciallo Cavallero al generale Carbone, nella quale si asseriva che, anteriormente al colpo di Stato del 25 luglio 1943, lo stesso Cavallero, dopo aver lasciato la carica di Capo di Stato Maggiore Generale, aveva preso contatto con varie persone al fine di abbattere il Governo fascista e si indicava, tra altri, Tinge i a nno aeire nril ala. oai ual dmqvMgrsmddszhtcipdsdnbcpnrlmtrBhdtpettsaeagnere Luigi Burgo come colui;mché aveva offerto a tale fico-1 epo un finanziamento il Bui-ibgo veniva deferito al Tribuna-; se Speciale per la Difesa del-lN1° f,l°V?«. ^!ndi-. incrimina-jlto del delitto di cui in rubrica, i s« Nella deposizione sopranmenzionata si affermava cheinil Cavaliere^ nella sue frequen-.eti gite in Piemonte, aveva a-|avuto occasione di avvicinare i niW5SFt2™*^HRirf2U2i bnUn°nicamico e di metterlo al cor: nrente del suo pensiero e dei|ppiani intesi a preparare la1 dsuccessione di Mussolini; si Saggiungeva che il Burgo si era zdichiarato entusiasta del prò- i ^„ Sfa" m "Inf^Sni00^ SVsomma di cento milioni di lire e anche di più se ve ne fosse stato bisogno; la somma, per altro, era stata rifiutata dal Cavallero, perchè non vi era bisogno di alcun finanziamento. « II Burgo, tratto in arresto, escluse, sin dal primo mo li I mento, che rispondesse a vea. Irità quanto si leggeva nella e i deposizione. DicWarò "ché"^ r-1 nosceva il Maresciallo Cavaln-1 ìero dal 1939 e che aveva ae. vuto con lui rapporti, esclusiri I vamente perchè, nei primi mca si del 1940, dietro sua tasic-! stente richiesta, lo aveva fate i to nominare consigliere di ame | ministrazione della S. A. Carr-tiere Burgo, con l'incarico di o e cdmla sua autorità le pratiche piùj* ■ S'ardì"!!: dimissioni da consigliere diSnmminiclrp>.m^ Snln nol f.h. mo ià amministrazione. Solo nel febti braio 1943, avendo lasciato la m-icarica militare, il Cavallero si di | era recato a Verzuolo, resio,denza del Burgo, e l'aveva li pregato di affidargli di nuovo e .il posto di consigliere nella So si[cietà. Al larvato rifiuto oppo^ re < atogli dal Burgo aveva chiei. ; sto se non fosse possibile ot- r-, tenere di essere nominato con. : eisjgijere delegato della Società' n- Carta e Giornali che, in quel-: T», l'epoca, era in via di costitu-, !e- zi0ne: il Burgo aveva assicu-'cn- rato che si sarebbe interessato\se in Suo favore. Dopo tale visi-[ce-,ta, egli non aveva avuto altri ncT! rapporti col Maresciallo e maliea egli aveva parlato di piani re-;»a- ia8tivi ad un possibile colpo dii'- stato. 1 P {uoi ; Portato a giudizio, l'impu- 'C itato ha confermato gli inter- 'I-,rogatori resi in precedenza, :T-,protestando la su?, fede fasci-' -,sta non venuta meno neppure {ii durante il periodo 25 Iugfto-8 p- settembre 1943. B p-; , Osserva il collegio che la ÌTa, sola circostanza a-.'■carico del- «- l'imputato è fornita dalla chia-\V-'mata di coi reo contenuta nel- Ga la deposizione Cavallero. Ora, R a prescindere dal fatto chèlso, l'accusa non ha potuto per la i morte di costui, essere conferi mata- dagli atti processuali - nonché dal dibattimento, sono -ìemerse varie circostanze che o; fanno sorgere seri dubbi sulla o ; verità di ciò che, nella deposia | zione stessa, si asserisce, - « E' risultato, così, corri 'spondente al vero quanto ha gSvFrdspv dichiarato il Burgo circa il motivo e il numero dei colloqui intercorsi fra lui e il Cavallero (vedi deposizioni teste Mazzonis), colloqui che riguardavano esclusivamente la richiesta avanzata dal Maresciallo Cavallero di essere nominato consigliere delegato della S. A. Carta e Giornali, di cui la Società Burgo, insieme con la Fiat, era finanziatrice. Il Ministro Farinacci ha indiriettamente confermata la circostanza, dichiarando che il Maresciallo lo pregò di interporre i suoi buoni uffici presso il Burgo, perchè il suo desiderio fosse esaudito. E' risultato altresì che, a prescindere dall'attaccamento a! denaro del Burgo, le sue possibilità economiche, per quanto cospicue, non gli avrebbero permesso di effettuare un finanziamento di importo cosi rilevante, quale sarebbe quello di cui si fa cenno nel Memoriale. E' risultato, infine (vedi lettera di Antonio Bonino, Federale di Torino al 25 luglio 1943, fogli, 13- 14 e 15) che il Burgo, dopo il colpo di Stato, ha continuato a dare prova dei suoi sentimenti fascisti, interessandosi dell' incolumità personale del Federale stesso e della di lui famiglia, rifiutandosi di licenziare dipendenti che fossero squadristi o fascisti, e deplorando quanto era accaduto. « L'accertamento delle suesposte circostanze fa perdere all'accusa contenuta nel Me- ;moriale non poco valore, sic1 ehè ad essa non può attriibuirsi il carattere di prova, ; sebbene soi0 quelIo dl inizio', lNon deve trascurarsi, infatti, jla considerazione che essa è i stata formulata in un momenno in cui il Cavallero era deteinuto per orcline dj Badoglio .ed av£va ioè tutto rinterls^ |adareprovad'iantifascismo E i n0n può escludersi nemmeno iche " Cavallero abbia fatto il nome dei Burgo per favorire i |propri interesli personali: può 1 darsi infatti che il Mare S'0> t "ualeera^ ^no*S£ za de] a QU„mk di%alladHsra i ^ BUr~o abbia nSt di V» s' riprometteva di ottenere come compenso la desiata nomina a consigliere delegato della S. A. Carta e Giornali. Nè può, d'altronde, escluderai l'ipotesi che la deposizione Cavallero sia stata estorta. « Per le sue espresse considerazioni, si deve concludere che non sono emerse prove di colpevolezza in ordine al delitto ascrittogli. E. poiché, in base all'art. 479 C.P.P., la mancanza della prova che l'imputato abbia commesso il fatto ascrittogli nel capo di imputazione, equivale, giuridicamente, alla prova positiva dell'insussistenza del fatto medesimo, il Burgo dev'essere assolto con formula ampia. Di conseguenza, deve ordinarsene la se jner ajtra causa '.^zrsfp "a ss Sfatto » e S tifa ni) mess0 11 Iatto>- Ibtejanij

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Verzuolo