Il momento decisivo è stato ancora rinviato

Il momento decisivo è stato ancora rinviato Il discorso di Churchill e il secondo fronte Il momento decisivo è stato ancora rinviato Berlino, 28 marzo. H noto collaboratore militare del «D.N.B.», Martin Hallensleben, qualifica il discorso di Churchill come la confessione, fattai con una sorprendente franchezza, che, dal punto di vista militare, là Gran Bretagna dipende ormai totalmente dai suoi alleati. « Quantunque il discorso del Primo Ministro britannico sia stato quasi esclusivamente destinato ad uso interno — scrive Hallensleben — non è meno istruttivo nei riguardi della condotta della guerra e sulla opinione che il comando inglese ha circa le sue possibilità militari. « In questo discorso si rileva, anzitutto, un tentativo di far dimenticare le questioni controverse della coordinaaicne della condotta della guerra alleata con una verbosità che non è più capace di corrire le ansie causate dal peso militare, sempre più ridotto, della Gran Bretagna. « Dal punto di vista militare, ciò che di maggiormente interessante appare nel discorso di Churchill è: « 1 ) che la Russia è una potenza puramente terrestre, e come tale, non ha abbastanza comprensione per le difficoltà e le complicazioni delle operazioni anfibie che gli Stati Uniti e l'Inghilterra incon- treranno forzatamente prima !e durante le operazioni d'inva- | sione; ì« 2) che 1 ora dei grandi :sforzi e delle grandi azioni è adesso, per l'Inghilterra, assai vicina; «3) che la marcia dell'Inghilterra sarà verosimilmente ancora molto lunga e terribile che la Gran Bretagna dovrà ancora fare; « 4 ) che il potenziale degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica supera di molto quello della Gran Bretagna; « 5) ohe l'Inghilterra ri¬ per quanto riguarda i sacrifici^gschia di essere l'obiettivo di un attacco che prenderà for- me ancora sconosciute da par- i te della Germania; « 6) che i giapponesi col- (piscono già duramente gli in- ' ' "'Berlino, continua il commen-1 tatore, si dichiara, poi, che! glesi sul suolo indiano e ciò a tergo del fronte britannico ». Negli ambienti militari di queste constatazioni del Pre mler caratterizzano sufficentemente la situazione inestricabile della guerra inglese. E questo conta, giacchè tutto il resto del suo discorso, dal punto di vista militare, è senza la benché minima importanza reale. Anche i brani nei quali accenna alla guerra sottomarina sono poco conclusivi tanto che negli ambienti ' navali tedeschi ci si domanda quale può essere la ragione che ha indotto Churchill, il quale conosce quale è la verità, a considerare questo pericolo « mortale » come scartato. E' comunque inverosimile che egli non si sia domandato, già da molto te/npo, se quest'arma abbia subito una modernizzazione e ciò precisamente in vista di azioni future ben determinate. « Poco dopo il discorso — dice Hallensleben — negli ambienti militari tedeschi è stato dichiarato che i modi con cui il Primo Ministro britannico considera le possibilità strategiche dei due avversari tradiscono nettamente che, ancora una volta, l'autore è un profano. Churchill ha pronunciato a destra e sinistra le parole « falsi allarmi », « numerose finte », « numerose ripetizioni generali », colle queli egli stesso e la sua consorteria vogliono ingannare i tedeschi e i giapponesi per prenderli, dopo, alla sprovvista. Ma con ciò egli non impedirà a nessuno d'attendere con calma lo sviluppo degli avvenimenti. Ad ogni modo apoare certo ehe il suo elogio di" Stalin, investito di poteri di guerra tanto vasti, tradisce la preoccupazione di non poter lui stesso agire nel momento decisivo con suffi centi rapidità e decisione. Nel suo insieme il discorso è, dal punto di vista militare, __* _ t_. _i . Liei -n il u'n tentativo di giustificare il f atto cne ^inghilterra è costretta ad aggiogare altre nazioni ai auo carro, se vuole es¬ sa stessa avere ancora una possibilità di sopravvivere a questa guerra ». Si rileva, intanto, a Berlino che i commenti della stampa neutrale collimano con quelli ^germanici e si cita un com¬ mento dello spagnolo ^Pueblo che, tra l'altro, dice, nei riguardi del secondo fronte, che g il momento decisivo è stato nuovamente rinviato ». Del resto, di parere non diverso devono essere a Mosca, se la Reuter, smentendo le vo ci diffuse all'estero, secondo \i quali il generale sovietico Vatutin andrebbe a Londra Der entrare a far parte del coman do supremo alleato per il secondo fronte, dice che queste voci sono state diffuse da parte russa, osservando che « il tempo incalza»: Interessante è, infine, il fat to che a Londra corrono an cora e insistentemente delle voci circa un nuovo incontro fra Churchill e Roosevelt, vo ci che precedono anche l'arrivo di Stettinius a Londra. Poiché le condizioni di salute di Churchill sono poco buone, è improbabile che egli si rechi da Roosevelt; quindi è il Presidente che dovrebbe venire in Europa, il che è assai dubbio, essendo Roosevelt troppo impegnato nella lotta elettorale,