In un inferno di ferro e di fuoco gli anglo-americani vengono scacciati dalla città

In un inferno di ferro e di fuoco gli anglo-americani vengono scacciati dalla città Un furioso attacco di Clark a Cassino è stato stroncato In un inferno di ferro e di fuoco gli anglo-americani vengono scacciati dalla città / germanici al contrattacco respingono il nemico sulle posizioni che esso occupava prima del 15 marzo, infliggendogli gravi perdite (Dal nostro inviato) Fronte italiano, 2 aprile (ritardato). Questa sera si può fare il punto della battaglia sul fronte di Cassino che si è risolta con un netto vittorioso bilancio germanico. Vi dò le prime notizie sulla sua impetuosa ripresa avvenuta ieri dopo la terza battuta d'arresto subita dalle truppe del gen. Clark. Una innovazione tattica non si è avuta nella condotta di quest'altro attacco. Ieri e oggi sono stati semplicemente il bis del 15 marzo: poderose ondate di bombardieri e di cacciabombardieri si sono susseguite seminando tappeti di bombe e riducendo la città di Cassino a un immenso campo di macerie, anche in quei brevi angoli dove ancora era rimasta in piedi qualche casa. Per la curiosità storica, vale la pena di notare che l'ultimo edificio ad essere diroccato è stato l'Albergo delle Rose, una modesta e linda locanda, cara un tempo ai pellegrini che non trova/vano posto nelle pur ampie foresterie dell'Abbazia benedettina e ai mercati delle fiere domenicali. Subito dopo, il gen. Clark ha scatenato il fuoco tambureggiante di centinaia di pezzi d'artiglieria. Questo inferno è durato sei ore: ma questa volta il tragico colloquio delle artiglierie' ha avuto per protagonista e i ■ buttante l'artiglieria dei. grossissimi calibri germanici che per la prima volta, sparando in quest'angolo di fronte, hanno letteralmente schiantato è poi polverizzato gli obiettivi colpiti; il loro rimbombo era pauroso e riempiva sinistramente la valle dominando il tuono vario dei pezzi di tutti i calibri sui due schieramenti. Poi è stata la volta delle ' fanterie. L'attacco sferrato dal gen. Clark era preceduto anche questa volta dalle consuete «compagnie di spezzamento » composte da soldati di colore che si sono lanciati all'assalto con fa/natica audacia senza badare alla falce della morte che li mieteva paurosamente. E le nuove armi automatiche tedesche ed battaglioni di mortaisti hanno infranto il potenziale della prima ondata e laddove questa aveva lambito le posizioni della I Divisione paracadutisti germanici, questi, in furiosi corpo a corpo, l'hanno risospinta sulla linea di partenza. Allora, senza dar respiro, so no stati scatenati alVattacco, simultaneamente, i battaglioni neozelandesi e indiani noncìiè alcuni reparti della I Legione straniera degollista. La lotta è durata furibonda come si è detto, per sei ore. Spentasi nella notte, si è ripresa stamattina con un'ostinazione testarda da. parte degli attaccanti, i quali però, già nel pomeriggio, avevano subito perdite elevatissime in morti, feriti e anche in molti prigio nierì; mentre in molti punti non erano riusciti a guadagnare un metro di terreno. Non solo, ma nel pomeriggio, le truppe germaniche, che intanto avevano ultimato il rastrellamento della città, facendo numerosi prigionieri e annientando talune resistenze, sono mosse al contrattacco. Questa sera le truppe angloamericane e le truppe di colore indiane erano dovunque sulle posizioni che occupavano prima del 15 di marzo. Soltanto un battaglione, appoggiato da pezzi semoventi, resiste ancora nei pressi della statone ferroviaria. Ma -non un pendio, non uno dei quartieri della città, che erano in salda mano degli americani hanno questa sera un solo soldato angloamericano che si batta ancora. 'Si ha. Vimpressiond che questa ripresa dello sforzo decisivo di Clark sia per languire, poiché di ogni suo mezzo il generale americano ha fatto uso con enorme prodigalità. Una cosa poi è decisiva, e cioè che l'attività tedesca non è stata minimamente intaccata, tanto che in proposito non si può ancora usare il termine « sforzo », La linea « Gustav » è tuttora intatta anche nelle sue propaggini più avanzate, mentre il morale dei paracadutisti e dei granatieri germanici è stupendamente elevato e tutt'altro che gravi sono le loro perdite, le quali restano nella proporzione di circa uno a cinque per i morti ed i feriti, e addirittura di uno a dieci per i prigionieri. A proposito di prigionieri si deve notare che soltanto in questi giorni, durante % ra strella7nenti della città e della collina della rocca nonché del monte dell'Abbazia, i prigionieri fatti dai germanici animontano a parecchie centinaia di neozelandesi e di indiani e di. marocchini, nonché agli equipaggi di alcuni carri armati americani « Shermawn » Va anche notata l'entità delle forze impiegate su questo breve fronte di Gassino dal gen. Clark che negli assalti dei diciotto giorni di battaglia hanno assommato agli effettivi di circa quattro Divisioni di cui una neozelandese, una indiana, una mista degollista e marocchina e una americana. Di fronte a questo relativamente modesto spiegamento di fanterie, sta invece un enorme concentramento di pezzi di artiglieria che si fa assommare ad oltre ottocento bocche da fuoco, le quali hanno concentrato il loro tiro su un fronte di meno di qwttptdici chilometri di estensione e inoltre a circa cento carri armati e oltre duemila velivoli. Si fa notare che nel dolo di Cassino gli angloamericani hanno perduto ventitré aerei, mentre sul fronte della battaglia hanno perduto oltre metà dei mezzi corazzati e dei carri impiegati e circa il 70% di morti, feriti e prigionieri tra le truppe attaccanti. Intanto i martelli frangiroccia hanno completato di capUlarizzare la rete di cunìcoli e di sotterranei che solcano ormai tutto il sottosuolo della- valle e dei monti. I segmenti di questa enorme fortezza sotterranea hanno ciascuno un proprio numero e un proprio nome: e il loro aspetto trogloditico è temperato dagli ingegnosi adattamenti e dalle esperienze che la famosa «Linea' Sigfrido» ha dettato per questa sua sorella minore. Quindi, anche se la ripresa offensiva del gen. Clark dovesse sincronizzarsi con quell'attacco in grande stile che si ritiene imminente sul fronte di Nettuno, le truppe germaniche sono preparatissime per sviluppare lina violentissima difensiva, anche maggiore di quella che ha condottò al vittorioso bilancio odierno. Attilio Crepai

Persone citate: Gassino

Luoghi citati: Cassino