Le amenità di Montgomery censurate dalla "Reuter,,

Le amenità di Montgomery censurate dalla "Reuter,, Gli inglesi e il secondo fronte Le amenità di Montgomery censurate dalla "Reuter,, Lisbona, 13 marzo. Montgomery, forse per non essere da meno dell'americano Eisenhower, suo superiore diretto nel comando del tentativo "di invasione europea, continua a « montare » il secondo fronte con manifestazioni degne del lancio d'un film di Hollywood. Forse per fare una potente iniezione di ottimismo nelle parecchio scorate masse operaie pervase di malcontento verso i loro governanti e di spiriti scioperaioli, « Monthy » è andato ier l'altro' ad una riunione di lavoratori di parecchie industrie belliche ed ha loro tenuto un discorsetto in cui, tra l'altro, ha detto queste precise parole: « Noi abbiamo fermamente in mano questa guerra. L'uni ca cosa incerta è lo stabilire quando sarà la fine del con flitto. Io non vi posso dire altro che questo: sceglietevi la data che credete e fateci del le scommesse sopra. La gente mi chiede ad ogni istante quando si aprirà questo secondo fronte. Io rispondo sempre che esso è già aperto. Al termine della campagna d'Africa, dicemmo che sarebbe stata la volta dell'Italia e, infatti, cominciammo a bombardare gli italiani e per tre mesi li tenemmo sotto le bombe dei nostri aerei. Poi io presi l'VIII Armata e annientammo gli italiani. Fu una cosa assai semplice, ricorderete; non presentò la minima difficoltà. Adesso è la volta dei tedeschi. Quando essi saranno ridotti allo stremo dai nostri attacchi aerei, allora io varcherò il mare coi miei soldati e faremo come con gli italiani. Anche questa sarà una cosa semplice, semplicissima e non vi saranno difficoltà di sorta ». Cosi ha amenamente ed ottimisticamente parlato «Mon- tbmpttpcscptthpllpcssplgsnssmqzqottlcaasltnf; I| thy ». secondo quanto hanno traccolto per radio tutte le a-1 genzie d'informazione euro-! pee. Le agenzie inglesi, « Reu-. ter » in testa, invece, pare abbiano raccolto soltanto le prime parole, quelle in cui si parla dell'incertezza nella data d'inizio dell'attacco al Continente. Così almeno si deve pensare leggendo i dispacci che sul discorso hanno trasmesso. Si deve, quindi, concludere, siccome è impossibile parlare di un errore degli al tri. intercettatori, che la «Reu ter» e la censura britannica hanno cestinato la maggior parte dèlia chiacchierata nell'intento di salvare dal ridicolo 11 generale inglese che è preposto, per dirla con Chur chili, alla « più grande impre sa militare di tutti i tempi » E' difficile, pertanto, cono scere quale impressione abbia potuto fare sugli operai che l'ascoltavano il generale Montgomery. E', invece, facile constatare come negli ambienti neutrali le sue parole siano state accolte con ben poco rispetto e con molta ironia. La maggior parte dei giornali di qui, infatti, impagina la notizia fra quelle di varietà e qualcuno che la commenta fa osservare che la tanto decantata vittoria in Italia è dovuta, non già ad un succèsso militare, ma ad un tradimento, che dopo la volata iniziale gli anglo-americani sono bloccati a Cassino e ad Anzio e che, infine, è assai più serio il sistema germanico di trattare la questione del secondo fronte che non quello holliwoodiano di Montgomery. Ma « Monthy » non si preoccupa di tutto ciò. Egli, infatti, ha ieri invitato parecchi amici a passare la fine di settimana nel suo quartier generale onde far loro vedere, come curiosità da documentario, i soldati che sfileranno per ; Berlino. L'ameno generale non Iha, però, precisato se questi | suoi uomini sfileranno nella capitale del Reich come #inci tori, o come prigionieri come è 1 accaduto a Roma ai soldati di ! Alexander e di Clark sbarca. ti ad Anzio e a Nettuno.

Persone citate: Eisenhower

Luoghi citati: Africa, Anzio, Berlino, Cassino, Hollywood, Italia, Lisbona, Roma