Spagna Turchia e Polonia scacchi politici di Churchill

Spagna Turchia e Polonia scacchi politici di Churchill Londra di fronte ai neutrali e a Mosca Spagna Turchia e Polonia scacchi politici di Churchill Stoccolma, 14 febbraio. Si apprende da fonti bene informate, che a Londra ci si attende che Churchill faccia un'esposizione alla Camera dei Comuni sugli ultimi avvenimenti, nella quale tratterà "di tutti i problemi politici e che, forse, accennerà anche agli ultimi sviluppi della situazione militare in Italia. Spinosi problemi Secondo i corrispondenti della capitale britannica, si è ormai sempre più convinti a Londra che la realizzazione del secondo fronte dipenda dalla soluzione di determinati problemi politici e che la questione delle relazioni russo-polacche sia appunto uno di essi. A Londra si è dell'opinione che molto difficilmente questo problema verrà risolto in modo soddisfacente per i polacchi, poiché Stalin ha di nuovo detto chiaramente in risposta alla lettera di Churchill che insiste sul rimpasto del governo esiliato polacco a Londra, e che non vuole entrare in trattative con i polacchi qualora essi non accettino quale frontiera la linea Curzon. Churchill, presumibilmente, tratterà pure delle relazioni britanniche con 1 paesi neutrali. La Camera dei Comuni è, infatti, ansiosa di apprendere dei particolari in merito ai risultati degli ultimi passi ufficiali a Madrid, qualora Churchill non sia in grado di soddisfare la Camera a questo riguardo, il Governo verrà duramente criticato dall'opposizione di sinistra per lo. sita politica spagnola. Churchill, forse, accennerà anche brevemente allo spinoso problema delle relazioni turcobritanniche. Le sue dichiarazioni in proposito verranno, però, contenute in un'estrema riserva. I corrispondenti britannici da Ankara ammettono, infatti, ora francamente che la Turchia si rifiuta di entrare in guerra con gli alleati e che essa non è nemmanco disposta a cedere ad essi alcuna base militare. I corrispondenti ammettono che i punti di vista britannico e turco in merito all'interpretazione di certe clausole del trattato di alleanza turco-britannico, divergono estremamente. Tali divergenze, che alcuni giornali, e in prima linea il New Chronicle, considerano come «pre¬ testi > di Saragioglu per non serbare fedeltà al patti, sarebbero costituite dalla qualità delle forniture belliche che la Gran Bretagna deve assicurare alla Turchia. Londra vorrebbe inviare materiale frutto di bottino bellico e Ankara non ne vorrebbe sapere. In realtà, pare, però, che i turchi non si fidino assolutamente dei russi e che, vista la resistenza germanica in Italia, non stimino ancóra giunto 11 momento per... compromettersi. Quel che è certo, ad ogni modo, si è che 1 generali Lindslll e Baylon, capi' della missione militare inglese in Turchia, se ne sono partiti da Ankara senza essere riusciti a concludere nulla, anzi recando l'impressione che il Governo turco non abbia per ora alcuna intenzione di recedere dalla sua neutralità. Lo scacco della Turchia viene a pochi giorni da quello della Spagna e cade proprio mentre Londra è sotto il nuovo colpo del fallimento dell'ultimo tentativo per salvare il governo esiliato polacco. Aumenta la confusione A questo proposito, il corrispondente londinese del « Dagens Nyheter » scrive che la confusione esistente nei circoli politici e diplomatici .di Londra in seguito all'annunzio della creazione di un consiglio russo-polacco deciso da Mosca è ancor più aumentata nelle ultime ventiquattro ore. « La risposta di Stalin alla lettera personale di Churchill — dice il giornalista — ha portato questo conflitto in una fase definitiva. Secondo quanto si dichiara a Londra, Stalin Insisterebbe sulla linea Cur. zon e sui cambiamenti nel governo esiliato polacco, n duro attacco della « Pravda » eoa tro il governo esiliato polacco ha ancor più aumentato la confusione. Che si stia cercan do di addivenire ad una decisione è dimostrato dal fatto che il primo ministro del gO' verno esiliato polacco a Lon> dra, Mikolaizik, ha rimandato ad epoca da fissarsi il suo viaggio a Washington ». L'attacco della Pravda, a cui si riferisce il giornalista svedese, riguarda un articolo di più di 3 mila parole del giornale ufficiale sovietico, in cui ai censura il governo polacco a Londra in termini più accesi di quanto sia mai stato fatto finora dalla stampa sovietica Il titolo dice: «Le ostili attività del governo emigrato polacco velate da false parole di amicizia» e l'articolo, dopo aver affermato che 11 governo polacco, che comprende « politicanti fascisti », ha perso ogni senso della realità e ette « esso vive nel mondo misterioso del miraggio nazista», dice: «Gli imperialisti polacchi considerano il popolo sovietico come un nemico ed accoglierebbero la distruzione della Russia come una benedizione fascista. Le espressioni ostili cóntro i tedeschi non sono che uno schermo intenzionale destinato a nascondere il loro atteggiamento e i loro atti amichevoli verso di essi ». Appetito sovietico Frattanto ecco l'Agenzia telegrafica sovietica annunziare ufficialmente la creazione di un Consiglio nazionale per il territorio polacco. Tale annunzio dice anche che questo Consiglio è composto « dal rappresentanti di tutte le forze nazionali e dei diversi partiti». Siamo, dunque, alla conclusione dell'ormai lunga e noiosa questione russo-polacca? E' assai probabile, poiché, dopo l'estremo tentativo di salvataggio operato da Churchill con la sua sfortunata lettera a Stalin, non v'è più nulla da fare per Londra nella faccenda. Stalin ha risposto picche al Premier, la Pravda avverte che Mikolaizik ed i suoi collaboratori sono considerati a Mosca dei traditori e dei «fascisti» e il Cremlino fa annunciare che è già in atto il nuovo governo polacco, naturalmente creato sotto il patrocinio della Wassillewska e d'accordo col consorte Alexander Corneiciuk. Che c'entra ancora l'Inghilterra in tutta questa «faccenda ? Per di più ecco VObserver saltar fuori che i russi non s'accontentano più della linea Curzon, ma vogliono anche la tedesca Koenisberg nella Prussia Orientale. L'appetito vien mangiando. Per fortuna che a rompere i denti all'orso moscovita c'è l'esercito germanico. Che conta ben più delle chiacchiere di Churchill e di Eden. A costoro non resterà che un mezzo per trar profitto dalla situazione: rinviare per l'ennesima volta 11 secondo fronte. Se Mosca lo permetterà.