Liincrollobile resistenze del fronte interno germanico di Guido Tonella

Liincrollobile resistenze del fronte interno germanico ^ Un fenomeno che stupisce gli inglesi Liincrollobile resistenze del fronte interno germanico Berlino, 4 marzo. Non è la prima volta che la propaganda anglosassone accusa i tedeschi di essere di scarsa intelligenza, unicamente perchè in Germania è difficile trovare chi dia credito alle panzane delle radio inglesi. Quando si basa tutta la propria strategia sulla presunzione che l'avversario abbia in definitiva a cedere per collasso morale, è comprensibile che il fatto di dover sistematicamente constatare il contrario, e cioè che l'avversario stesso è di tempra irreducibile, abbia a provocare dei consimili figuranti di bile. Lo sfogo verbale contro l'intelligenza dei tedeschi si è manftestato nei giorni scorsi nella propaganda nemica sotto una nuova forma, che pur dipartendosi dall'originario carattere di ingenuità riscontrabile nell'accusa di scarso acume rivolta alle menti tetragone alle « verità » del diverso Broadcasting Company, costituisce ciò non di meno una insigne prova di goffaggine. i gUn rompicapo... Per spiegare il rompicapo della resistenza morale della Germania, i giornali londinesi ed i loro corifei appartenenti alla stampa cosidetta neutrale di Ginevra e dintorni, ' hanno pubblicato ieri l'altro una corrispondenza in pretesa provenienza da Budapest, in cui si racconta ai gonzi che la popolazione tedesca tiene duro unicamente perchè essa è tenuta all'oscuro di quanto va succedendo sui fronti di guerra e particolarmente sul fronte orientale. Secondo questa acutissima « spiegazione » anglosassone, la tanto vantata saldezza morale della nazione tedesca sarebbe in altre parole fondata su di un tragico qui prò quo: in realtà militarmente la Germania sarebbe infatti già vinta... se non che il fronte interno, mantenuto nella situazione di un compartimento stagno, non ha nessunissimo sentore di quanto è andato maturando sui campi di battaglia e continua a comportarsi in senso diametralmente opposto, e cioè a lavorare come prima per il potenziamento della organizzazione militare, ad apprestare indefessamente il materiale bellico necessario al proseguimento della guerra e... a non curarsi delle scemenze delle radio inglesi. Non è naturalmente il caso di spendere molte parole per dimostrare l'inconsistenza di questa tesi britannica, in quanto basta ricordare come giorno per giorno il bollettino dell'Alto Comando Germanico indichi nominativamente le diverse zone di combattimento del fronte russo, aggiungendo sempre le opportune pre cisazioni a proposito delle località più importanti il cui sgombero è stato eventual mente reso necessario (come è avvenuto in questi ultimi tempi ad esempio per Rowno e Luzk, che segnano notoria' mente il punto di massima penetrazione nemica nel settore ucraino-galiziano). In Germania, dove il pubblico sa leggere perfettamente le cartella situazione è pertanto presente alla mente di ognuno, senza alcuno schermo attenuante, con tutti i suoi caratteri di gravità e di drammaticità, ac centuati da quanto scrivono con crudo realismo i commen tatori militari e i corrispon denti della P. K. a proposito della superiorità numerica di cui dispone il nemico sia in quanto agli effettivi che al materiale. La popolazione tedesca non conosce tuttavia alcun sentimento di depressione. Con un atteggiamento, che potrà sem brare addirittura paradossale agli ascoltatori delle radio in glesi, essa continua anzi a considerare la situazione militare sul fronte orientale con la più assoluta fiducia. Occorre dire che in questo suo modo di valutare la situazione la massa tedesca non si lascia guidare da alcun gratuito senso di presunzione, ma si basa invece su dei diretti elementi di giudizio portati a sua conoscenza dai combattenti che vengono a casa in licenza dal fronte orientale. La constatazione che già è stata fatta in passato da tutti "quelli che hanno avvici nato dei soldati germanici al loro ritorno dal fronte, cioè di un sentimento di sicurezza a tutta prova, si ripete ancora una' volta coi combattenti che rientrano dal fronte orientale. Nonostante le prove durissi me sopportate in questi ultimi tempi, nonostante le indubbia mente drammatiche vicissitu dini attraversate nel corso dei grandi ripiegamenti strategici di questi ultimi mesi, non ostante il penoso abbandono al nemico di territori già con quistati a prezzo di aspri sacrifici di sangue, il combattente germanico del fronte orientale mantiene oggi, in una fase in cui la fortuna sembra favorire unicamente il nemico lo stesso fiero coraggio, la stessa tranquilla decisione, lo stesso convincimento di vittoria che lo hanno animato nei giorni migliori. Animi corazzati Il popolo tedesco continua pertanto ad accordare piena ed assoluta fiducia ai ">uoi soldati. Oggi.come ieri il loro va lore è per ogni singolo cittadino del Reich un articolo di fede, oggi come ieri ognuno si lascia ben volentieri influenzare dal superbo sentimento di superiorità militare che continua a caratterizzare il combattente dfll fronte orientale. La massa tedesca, ripetiamo, è perfettamente al corrente dei rapporti di spazio e di numero che regolano lo svolgimento dell'immane lotta sul fronte russo. Al di fuori del fatto che l'impostazione della resistenza sul binomio « vincere o perire » ha davvero corazzato gii animi contro" ogni forma di pusillaminità. e di disfattismo, basta al popolo tedesco stabilire il suo proprio ragionamento su quello tirato a fil di logica, dei combattenti del fronte orientale per sentirsi rinfrancato in ogni sua spe ranza. Tutto questo — possia-mo tranquillamente affermarlo— non è della propaganda. bensì una quotidiana constatazione che può fare chiunque si trovi a vivere in Germania. I soldati del fronte orientale così ragiona « der Mann aus dem Volke » — con le acute facoltà penetrative e raziocinanti, che gli sono proprie, a dispetto dei biliosi propagandisti anglosassoni, i soldati del fronte orientale, che hanno visto e vedono il nemico direttamente negli occhi, sono sicuri che i bolscevichi non riusciranno in definitiva a prevalere contro lo sbarramento che difende la Germania e l'Europa: per me non vi è pertanto motivo alcuno di abbandonarmi al dubbi'.1 ed allo scoramento. Questo pensa nella sua stragrande maggioranza — anzi diciamo* pure all'unanimità, senza tema di prospettare la situazione diversa da quella che «realmente è — il popolo della Germania. Chi, all'infuori dei beoti che prendono per oro filato le falsità delle radio inglesi, saprà dar tdYto ai no , - . , , , . „ |stn camerati tedeschi? Guido Tonella

Persone citate: Mann