Il nuovo ordinamento dell'Accademia d'Italia

Il nuovo ordinamento dell'Accademia d'Italia Il nuovo ordinamento dell'Accademia d'Italia EDUCAZIONE NAZIONALE. — Su proposta del Ministro dell'Educazione Nazionale, il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto per il riordinamento dell'Accademia d'Italia. Viene soppressa l'attuate divisione in classi dettAccadevmia, e il numero degli accademici è ridotto a quaranta. I posti che, all'entrata in vigore del decreto eccedono tale numero, sono considerati in soprannumero. Finché non sarà raggiunto il numero-di quaranta, non potrà procedersi a nuove nomine che nella misura di uno per ogni tre posti che si renderanno vacanti. Il lato più importante del provvedimento riguarda il coordinamento che l'Accademia stessa viene ad esercitare nel campo degli studi e dei lavori scientifici, letterari ed artistici della Nazione, mediante la cooperazione delle grandi Accademie nazionali, cioè l'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna; l'Accademia della Crusca di Firenze. l'Istituto Lombardo di Scienze e lettere di Milano, la Società già Reale di Napoli, l'Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Palermo, l'Accademia' Nazionale dei Lincei, che viene ad essere ricostituita, l'Accademia di San Luca di Roma, l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia. I Presidenti di queste Accademie, insieme con il Consiglio accademico dell'Accademia d'Italia, costituiscono il Consiglio Nazionale delle Accademie, che ha il compito d promuovere e di coordinare il movimento intellettuale italiano, compresa l'attività dei singoli istituti, e di prestare la collaborazione nazionale in materia di pubblicazioni promosse dall'Unione Accademica Internazionale Uno schema di decreto che concede l'esonero dalle tasse soolasticJie ai figli e orfani dei superdecoivitÀ di guerra. COMUNICAZIONI. — Su proposta del Ministro delle Comuunicaztoni,' il Consiglio dei Ministri ha approvato: Uno schema di decreto con cui si stabilisce il giuramento alla Repubblica Sociale Italiana per il personale di Stato Maggiore della Marina mercantile. La formula è ia seguente: « Giuro di servire lealmente, in pàcie e in guerra, in patria e cul'iestero, la Repubblica Sociale Italiana, nelle sue istituzioni e nelle sue leggi, e di adempiere a tutti gli obblighi del mio grado per la grandezza della Patria, p\er l'incremento della nostra potenza marinara e per il prestigio e l'onore della nostra bandiera ». Uno schema di decreto por tante aumento delle pensioni ai marittimi, e trattamento assicurativo ai marittimi richiamati alle armi. E' in corso di pubblicazione un provvedimento legislativo del Duce, con cui vengono aumentate del 25 per cento le pensioni del personale navigante e del personale amministrativo della Cassa nazionale fascista della previdenza marinara. Lo stesso aumento viene portato alle pensioni del personale amministrativo iscritto alla gestione speciale della Cassa stessa, limitatamente però alle pensioni dipendenti da retribuzioni non superiori a lire 1500 mensili. L'aumento ha effetto dal primo aprile 1943, anche per le pensioni liquidate con decorrenza anteriore a tale data. Con lo stesso provvedimen^ to viene pure esteso il trattamento assicurativo per la previdenza marinara nei confron ti dei marittimi richiamati al le armi. Uno schema di decreto con il quale viene esteso ai familiari dei marittimi mercantili, deceduti 0 scomparsi per cause di guerra, il trattamento previsto dal decreto legge 15 marzo 1943-XXI, n. 121 a favore dei familiari dei militari e militarizzati. considerati « presenti alle bandiere »,

Persone citate: Duce, Santa Cecilia

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Napoli, Roma, Venezia