Washington minaccia all'Eire le sanzioni economiche

Washington minaccia all'Eire le sanzioni economiche Le pressioni all' Irlanda di De Valera Washington minaccia all'Eire le sanzioni economiche Stoccolma, 13 marzo. La tensione di rapporti fra Stati Uniti e Irlanda in conseguenza delle due Note di Washington e delle ferme risposte di De Valera e dell'ambasciatore Brennan continua ad essere attentamente seguita dagli osservatori neutrali. La situazione è in piena evoluzione e lo confermano le notizie che su di essa si susseguono. Di esse, tre sono le più interessanti: 1) Un dispaccio Exchange Telegraph da Washington afferma che nei circoli diplomatici della capitale americana si è dell'opinione che gH Stati Uniti, in conseguenza della dichiarazione di De Valera di non voler rompere le relazioni con l'Asse, adotteranno contro l'Eire delle sanzioni economiche. 2) Una notizia dell' Agenzia britannica d'informazioni da Sydney annuncia che il Primo Ministro australiano, Curtin, ha dichiarato di aver rifiutato un invito di De Valera ad intervenire per indurre Washington a ritirare la sua Nota. 3) La Beuter comunica che il Governo britannico, attraverso una disposizione del Ministro degli Interni, ha vietato da oggi ogni traffico di civili fra la Gran Bretagna e l'Irlanda settentrionale inglese, ed ha disposto che anche i lavoratori irlandesi impiegati in aziende britanniche non possano tornare alle proprie case. Mentre la prima notizia conferma la decisione di Roosevelt di insistere nella sua azione ricattatoria nei riguardi di Dublino e la pubblicità data da Curtin al suo rifiuto a fare da paciere dimostra ancora una volta il completo asservimento australiano ai voleri della Casa Bianca, la terza viene interpretata, anche sulla scorta di un dispaccio dei Servizio britannico d'informazioni, ih due diversi modi e cioè in relazione al rifiuto dell' Irlanda meridionale a rompere le relazioni con l'Asse, oppure come conseguenza delle necessità militari imposte dalla preparazione del secondo fronte. Da Dublino, Intanto, si apprende che tutti 1 giornali irlandesi, nel commentare la situazione, si fanno interpreti dei sentimenti della popolazione la quale appoggia il suo Governo nel fermo atteggiamento da esso assunto per la difesa della neutralità del paese dalle mene guerrafondaie statunitensi. L'« Evening Herald » osserva che, se finora non è mai esistita la più pallida sembianza di turbamenti, ciò è dovuto « alla grande fiducia chs la massa dell'opinione pubblica pone nella condotta del Governo >. Proseguendo, il giornale scrìve %ie « la indistruttibile solidarietà fra popolo e governo per il man' tenimento della più scrupolosa neutralità è provata anche dalla circostanza che non viene sollevata mai la benché minima voce di critica a Dublino contro la condotta del Gu verno ». Le mosse statunitensi nell'America del Sud Violenta protetta al Senato dell'Uruguay e disordini comunisti nel Paraguay Lisbona, 13 marzo. Si ha da Montevideo che una tumultuosa seduta si è svolta al Senato uruguayano. Il Partito nazionalista, traendo argomento dalla visita fatta dall'ammiraglio nordamericano Jonas Ingram nella zona di Maldonado, destinata alla costruzione di "punti d'appoggio statunitensi nell' Uruguay, ha mosso un attacco violento al Governo, accusato « di inginocchiare la Nazione davanti al Moloch statunitense». Altro argomento di attacco hanno offerto al Gruppo nazionalista l'affrettata ripre-. sa dei rapporti diplomatici con l'Unione sovietica, e la politica antiargentlna spiegata dal Ministro degli esteri, Arturo Serrato, durante le recenti vicende politiche della vicina Repubblica. I nazionalisti imputano al Governo la recrudescenza della propaganda comunista nel Paese, e il raffreddamento dei rapporti d'amicizia col popolo argentino. D'altra parte notizie dal Paraguay recano che lo sciopero generale, fomentato dai comunisti, spalleggiati dal nordamericani, tiene in ansia l'intero Paese. Disordini si. sono ripetuti ad Asuncion durante una riunione operaia, sciolta con la forza dalla Polizia. Dall'esplosione di bombe e colpi d'arma da fuoco, verificatisi durante una dimostrazione di scioperanti sono rimasti feriti soldati del presidio, posti a difesa del Palazzo presidenziale, e un numero imprecisato di scioperanti., Simpatizza col Sindacato operai la Lega Nazionale del Maestri, chiedenti, come gli operai, un miglioramento delle condizioni economiche. Il Campo di Pena Hermosa accoglie ad ogni ora nuovi Internati politici.