Da Cassino non si passa

Da Cassino non si passa Parla un ufficiale combattente Da Cassino non si passa La violenza della lotta • Terribile efficacia del cannone multiplo tedesco - Carri armati nemici respinti no stati abbattuti sei bombardilli nemici, fra cui tre «for- Fronte italiano, 24 marzo. Le notizie giunte all'ultima ora dal Fronte di Cassino segnalano che le truppe tedesche hanno potuto migliorare le loro posizioni a sud ed a sudovest della città. Tentativi nemici, ai quali hanno preso parte del carri da combattimento e che avevano come obiettivo la parte nord di Cassino, sono stati infranti dal fuoco difensivo germanico. Inoltre, nei guartierl nordorientali della città, reparti tedeschi d'assalto hanno costretto un numeroso gruppo di neozelandesi ad abbandonare le macerie di alcuni edifici in cui si era asserragliato. Violenti contrattacchi sono stati sferrati dalle truppe del Reich anche su un'altura a nordovest di Cassino. Il nemico ha perduto alcune posizioni dominanti, nonostante si sia accanitamente difeso. Intensa è stata pure da entrambe le parti l'attività aerea. Negli attacchi contro le vie di rifornimento tedesche, l'aviazione anglo-americana ha iniziato una nuova tattica: essa non attacca con formazioni compatte ma a piccoli gruppi, ciò, probabilmente, in seguito alle gravi perdite subite finora. Ciò nonostante so- tezze volanti » ed un apparecchio da ricognizione. Il colonnello Heinrich von Beher, proveniente dal fronte meridionale ha intrattenuto un gruppo di giornalisti stranieri sulle proprie esperienze nel settore di Cassino. Dopo aver tratteggiato la natura carsica della zona sprovvista di difese naturali, il colonnello von Beher ha sottolineato il carattere di estrema violenza che ha assunto la lotta, la cui posta, nella concezione degli alleati, dovrebbe essere la via libera per Roma. Su una zona non più larga di quattro chilometri il nemico ha concentrato forze imponenti. Con soldatesca lealtà l'uni ciale ha riconosciuto che esso si batte con tenacia. Buone truppe sono quelle neozelandesi, canadesi e indiane, appartenenti a stirpi tradizionalmente guerriere. Anche il soldato aimericano ha, da Tunisi in poi, fatto molto progresso nell'arte della guerra moderna. Le truppe che egli li a veduto più di rado sono quelle inglesi metropolitane. Data l'angustia dello spazio i due avversari combattono spesso a colpi di bombe a mano. In quanto alle armi ed alle munizioni impiegate, il colonnello ha detto che il nemico dispone di numerosissime bocche da fuoco e che fa largo uso di proiettili e bombe al fosforo. Da parte germanica l'arma che arare i più larghi vuoti nelle file nemiche è il cannone multiplo, sia per le sue tremende salve, sia per la intensità del fuoco: fino ad ottanta colpi al minuto.. Azione quindi altrettanto demoralizzante che efficace. Un'altra arma assai temuta per l'abilità con la quale viene adoperata è la pistola automatica, che il granatiere, e specialmente il paracadutista, preferiscono spesso alla mitragliatrice, senza parlare dei formidabili mezzL corazzati che hanno nel « Tigre » il loro tipo ormai leggendario. Nonostante la violenza dei suoi continui attacchi e lo spiegamento dei suoi .poderosi mezzi meccanici, il nemico non può vantare successi di sorta. Un giornalista ha chiesto: « Supponendo che considerazioni strategiche o la pressione dell'avversario consigliassero al Comando germanico di sgombrare la zona di Cassino, si può ritenere che al di là della linea attuale esso potrebbe continuare ad opporre una difesa ugualmente valida? ». Al che il colonnello ha risposto: « Le posizioni di Cassino sono più che mai saldamente nelle nostre mani, e dopo le ammirevoli prove date finora dalle unità impiegate, tutto fa ritenere che continueremo a tenerle ».

Persone citate: Heinrich Von Beher

Luoghi citati: Cassino, Roma, Tunisi