Michele Bonaglia ucciso da sicari del nemico

Michele Bonaglia ucciso da sicari del nemico Un nuovo martire della rinascita Michele Bonaglia ucciso da sicari del nemico La Federazione dei Fasci repubblicani comunica: Il fascista repubblicano Michele Bonaglia, Commissario ? Fascio è stato la sera del 2 corrente, proditoriamente assassinato, in una località della provincia, da sicari, del nemico. Il Fascismo Repubbli cano Torinese inchina i propri gagliardetti dinanzi alla salma del Caduto, e serra i ranghi per continuare con indomabile spirito la marcia che non può e non deve aver sosta. « Micticlone » è caduto per la Tatria. vittima di un venduto al nemico! Chi non sento, al di eopra di ogni spirito di parte, salire al cuore un'ondata di commozione e di sdegno a tale notizia? Povero e buon Bonaglia, che al'a forza fisica contrapponeva grande bontà d'animo tante volte manifestata verso i bisognosi della sua zona! lira l'amico di tutti, fraterno, bonario. Fedele agli ideali fascisti sin dalla vigilia, si era sempre onestamente prodigato per il trionfo della Causa. Oggi piombo assassino lo ha ucciso, proditoria, mente, mentre continuava la sua azione di assistenza tra la gente povera della sua zona: appena l'altro giorno aveva distribuito oltre duemila quintali di legna a varie famiglie bisognose. Michele Bonaglia e un nuovo martire del fascismo repubblicano torinese, è un altro Caduto stilla strada della rinascita della Patria. Il suo iu>me di cittadino esemplare e di atleta generoso sarà, sempre onorato dagli Italiani, che oggi si uniscono solidali nel deprecare 1' ignominioso gesto compiuto da mano fratricida. aatl dal puanl micidiali di Miritele, ranni che lacerano male, rhiì arrossavano I fianchi, chr io•jlicrann il respiro, che stroncano, no anclie ì più forti. E vennero, con l successi, i guadagni, la no. larletà, l'amore delle lolle. Dal suo paese delta periferia si parti, nino, aliando Michele era in cartellane », centinaia di « tifosi ». ticntc rumorosa che nei teatri e nelle arene lanciava il grido tulidico; «Pica. Michel». Gridava, no gli amici, gridava il ptuhre che non mancava ad uno solo del conibattimenti del flgllolanc. E « MI c.liol »> a linei richiamo, a quell'Inlitmnenln, si scatenava. Abbassava la grossa lesta Ira le spalle e pirnilera a picchiare. Colpì su colpi, con la'regolarità di ano stati, tuffo e la forza di un ariete. San s'udiva più clic il rumore sordo' del (inalili di cuoio sulle carni dell'avversarlo. Michele non pensava a difendersi, supera che dorerà allaccine, colpire per vincere e si sentiva tanto Iurte, era tali, ta Sicilia del suo tisica sano, del ino cuore leonino, dei suoi polmoni poderosi come un mantice... Che gli testura da lare? Volle essere, campione d'Europa. L'av. versarlo era schmcllng, un tedesco clic rassomigliava stranamente a Detti nseg e. che lutti pronosticavano campione del mondo. Bonaglia va a Berlino per la Olande avventura. Incrocia I guanti con il rivale, ed ha un ultimo di incertezza. Colpito alla mascella stramazza sul tappeto. Quando riapre gli occhi nel suo spogliatolo non ricorda nulla della fulminea scontata. E' stala una folgore che t'ha abballalo. Ambe le guercie si schiantano quando la folgore le percuote. Bonaglia. riprende quota. Ed ecco che un giorno, nel W28. gli sportivi leggono una breve notìzia sul giornali; ..Michele Bonaglia e. partito per il sud-America accolli, pugnando, in qualità di « secóndo » il campione d'Italia Hosislo ». l'insano che Michele s'i voluto concedere il lusso di un viaggio, non sanno che il loro Idolo va in. contro alle sue più belle vittorie, 1 Buenos Agres Boslsio sale sul quadrato contro Kld charol, un negro che è una paniera. Mario crolla sotto i pugni di dinamite tlclt'uatiio di colore ed ti « Kid « improvvisa una danza sul «ring* mentre unioni l'avversario e sleso al suoi piedi. Balla il « diarie. Sion » e ride con II suo liso di tirira soddisfalla. MitViele. senti' die II. sangue gli bolle nelle veni: Pensa all'Haliti lontana