E' tornata la neve

E' tornata la neve E' tornata la neve « 'TJ tuti i meis Ferve a l'c '1 pi cult e '1 pi grani >. I dati di latto che giustificano tale giudizio cosi recisamente sfa l vorevole al secondo mese dell'anno, potrebbero forse trovarsi in quella doppiezza che caratterizza febbraio e lo rende quanto mai inlido. Mentre, infatti — e quest'anno ancor più — Biamo spinti a sperare che esso attenui i rigori invernali e ci apporti una sollecita ripresa del bel tempo, ceco l'esperienza antica ci ammonisce di non aver fretta. Fin dal primo giorno del mese, Sant'Orso ripete il ritornello: «Se i'Orss a fa suvé so pajòn. n'aótr invern a eòmenssa»; come chi dicesse: «Se l'Orss a seurt a soliesee, l'invera a dura 'ncóra quaranta di». E' scritto, dunque, che una temperatura, come abbiamo avuto, troppo mite in febbraio, sarebbe fuor di luogo, perché seguita da una sgradevole ripresa d'inverno al'e soglie e fors'anche durante la primavera: « S'a j'é le mósche M Fervè, a venta -caódesse j'órije 'd Maree*; meglio dun- que che le mosche si facciano desiderare. Un altro Santo presta l'autorità del suo nome a un monito dello stes Mtti so tenore: • S. Mattia apostolo, la cui festa ricorre il 24 febbraio: «San Matia a roniii la giaesa, s'a la treuva; s'a la treuva ncn. a la fa»; ina già all'alba del 10 si dovrebbe accompagnare una buona spruzzata di neve: e S'a fioca al des ed Ferve, l'invern a sé senrssa d quaranta din. L'anacronistico febbraio di quest'anno, infischiandosene di tutti i proverbi e della sapienza degli uomini, ha spruzzato, appena appena l'alba, di ieri; radi i fiocchi, come venuti giù a far atto di presenza di malavoglia, perchè proprio ce li mandavano! Poi ha aperto il pugno, e i fiocchi si son fatti fitti fitti. Una nevicata in regola? Forse. A ricordarci, con quel pungente che bisognerà far tuttavia buon viso al persistere del freddo senza il sole. Quel solo di febbraio cosi insinuante, così confortante e pur tanto malfamato, se dohbiam credere al maligno consiglio: « S'jt venie fé rneujre la mójé, port-la al sòl èd Fervè».

Persone citate: Matia