Il trucco da mercante di cavalli inscenato da Stalin contro Helsinki

Il trucco da mercante di cavalli inscenato da Stalin contro Helsinki li lupo russo cerca di entrare nell'ovile finnico Il trucco da mercante di cavalli inscenato da Stalin contro Helsinki Berlino, 7 marzo. La Berliner Boersen Zeitung constata, in merito alle richieste bolsceviche nei riguardi della Finlandia, che si vuole rendere la Finlandia impotente dal punto di vista militare prima di dettarle i particolari di una capitolazione senza condizioni di fronte al bolscevismo. « Così la Finlandia — scrive il giornale — dovrebbe impegnarsi verso Mosca, senza nessuna garanzia per la sua libertà o sovranità, ad effettuare la smobilitazione, vale a dire a sciogliere tutto il suo esercito. Prima di ciò, però, i soldati finnici dovrebbero (e questo scopre le vere intenzioni di Mosca) internare le divisioni tedesche che si trovano sul suolo finlandese poiché, in caso contrario, i bolscevichi si riserverebbero il diritto dì occupare tutta la Finlandia. « Il solo tentativo di voler far credere ai finlandesi ed al mondo che la sorte delle divisioni tedesche in Finlandia dipenderebbe dai negoziati è un'insolenza tipicamente giudaica. L'Italia è un buon esempio di come le truppe tedesche sono abituate ad adempiere per conto proprio ai compiti di ogni genere che si possano presentare. Anche parte degli italiani erano stati sobillati ad uscire dalla guerra, ma, tuttavia, le truppe tedesche si trovano sempre nell'Italia meridionale ed il popplo italiano paga, nelle regioni occupate dal nemico, questo crimine dei suoi traditori con un caos completo, con il saccheggio e con una carestia spaventosa. « Si vuole ora tentare dì conquistare la Finlandia con dei trucchi degni di un mercante di cavalli. « Senza dubbio, Stalin sta¬ bilirebbe, subito dopo la smobilitazione dell'esercito fin-1landese, un governo comuni-, sta tipo Kuusìnen in comune con un qualche Cameade finlandese per procedere, in un modo « legale » e senza versare una goccia di sangue, all'occupazione del paese e, dopo brevissimo tempo, la Finlandia si troverebbe nelle mani della Ghepeù. «Una sorte più terribile ancora di quella dei Paesi Baltici nel 1930 sarebbe riservata al popolo finlandese. La parte culturale di esso verrebbe sterminata in qualche settimana o deportata in Siberia ed anche la popolazione maschile dovrebbe prendere quella strada. Probabilmente ^.alin farebbe le cose in un modo ancor "più completo, deportando, cosi come ha fatto nei Paesi Baltici, anche le donne ed i bambini finlandesi, e ciò allo scopo di abbandonare una volta per sempre le città ed i villaggi finlandesi alle orde bolsceviche ». ' « Si può dunque credore — conclude il giornale — che il popolo finlandese ha visto cmaro nel gioco dl Stalin che vorrebbe ottenere oggi con dei trucchi diplomatici, come il lupo - nell'ovile, quel che l'eroico esercito finlandese gli ha rifiutato durante due anni di aspri combattimenti ». Si apprende, intanto, che da parte finlandese si smentisce categoricamente, dichiarandola inventata di sana pianta, una notizia diramata dalla Reuter secondo la quale una missione finnica si sarebbe recata a Berlino per iniziare dei colloqui circa una pace della Finlandia con la Russia, ma i colloqui sareb bero stati bruscamente inter rotti. La notizia fa parte di tutto un piano di informazioni fai se, di commenti, di pressioni messe in atto dalla propaganda inglese per gettare di sorientamento nella politica di Helsinki. Di quest' autentica nuova « guerra dei nervi » fa parte anche un commento del Times. nel quale si legge che « tutti gli sforzi, dovrebbero essere ritenuti vani poiché la Finlandia sembra preferire una guer ra così spaventosa a una pa ce ». « Questa decisione — aggiunge il giornale — costerà forse quanto prima assai cara alla Finlandia che ha scelto fra la pace e il sacrificio di nuove vittime e ricchezze » « Tutto sommato — conclude il foglio londinese — rimango no ancora a Helsinki poche ore per ritornare sui suoi passi e accettare le magnanime offerte di Mosca. Le circostanze non ammettono ritardi ». Prima i consigli, poi le minacce, ma la Finlandia è fedele a quei principi di libertà e indipendenza per i quali essa ha sostenuto fino ad oggi e sostiene tuttora i sacrifici di una così dura guerra.

Persone citate: Stalin