e. vorrebbe piangere per la dislalia dell'a'titco iridi da buon piemontese, Irena la commozione e semplicemenlc salire agli organizzatori per incontrare il « nero ditta'alle ». Lo si accontenta pensando ad un nuovo trlonlo del » Kld ». l'Iene in sera del combattimento. L'arena i gremita, il « ring » Inondato di luce. Ecco II » Kld ». arida di evviva. Ecco Bonaglia. In mormorio di compatimento. Charol s'avvicina a Michele e gli tasta i muscoli-, ride e accenna un passo di danza. Suona il gong. .Michele. * parte» alla sua maniera. Mira al cuore, allo stomaco, al fianchi. Colpisce, colpisce spietatamente. DI ripresa in ripresa si avvantaggia. Il negro non i più che un pupazzo nelle sue mani. Lo concia in modo tale, die, per scendere dal » ring » dcononp airi-, tarlo I 8tioÌ » li'condi ». Boslsio i vendicato e Bonaglia / ormai un campione anche in campo Internazionale. Halle anche Icoc.hea, nitro idolo plnlense, e torna a elisa. Liquida Palmuc.cl ed e cani, pione d'Italia. Incontra attenne, un belga duro come l'acciaio, ed i campione d'Europa. Viene a Torino un altro tedesco, llein Mutici', per strappargli In corona continentale ma In un memorabile in. contro al campo del Torino Bonnglia maciulla letteralmente l'avversario. La sconfitta di Schmcllng i vendicata. Poi... Poi mila la carriera di un •iramle pugile. Il nord-America, molti dollari, qualche vittoria e le prime delusioni. Vince. ■ ancora molli incontri ma con II passare degli unni II suo tisico sente le troppe tatichc ed il gran dispendio di energie. Vince sino a quando un giurane, Bitlguerra. gli prende il lilolo. Michele reagisce, sale sul quadralo contro Merlo, un tempo suo allievo. Lotta dura. Michele la spunta. Ma sono le ultime faville. Deve rassegnarsi. Al tra. guardo del ircnt'annl le fatiche dell'allenamento si accusano ed i pugni tanno mule. Michele a poco a poco scompare dalla scena sportiva. Apre una palestra. Diventa maestro. Non c'è pili chi gridi, al suo apparir su di un guadi alo, il fatidico «Pica Michel ! ». ma tulli gli vogliono an coni bene, come ad un caro ricordo Per questo, ora che giace senza vita, ora che ha avuto II « cappati della fine prematura, gli sportivi lo ricordano. Scompare un gliela, un italiana del quale l'Italia poteva andar Itera. Scopriamoci al passaggio della sua bara. \ «Addio... Michele!' lllllllllllllllllllllllllllllllli:illlllllllllllllllMII!lll \aeso mcdlómasslmn, ira t protei ironisti. Erano, quelli, i tempi i/o. |ro nei pugilato italiano. Fior di \camplonl calcavano i quadrali di \ Milano, di Torino, ili noma e di r"^''e Al&ZTpZ ,„„,„,., co„ „„„ ,,,„„ •'„ povero \carpegna, sempre alla riterrà di i nomini nuovi tfn lanciare, si as- .sii unirono senz'altro Bonaglia pél <« 'oro riunioni, sicuri che il glo- I l'«»c {Mtnhele era nato nel 10041 ,,0„0 „,.;.,„„„, ,„ ,,alm M al_ \ resterò, colossi bianchi e colossi | neri, campioni giti affermati e mezze figura Bonaglia, che s'era [ormai latto atleta compirlo, il v-ssuno poli resiste- I^JSS'-ilSV ad uno scesero dal quadrato ptc-Sono passati v'ent'annl rial giorno in cui a Torino, negli ambienti sportivi, si cominciò a parlate di un ragazzone clic, infilati nelle glosse mani nodose i guantoni da pugile, mutava cogliendo- tutorie sui quadrati. L'n ragazzo di paese, allo e furie, Innamorato dello sport, ansiosa di farsi un nome; un ragazzo die non sapeva cosa tosse paura, che non temeva iti guastarsi I connotati prendendo In pieno viso I pugni che I compagni ril palestra, piti scaltri, più imputati alla lotta, non gli risparmiavano nelle sedute di allenantettlO: Michele Bonaglia di Drueiit. Michele II lasciava tare, ma. quando erti stufo tir buscarle, quando Inltne pensava che avrebbe pur pattilo e donilo tur valere la sua forza, si scatenava, ed allora i compagni trovavano.conveniente sospendere la piova, etti, resistere a quel giovane colosso voleva dire tursi rulline In pappa. CU bastarono poi-M combattimeli li da iniettante per farsi taf qo e passare di prepotenza, quale ((Michele))