Roosevelt ha obbedito a un preciso volere di Stalin

Roosevelt ha obbedito a un preciso volere di Stalin Le navi italiane sotto bandiera russa Roosevelt ha obbedito a un preciso volere di Stalin La pietosa protesta di Vittorio e di Badoglio i e Lisbona, 6 marzo. Questi ambienti neutrali su occupano oggi col più, vivo mtN teresse della cessione di un terzo della flotta Italia- a alla marina da guerra' bolscevica, annunciata, come è noto, da Roosevelt nella sua ultima conferenza con i giornalisti addetti alla Casa Bianca. Con un sottile velo di ironia vengono accolte le reazioni di Badoglio alla notizia e si sottolinea come, tanto la Reuter, quanto Z'United Press . continuino ad insistere sul tasto dell'amara sorpresa provata dall'ex-maresciallo e dai suoi collaboratori di fronte all'annuncio. • Amara disillusione Il corrispondente da Napoli della Reuter dice ancora nei suoi ultimi dispacci che la notizia « è arrivata nei circoli badoglieschi come un fulmine a ciel sereno » e continua scrivendo: «Non ifè dubbio che i circoli del governo di Badoglio ultimamente accarezzavano la speranza che sarebbe stato loro consentito di riportare in co7>ibattimento la loro flotta a fianco degli alleati e possibilmente contro il Giappone. In colloqui che io ho avuto recentemente col ministro della marina, ho potuto discernere, dall'espressione del suo volto, che nutriva grandi speranze sul ruolo che avrebbe avuto la marina nel guadagnare all'Italia la veste di alleata. L'odierno comunicato vi getta uno spesso velo di amara disillusione ». Il corrispondente dell'Unlted Press, a sua volta, telegrafa che « Badoglio, dopo essersi vanamente rivolto al presidente della Commissione alleata di controllo, Mac Farlam, per avere spiegazioni, ha comunicato a landra e a Washington che, se entro oggi, lunedì, alle ore le, non avrà ottenuto esaurienti informazioni, darà le 1 dimissioni, La minaccia dell'ex-maresciallo, si dice in questi ambienti neutrali, non'ha, però, alcuna probabilità di buona riuscita, poiohè gli anglo-americani non annettono alcuna importanza alla sua permanenza, o meno, al governo Del resto, una certa risposta Badoglio la può trovare in quanto ieri ha dichiarato da una radio americana il famigerato Pertinax, diventato un autentico portavoce di Roosevelt per le questioni mediterranee. Pertinax ha cominciato col chiedersi perchè Roosevelt abbia improvvisamente reso noto l'avvenuto trasferimento di una parte della flotta italiana alla Russia e perchè il messaggio consegnato da Stalin al suo ambasciatore a Washington 15 giorni fa trattasse appunto questo affare Dopo aver scartato come poco attendibili varie ipotesi, il giornalista afferma che, a suo giudizio, il bandolo della matassa è connesso a ragioni di ordine strategico militare. In altre parole, la Russia si accingerebbe a costituire, con una parte della marina italiana, una squadra navale sovietica che collaborerà contemporaneamente con Tito e con Alexander. Occupandosi, poi, dei penosi effetti provocati dalla notizia negli ambienti della corona e del governo Badoglio, Pertinax ha detto: « Ogni lamentela del re e di Badoglio, di cui danno notizia i dispacci di stampa, non dovrebbe stupire nessuno: in realtà essi non hanno nessun diritto di protestare ». Dopo aver rilevato che « l'armistizio firmato dal governo regio da ai vincitori tutti i diritti », il commentatore ha espresso un tremendo giudizio contro Vittorio Emanuele e i suoi soci, dicendo: « Altri sarebbero, senza dubbio alcuno, meno servili, mentre essi, per paura di essere cacciati, rimangono tranquilli ». Chinare il capo Oli uomini della capitolazione sono così serbiti a dovere. Le pedate e gli schiaffi degli... alleati e dei cobelligeranti si succedono senza interruzione. D'altra parte, anche se Washington volesse dare soddisfazione a Badoglio, come lo potrebbe, visto che questa faccenda non è al'ro che un'ennesima imposizione di Mosca agli anglo-americanif A Lon¬ dra si è ancor ora come tramortiti sotto, il colpo che significa il « nulla osta » per il costituirsi nel Mediterraneo di una potenza navale sovietica. Ma, ancora una volta, si è dovuto chinare il capo di fronte a Stalin. Questo lato dell'avvenimento, secondo quanto ricevono i giornali di qui, è particolarmente sottolineato dalla stampa berlinese. Il Voelkischer Beobachter, infatti, scrive: «E' dimostrato con qkale devota puntualità e meticolosa rapidità gli anglo-americani cerchino di soddisfare tutti i desideri dei sovietici. La cessione di un terzo delle navi da guerra italiane alla Russia significa per la Gran Bretagna l'abdicazione ad altre delle sue posizioni nel Mediterraneo ». E la Deutsche Allgemeine Zeitung osserva che la decisione crea degli imbarazzi agli anglo-americani che difettano di unità per la scorta ai convogli ed avevano sperato di potersi servire dell'intera flotta da guerra italiana per tale compito. Il giornale rileva, poi, che la richiesta delle navi italiane è stata avanzata, secondo la stessa dichiarazione di Roosevelt, « dal maresciallo Stalin a mezzo dell'avibasciatore sovietico a Washington: Stalin ordina e Roosevelt obbedisce ».