Le conseguenze di Cassino sui propositi anglo - americani
Le conseguenze di Cassino sui propositi anglo - americani IL SECONDO FRONTE L d Cgndcva Le conseguenze di Cassino sui propositi anglo - americani a l Madrid, 1 aprile. Dalle corrispondenze giunte ai giornali madrileni da Londra e da Washington, si rileva che l'Inghilterra e gli Stati Uniti sono tutt'altro che soddisfatti del corso del la guerra. La stampa londi nese, infatti, esamina con pessimismo la situazione del fronte italiano, mentre i dispacci dagli Stati Uniti dimostrano che l'opinione pubblica nord - americana è disorientata da quella stessa guerra dei nervi che gli anglosassoni usano nei confronti dell' Asse e chiede schiarimenti sul corso della guerra e sui suoi scopi. A proposito della campagna d'Italia, scrive L'Amba in una corrispondenza da Londra, i giornali britannici non risparmiano aspri commenti alle autorità, e il Daily Herald osserva che la resistenza di Cassino ha ritardato l'apertura del secondo fronte. E' indubbio, infatti, che la situazione in quel campo di battaglia abbia impres sionato il Comando alleato, il quale ha avuto in piccolo una dimostrazione di quella che è la resistenza germanica di fronte agli attacchi anglo-americani. Tutti i critici militari inglesi ritengono che la resistenza tedesca di fronte all'invasione dell'Europa sarà superiore alla resistenza opposta a Cassino e traggono da quest'ultima insegnamenti per i combattimenti futuri. «Il primo insegnamento che può trarsi da Cassino — scrive lo stesso Daily Herald — è che i bombardamenti aerei non possono aprire la strada agli eserciti, quando questi trovano un avversario deciso a difendersi accanitamente; il secondo è che la tattica non può vincere sul nemico se la sua fanteria riesce a conservare posizioni d'importanza vitale; il terzo è che la rottura delle difese nemiche non può avere sensibile ripercussione sul proseguimento della lotta, quando, per logorare l'avversario, si deve sop 'f orlare un logorio superiore a quello subito dallo nemico. In complesso, osservare che l'esito dellacampagna d Italia e le pro-stesso si puospettive dell'assalto all'Europa non appaiono affatto rosee ». Per quanto riguarda l'opi-mone pubblica americana, • il corrispondente dell'Arriba daNew York scrive che « le precisazioni di Churchill sull'imminenza di operazioni decisive e la profezia di Montgomery, secondo la quale gli alleati vinceranno la guerra nel 1945, con un anno di ritardo, quindi, su quanto aveva previsto Eisenhower, disorientano la massa popolare che incomincia a provare su se stessa gli effetti della guerra dei nervi e che chiede di essere informata sul corso della guerra e sugli scopi di essa. Si rileva ironicamente anche la dichiarazione di Hull, secondo la quale le questioni delle frontiere, in redazione ai postulati della Carta Atlantica, è meglio siano lasciate da parte fino alla fine della guerra, per non turbare l'armonia americanoanglo-russa » Ancora da Washington siriceve, poi, che, secondo quan- to riferisce l'agenzia Reuter, il generale Arnold, coman-dante l'aviazione dell'esercitoamericano, in occasione dellaproiezione di un film dedica-to alle imprese delle « fortez-ze volanti» ha dichiarato, fral'altro: «I bombardamenti inmassa contro l'Europa nonsono semplicemente dei pre-llminari dell'invasione, essi costltuiscono l'invasione stes-sa e perciò il secondo fronte ». E' la tesi di Montgomery e di Eisenhower, che, pero, Mosca assolutamente' non accetta. Da Sydney, infine, si rice- ve che una folla di popolo,|durante una dimostrazione inscenata davanti al munici-jpio di Sydney, ha chiesto a;gran voce, secondo quanto-comunica l'agenzia sovietica: Tosa, l'apertura del secondo■ fronte. La manifestazione era istata organizzata dal partito comunista australiane. i
Persone citate: Churchill, Eisenhower, Hull, Secondo Fronte, Tosa
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