l progetti del signor Hull per dominare sull'Europa

l progetti del signor Hull per dominare sull'Europa Ancora il trucco della Carta Atlantica l progetti del signor Hull per dominare sull'Europa Il discorso che il Sottosegretario agli Esteri degli Stati Uniti, Cordell Hull, ha tenuto alla radio 11 10 aprile, assomiglia assai stranamente a -quello pronunciato poco tempo prima dal Capo del governo inglese e del quale le ultime • informaetoni londinesi annunciano un pressi, mo bis. E' un discorso essenzialmente basato e dosato su finalità di politica interna. Cordell Hull ha tratto da alcuni avvenimenti della storia recente del suo paese, notevoli conclusioni che vor- somSupbnindmdqppfnprebbero essere le ragioni Idea-i cli e pratiche della politica jdestera degli Stati Uniti. Da duomo responsabile di gover- ono, Cordell Hull ha spiega- !cto come sia assolutamente ne cessarlo che la politica estera degli Stati Uniti sia semplice, diretta e fondata sopra gli interessi e 1 propositi del nopolo , americano. Politica dunque di 'continuità, consacrata dalla tradizione del popolo americano. E' quindi una pagina di storia e di logica prettamente statunitense quella che Cordell Hull ha desiderato delineare. Saremmo ingenui pretendere da un uomo politico di I tale forza un disinteresse che va al di là di ogni ragione u- ! manaL ma saremmo altrettan. to ingenui a cogliere la lette- i ra. se non lo spirito, delle idee còlle quali Cordell Hull vor- j rebbe regolare gli affari internazionali, presenti e futuri. Partendo da una visuale strettamente statunitense, Cordell Hull ha dovuto spiegare nuovamente al suol connazionali le ragioni per le quali soldati americani, • contrariamente alle promesse iniziali del loro Presidente, vengano Inviati oltre Atlantico in numero sempre crescente, perchè le fabbriche americane debbano dare non poche controversie da risolvere alla legge prestiti ed affitti, perchè il debito pubblico americano debba raggiungere cifre sempre più notevoli in rapporto al potenziale della ricchezza nazionale, con conseguenze di, ordine fiscale alquanto impreviste. Cordell Hull ha constatato che gli Stati Uniti e 1 suoi alleati sono passati dalla debolezza, alla potenza, dalla azione separata all'unità, dalla tolleranza verso istituzioni ritenute malvagie alla convinzione circa l'utilità della loro distruzione. n primo monito che Cordell Hull ha elevato, è stato verso i neutrali e sul loro atteggiamento verso i paesi nemici: « Tanto noi come loro siamo stati continuamente forzati ad accettare compromessi che non avremmo certamente scelto: questo periodo sta rapidamente giungendo ad una conclusione». Sono le parole dell'uomo di Stato americano: più che un monito l'indubbia chiarezza di Cordell Hull vuol essere un ultimatum verso quel paesi sospettati di rifornire i nemici degli Stati Uniti. Non abbiamo sufficienti elementi in mano per poter asserire con onesta coscienza, qual grado e quale misura raggiungano questi cosiddetti rifornimenti da parte degli Stati neutrali. Se badiamo, però, al fatto che la Germania è riuscita, per riconoscimento dello stesso nemico e per riprova di fatti quotidiani, ad organizzare tutta l'Europa, dobbiamo semplicemente concludere ,che la misura di questi rifornimenti è ben poca cosa in confronto alle necessità della guerra: la minaccia di Cordell Hull è quindi semplicemente una mossa di carattere politico o, per giustificare ritardo nello svolgimento pducfpvsrLTii . delle azioni belliche, o per pre- un0 faqtutochceomg!/non di certo estraneo al me-'todo della diplomazia statunitense. La seconda parte del discorso di Cordell Hull è essenzialmente una rassegna europea e dei problemi ad essa connnessi. L'Europa sarebbe alla vigilia di grandi avvenimenti, che cagioneranno disordine e sbandamento in Europa. Se questa confusione dovesse diffondersi, sarebbe difficile valutare — secondo Cordell Hull — la durata del disastro che ne potrebbe conseguire. Di qui il plano di « ordine » da attuare fn Europa. Il piano, sono i principii della Carta Atlantica, confermati a Mosca il 30 ottobre 1943, aggiornati al Cairo assieme a Ciang Kai Scek. messi a punto a Teheran col Maresciallo Stalin. Praticamente si tratterebbe di irretire l'Europa secondo le vedute1americane e . dei suoi alleati. Come si può ritenere in linea politica, e quindi pratica, la dichiarazione della Carta Atlantica, per cui si attesta solennemente che le Nazioni ad essa aderenti non stanno combattendo per ingrandirsi territorialmente od in altra maniera, quando in linea storica si conosce già a priori li principio connaturato di eapansione territoriale, che ogni nazione Dorta fatalmente con sè e non si vuol permettere ad altri popoli, pure di sviluppo crescente, di raggiungere territorialmente il mezzo adat- 1to a questo loro sviluppo tran-quillo? Come sipuò pretende-la re che nell'Europa del dopo guerra possa — secondo i prò getti americani — durare pace quando già si preparano i piani di compensazioni territoriali; di frazionamento aell'unità politica e territoriale di quegli Stati presumibilmente vinti? Come si può sostenere che 1 popoli sono liberi, quando si asserisce che, ad esem Dto'KÌTaììeltr «"sono disposti P .:.fÌL ti r-nm»a»n francesea vedere il Comitato francese di Liberazione nazionale, esercitare la direzione del compito di stabilire la legge e lordine sotto la supervisione del Comandante in Capo alleato?-». Saranno i popoli, sottoposti ad una tal forma di governo, sia pure transitoria, realmente liberi di decidere del loro destino futuro e delle loro forme interne, oppure risentiranno di quelle necessità che il Comandante alleato vorrà considerare? Tutte questioni alle quali soltanto il futuro e la pratica potrebbero rispondere, perchè noi modestamente, e forse anche saggiamente, opiniamo che la storia, per adoperare la stessa espressione che Cordell Hull trae dal giù dice Holmes, vale un volume di logica: soltanto la storia, owerossia le esperienze, ponticne dcffU Stati Uniti in cam- po europeo, hanno dato cosi dubbi risultati, da indurci ad un forte scetticismo quando, come in questo caso, si manifestano nuove velleità e si apprestano nuovi mezzi di intervento in quel grande problema storico che sarà sempre l'Eu ropa. xxx