Il flusso di lava diminuisce

Il flusso di lava diminuisce L'ERUZIONE DEL VESUVIO Il flusso di lava diminuisce Neve rossa a Mola, e Bari all'oscuro per le nuvole di cenere - Funzioni propiziatorie a Napoli Barcellona, 24 marzo. Dopo una sosta di ventiquattro ore, il Vesuvio ha, nel pomeriggio di ieri, ripreso la sua eruzione ed un'altra colossale fontana di lava è stata lanciata dal suo cratere. Dieci canali sgorgano dai pendii del vulcano. I tecnici anglo-americani sono preoccupati per la possibilità che coni in fusione cadano nel grande cratere. Se questo accadesse, il nuovo rigurgito di lava che ne risulterebbe potrebbe avere impreviste conseguenze. Nella zona del Vesuvio cade la neve e, presso Nola, essa aveva un colore rossastro, essendo commista a polvere di lava. La strada Napoli-Salerno è stata riaperta al traffico, dopo la rimozione di diverse tonnellate di cenere depositatasi nel giorni scorsi. Scene drammatiche hanno avuto luogo a causa della caduta rovinosa di cenere e lapilli. Lungo la strada da Bcscotrecase a Terzigno dei iaggiatori hanno dovuto abandonare le loro automobili e ifugiarsi nei casolari. Tre ersone sono rimaste uccise resso quest'ultima località. Per quel che riguarda, poi, i disastri provocati nei giorni scorsi si apprende che un mare di lava di mezzo miglio separa ora i villaggi di S. Sebastiano e Massa di Somma. Dal :.-3zzo di questa massa infuo¬ cata il campanile della chiesa di Massa di Somma punta verso il cielo. Anche Cercola è stata assai colpita, ma fortunatamente la lava si è arrestata ad alcune centinaia di metri dal suo centro. Le grandi nuvole di cenere provocate dal Vesuvio in eruzione hanno costretto, alle dieci di ieri mattina, gli abitanti di Bari ad accendere la luce elettrica. Benché la città disti più di 200 Km. da Napoli, una cappa nera e bassa si è abbattuta sul centro abitato provocando una vera e propria oscurità. A Napoli tutta la popolazione si è ammassata davanti alla cattedrale, dove da tre giorni si svolgono uffici speciali ordinati dal card. Ascalesi. La statua di S. Gennaro, patrono partenopeo, è mèta di devoto pellegrinaggio. All'ultimo momento si ha notizia di una diminuzione nel flusso di lava, benché due brevi torrenti infuocati avanzino verso Torre del Greco. Visto da Napoli, all'imbrunire, il Vesuvio ha un aspetto più normale che non ieri, salvo che per le enormi colonne di fumo che salgono dal cratere. I focolai lungo le pendici del monte sembrano praticamente morti e dalle loro basi non si elevano che grandi nuvole. Nella tarda serata di ieri si sperava che il cataclisma avesse fine.

Persone citate: Mola