Beaverbrook e Cranborne candidati succedere a Eden

Beaverbrook e Cranborne candidati succedere a Eden Downing Street alla mercè di Mosca Beaverbrook e Cranborne candidati succedere a Eden Stoccolma, 28 marzo. Il corrispondente da Londra dello Svenska Dagbladet riferisce che V opinione espressa dall'Obseruer, e cioè che Eden starebbe per perdere il suo posto di Ministro degli Esteri, non ha causato sorpresa nella capitale britannica. Il corrispondente spiega che tale possibilità è data da divergenze di opinioni sorte fra Churchill ed Eden in materia di politica estera. Eden, che si era fatto propugnatore di amichevole relazioni con Mosca, ai oppone ora alle domande di quest'ultima, mentre Churchill, che prima si era dimostrato contrario a Mosca, ora perora una più stretta collaborazione con il Cremlino. L'Obseruer ritiene che il successore di Eden potrebbe essere lord Beaverbrook, e scrive che la nomina di Beaverbrook non lascierebbe dubbi sulla strada che verrebbe seguita in futuro dalla Gran Bretagna e questo per il fatto che sono note le sue idee in favore di più strette relazioni con Mosca. Il Daily Telegraph per con¬ tro, torna a far allusione alla possibilità di sostituire Eden con lord Cranborne, e questo nel quadro di un rimaneggiamento del Gabinetto. Il giornale scrive che Eden, a causa degli impegni che ha in qualità di capo della)* Camera» dei Comuni e di memt/ro del Gabinetto di guerra, è sovraccarico'di lavoro e si considera, quindi, utile liberarlo dei suoi 'doveri verso il Ministero degli Esteri. Eden avrebbe, cosi, la possibilità di dedicarsi maggiormente al suo compito 'di capo della Camera dei Comuni, dove la sua presenza è più indispensabile che mai. Egli conserverebbe anche il suo posto al Gabinetto di guerra. Altre fonti d'informazioni, invece, affermano che Eden, messo di fronte all'alternativa di lasciare Downing Street o la carica di « leader » dei Comuni, abbandonerebbe quest'ultima per mantenere il Ministero degli Esteri, Quel che è certo, in ogni caso, come si osserva in molti ambienti, i è che « Downing Street » è, oggi più che mai, alla mercè del Cremlino.

Persone citate: Churchill, Eden Stoccolma

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra, Mosca