La battaglia infuria a Cassino

La battaglia infuria a Cassino f R O N T b ITAXvIàj^O La battaglia infuria a Cassino Energici contrattacchi germanici all'arma bianca ricacciano il nemico sulle posizioni di partenza - Artiglieria e aviazione tedesche ostacolano il traffico e colpiscono unità degli alleati nella zona di Nettuno Fronte dell'Italia Meridionale, 15 febbraio. Il quadro complessivo della loi'ta è stato caratterizzato nelle ultime ventiquattro ore di ieri dall'i/nfuriare della battaglia intorno a Cassino. Appoggiato dall'impiego di numerosi mezzi, il grosso delle forze americane è passato ieri all'attacco contro Cassino. I combattimenti continuano con estrema violenza anche questa mattina. Ad opera del fuoco incrociato, sulla fronte e sui fianchi, sviluppato dalle armi pesanti germaniche che hanno sfruttato per le loro posizioni soprattutto le alture a nordovest, gli attaccanti hanno subito gravissime perdite. Con l'impiego di numerosi e potenti mezzi l'avversario bra riuscito ieri a spingersi fino al centro delle rovine della città; ma a questo punto, gli enèrgici contrattacchi, sferrati da ogni direzione dai gruppi tedeschi combattenti 'all'arma bianca ,hanno nuovamente ricacciato sulle posizioni dì partenza i nordamericani. Alcune centinaia di morti il nemico ha così lasciato sul terreno della lotta. Sono stati fatti anche prigionieri. Le linee tedesche sono rimaste per. tanto intatte. Nella testa di sbarco dì Nettuno le batterie pesanti e pezzi a lunga gittata germanici hanno ostacolato il traffico dei rifornimenti delle truppe d'invasione presso Anzio e sulla strada della piana pontina. Aerei germanici hanno nel corso del giorno e della notte condotto attacchi contro unità alleate. Un deposito di munizioni presso Nettuno è saltato in aria. Nella mattinata gli angloamericani hanno tentato un nuovo-nttaicco in forze nellazona di Cnrroceto, ma sonostati violentemente respinti, Combattimenti accaniti si sonosvolti attorno ad un ponte del-la via Aiiziate, dove il nemico ha subìtp notevoli perdite senza riuscire ad impadronirsene. Nelle altre zone si è intensificata l'azione di pattuglie germaniche mentre le artiglierie hanno ripreso a martellare violentemente le posizioni avversarie e le retrovie, particolarmente lungo le strade di afflusso dei rifornimenti. Velivoli nemici hanno lanciato manifestini nell'interno dell'Abbazia di Montecassino. invitando i Frati Benedettini e la popolazione civile, composta in maggioranza dì donne e bambini, che si sono rifugiati nel Monastero, ad abbandonarlo per evitare di rimanere sotto le macèrie. La manovra mira a far sapere al mondo che finora non è stato attaccato il celebre monumento, quando invece è confermato che, nonostante la decisa smentita da parte germanica sull'assoluta mancanza di sistemazioni belliche nel Santuario, sono parecchi gior ni che le artiglierie di Clark tengono sotto il loro tiro le sacre mura già ridotte ad un cumulo di macerie. I volantini, quindi, non hanno altro scopo che quello di affrettare la di struzwne di Montecassino, ma ciò non pertanto il nemico non passeià ugualmente, perchè non è l'Abbazia che sbarra la strada agli avversari, ma la, strenua indomita resistenza delle truppe germaniche. Al 25" giorno dallo sbarco anglo-americano sulla* costa pontina la situazione attuale per il nemico permane — come ha riconosciuto proprio ieri sera un commentatore ufficioso di Radio Londra — quanto mai nebulosa e ricca di incognite. Lo svolgimento dei combattimenti in questi ultimi giorni Iva infatti dimostrato un dato dì fatto incontrovertìbile, e cioè che l'avventura di Nettu- \n° è diventata per gli Alleati i«» salasso continuo e dispen \dioso. Quantunque Alexander \disponga attualmente dì un'in \tera Armata, composta di nu¬ merose divisioni americane e inglesi, a cui vanno aggiunti i battaglioni e le truppe spe- ciati del comando « rangers » egli non è stato in grado di forzare l'anello di accerchiamento delle truppe tedesche. Nonostante il rilevante im piego di forze corazzate e di fanteria, i rinnovati tentativi di sfondare le linee germani che a sud di Aprilia hanno avuto il risultato negativo di costringere gli attaccanti a sgomberare il terreno, dal qua le erano partiti, pe/\ non rimanere esposti ad un'azione con troffensiva che si andava svi luppando ai fianchi e che causava loro continue perdite in uomini e mezzi col pericolo di un insaccamento. Questa minaccia contìnua ha bloccato in un certo senso l'attività di tutta l'Armata per cui gli Alleati possono attaccare soltan to nel settore di Cassin», mentre negli alp-i devono tenersi sulla difensiva. Infatti anche le azioni sviluppate intorno a Mìnturno e a Castelforte hanno cai-altere locale, e lo stesso si può dire per la zona di Terelle è per quella adriatica, dove l'VIII Armata britannica, malgrado i continui preparativi per un grande attacco, è costretta a rimanere in un'assoluta immobilità.

Persone citate: Cassin

Luoghi citati: Abbazia Di Montecassino, Anzio, Aprilia, Cassino, Castelforte, Italia, Londra, Terelle