L'ora della Wassiliewska e la fine dei polacchi di Londra

L'ora della Wassiliewska e la fine dei polacchi di Londra Mosca applica la sua "riforma L'ora della Wassiliewska e la fine dei polacchi di Londra Stoccolma, 7 febv lo. Come accennavamo nei nostri dispacci di ieri, una delle prime applicazioni del nuovo sistema federativo delle repubbliche sovietiche deciso dal Soviet supremo è diretta a risolvere V ormai noiosa questione polacca secondo i desideri di Mosca ed in modo che Londra possa ingoiare il rospo senza trovare appigli per rigurgitarlo. L'incarico è stato affidato in special modo all' ex-vice; Commissario agli Esteri, Alexander Kormiciuk nominato ora Commissario agli Esteri della repubblica autonoma ucraina. Kormlciuk, che è uno -degli uomini più stimati e fidati del Soviet, non sarebbe mal Stato sacrificato in Unincarlco cosi periferico se quest'incarico non avesse as-^unto'reri'occaSone'uTra sua speciale importanza e il fatto di aver scelto proprio lui alls bisogna dipende in gran par a? avef sceltoS lui a a bisogna dipende in gran par-te dalla circostanza che egli è marito di Wanda Wassiliev-ska, arcifamosa propagandi-sta rossa di origine polacca e attualmente presidentessa diquel Comitato polacco di Mo-sca che è l'acerrimo nemico ed il tenace rivale del gover- no nominale polacco di Lon-dra, fino a poco tempo fa tanto caro agli inglesi e tanto detestato da Stalin, Della nuova situazione in cui sta entrando la questione polacca ci si è accorti chia¬ ramente anche a Londra, ove si capisce ormai che non c'è più nulla da fare per difendere Mikolaizik e compagni. Il grido d'allarme lo lancia il settimanale Wolna Polska, organo del governo emigrato, che, dopo aver affermato che « vi sono nuove indicazioni che il Governo sovietico non intende assumere un tono piùmoderato per quanto riguar-da la questione delle frontie- re dell'Europa orientale* seri- ve: « Wanda Wassilievska ha dichiarato che l'esercito polacco che presto verrà costituito in Russia, combatterà in Polonia a fianco dei sovietici». Questa dichiarazione è tanto più importante in quanto dimostra chiaramente che lo stato maasriore russo ha progettato un' offensiva oltre la linea Curzon e, se la signora Wassilievska parla di ■i Polonia », probabilmente essa si riferisce a quella parte del Paese posta dall'altro lato della linea Curzon. Si parla ancora di linea Curzon! CI vuole una bella ingenuità per considerare questo confine come limite delle aspirazioni sovietiche, ora che il Cremlino ha trovato il trucco per impadronirsi di quanti territori vuole, senza violarne, teoricamente, l" indipendenza! Ci ha già pensato Grucenko, del resto, a far sapere che per la repubblica sovietica ucraina la linea Curzon non ha senso. Ma ecco un'opinione inglese sulla faccenda. E' del domenicale Observer che, ' in un lungo articolo sulla « riforma costituzionale sovietica » in cui afferma che ora « Mosca può riservarsi un'illimitata libertà d'azione in fatto di politica estera poiché i rappresentanti delle varie repubbliche non sono legati da alcun impegno diplomatico con chicchessia », scrive ad un certo punto: « Il conflitto polacco-sovietico entra ora. in una nuova fase, poiché l'Ucraina e la Russia Bianca potranno pronunciarsi assai più chiaramente nelle loro pretese verPolonia di quanto non ! SO la » i abbia fatto, sinora la stessa 1 Unione sovietica. La riforma, ! infattifascia abbastanzacarr.: |po al Governo centrale, di Mq- I sca per comparire quale arbì- ; tro fra l'Ucraina. *la Russia j Bianca e la Polonia ». 1 II gioco del Cremlino appa1 re ben chiaro attraverso que : sto commento londinese e non iv'è chi non veda quanto esso 1 sia abile ed efficace. Londra ' è messa con le spalle al muro | ed è forse per questo che mol.ti ambienti della capitale in ! glese guardano ora ai polac I chi di Mikolaizik e di Sokol- ' nikowski come a degli come a degli scocciatori e a degli odiosi testimoni d'una dura sconfitta del prestigio britannico. E' appunto entrando in quest'ordine d'idee che la News Revieio suggerisce ai governi inglese e americano di buttare a mare i vari governi fantasma. « Nel conflitto russo-polacco — scrive il settimanale — gli emigrati e ' f soldati polacchi residenti in Inghilterra hanno sempre cau'sato seri grattacapi al gover, no britannico. Un'intesa tra i Soviet e il governo fantasma ; polacco è necessaria e si im pone, quindi, che il capo su- premo degli emigrati rassegni le dimissioni ». Il settimanale conclude dicendo che si deve arrivare anche allo scioglimento dell'esercito polacco. A sua volta la Tribune, espopente dei radicali di Bini- strà, consiglia la stampa tn-glese a mettere la parola fine sul conflitto russo-polacco pcrnon complicare la già. intri- cata questione. « Bisogna.inoltre farla, finita .una buo- na volta — dice il giornale — con eli esponenti militari re-sidenti in Inghilterra. Tali esponenti intendono rendere ìmpossibile un accordo e prc- dicano, perciò, apertamente laguerra. contro i Soviet». Cosi, senza troppi riguardi. Londra vista perduta la par- tità, getta a mare coloro che, per la sua garanzia, sono cn-trati In guerra contro il Reicn ed hanno scatenato il conflit-to mondiale.

Persone citate: Alexander Kormiciuk, Bini, Curzon, Stalin, Wanda Wassiliev-ska