Navi di soldati italiani partono per combattere in Russia

Navi di soldati italiani partono per combattere in Russia Venduti da Badoglio I\ Navi di soldati italiani partono per combattere in Russia / "forzati della guerra,, di Stalin - Anche l'ex principe vuol donare carne da cannone italiana agli anglo-americani Lisbona, 15 aprile. A quanto trasmettono da Washington, il gesto dell'exsovrano non ha ancora avuto la sanzione ufficiale degli « alleati ». Cordell Hull ha, infatti, dichiarato « che non gli è giunta dal Comitato Consultivo per l'Italia, alcuna notizia in merito alla decisione di Vittorio Emanuele di lasciare il trono ». A meno che nella frase « lasciare il trono » non vi sia un'indicazione precisa a rendere la decisione in parola meno ambigua e di carattere definitivo. Cordell Hull ha, poi, soggiunto di non essere del pari a conoscenza di un accordo tra Badoglio e Tito per la cessione di Fiume e della Dalmazia al capo dei ribelli jugoslavi. Secondo un corrispondente americano da Napoli, pertanto, può darsi che Badoglio dia le dimissioni in occasione del rimaneggiamento del Governo, che dovrebbe aver luogo quanto prima. Il Principe Umberto, forse in virtù dell'investitura luogotenenziale... alle viste, ha voluto dir la sua, ed ha scelto, parlando con giornalisti americani, come argomento il Giappone, « che — egli ha detto — pótrebbe-essere battuto I Icon l'aiuto della flotta italia-! I numero na ». « Questa — ha soggiunto — è di primo ordine ». Ed ha concluso affermando « che anche i prigionieri italiani internati in India, potrebbero essere impiegati per combattere il Giappone ». Dove si vede emergere la lucidatura agli anglo-americani, per ottenere anche da essi l'appoggio alla sua luogotenenza, come già pare l'abbia avuta da Mosca. Il corriere britannico dell'Italia meridionale, giunto a Gibilterra, ha, intanto, riferito che un trasporto di truppe badogliane partirà prossimamente da Napoli, diretto nell'Unione Sovietica. Si tratta di soldati che Badoglio, in base ad una convenzione con Viscinkl, ha messo a disposizione dell'Esercito rosso, assieme ai 50 mila prigionieri di guerra italiani che sì trovano ancora in Russia.. Fra circa un mese, seguirà un ulteriore trasporto di truppe. D'altra parte si apprende che Stalin avrebbe fatto includere nelle compagnie disciplinari mandate in linea anche prigionieri italiani. Un tentativo fatto da Badoglio per impedirlo, ha avuto soltanto il risultato di far asseIgnare a tutti i diversi comandi dei reparti disciplinari un ancora maggiore di !questi «forzati della guerra»

Persone citate: Badoglio, Badoglio I, Cordell Hull, Principe Umberto, Stalin