Una mozione operaia

Una mozione operaia Il problema dell'alimentazione Una mozione operaia La mozione presentata al Capo della Provincia di Torino dal consiglio direttivo della Unione lavoratori dell'industria, sulla •disciplina nel campo annonario, riveste particolare importanza per la sua concretezza e decisione. Fiumi d'inchiostro sono fluiti nell'alveo un po' tortuoso ed intricato dei problemi determinati dall'alimentazione. Ma sovente le « brillanti dissertazioni-» sono rimaste senza conclusione da parte degli stessi dissertatori... Anche il pensiero — che, a mo' di ritornello, si alternava alle trattative del tema — sulla necessaria collaborazione dei consumatori all'applicazione della legge, finiva per ondeggiare nel limbo delle intenzioni. La mozione dei lavoratori ha il merito di uscire dal repertorio delle preposizioni generiche buone a tutto spiegare ed a nulla risolvere: essa infatti affronta l'argomento saltando a pie pari tutta la rete dei compromessi e dei raggiri che impania gran parte della macchina produttrice e distributrice. Dopo aver ottenuto il ritorno di uno dei maggiori organi commerciali, l'Alleanza Cooperativa-,, alla responsabilità dei soci ed alle sue .migliori tradizioni, chiede che questo diventi, sotto il controllo delle categorie lavoratrici, un centro di raccolta delle derrate e di approvvigionamento agli spacci aziendali ed interaziendali, nonché alla massa dei lavoratori torinesi. A questo scopo chiede pure l'assegnazione di una zona agricola di influenza, in cui l'A.C.I. possa svolgere la propria funzione, infrenando le esose brame dei produttori ed eliminando le speculazioni degli intermediari e dei commercianti. E' un esperimento, questo, che mtrita di essere attuato con la maggiore sollecitudine, perchè non rientra negli schemi dell'ordinaria, amministrazione e batto strade radicalmente novatrici. Chi si attende soluzioni taumaturgiche è fuori strada, ma forse sarà almeno possibile, in un ambito di proporzioni ragguardevoli, individuare responsabilità e approfondire le cause di talune impressionanti forme di inadempienza morale e sociale: perseguendo le prime e affrontando le seconde. Perche le contraddizioni che avvengono nel campo annonario ben sovente hanno addirittura del favoloso. Occorre davvero dire che la borsa nera ha le cento teste dell'idra, perchè riesce sempre a sopravvivere ed a valersi di nuovi pretesti e travestimenti. Difettano in qualche zona generi tesserati di primaria importanza f E' inutile indagare. La ragione si sa. In effetto le derrate esistono perchè chi può spendere troverà quanto pane e farina bianca vorrà al fornaio o al molino più prossimo. D'improvviso nelle campagne si manifesta carenza di latte. Che volete fare? La causa determinante è sempre e soltanto la stessa. In realtà la deficienza scompare come per incanto, quando voi vi assoggettate a pagare il prezioso alimento al prezzo impostovi. Gli stessi rilievi valgono quando si esamini davvicino la attuazione delle provvidenze per gli sfollati. Molto saggiamente è stato disposto che il vino venga distribuito ai lavoratori ad un prezzo di calmiere, ma c'è davvero chi potrebbe assicurare che molti di questi quantitativi non si perdano localmente fiei rivoli della speculazione, raggiungendo ben altra destinazione? Ingenti quantitativi di grassi e paste sono assegnati alle mense aziendali ed interaziendali, ma non di rado è accaduto ch'essi si volatilizzassero prima di arrivare al desco operaio. Ecco perchè la mozione dei lavoratori presenta un carattere di marcata attualità. * * *

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