Malaga
Malaga >■ VALORE ITALIANO Malaga 5ano passati sette anni dal giorno in cui le truppe del Corpo volontario italiano in Spagna entravano in Malaga. Vivono ancora molti dei soldati che hanno partecipato all'impresa; vìvi sono ì loro familiari, che all'annuncio dei giornali avevano provato un palpito di commozione; siamo vivi tutti noi, che avevamo provato un palpito di orgoglio. Possono dunque gli stessi uomini che allora pensavano di non poter far altro che vincere, restare oggi col capo chino a meditare su una sconfitta che non hanno ancora subito o che-per lo meno non è ancora irreparabile? Ricordiamo intanto, nel giorno anniversario, la bella, travolgente avanzata su Malaga. Delle varie colonne la più importante, motorizzata, moveva da Loja e in trentasei ore, travolte tutte le resistenze nemiche, si at- testava a Puerto de Leon, alta mille metri sul mare. Malaga, a meno di dieci chilometri in linea d'aria, stendeva il tappeto dei suoi tetti tra il verde-grigio degli ulivi e l'azzurro del mare. Alla chiusa della «• Venta de Los Alazores » la fanteria rossa occupava sbarramenti formidabili, con ridotte in cemento che sembravano invulnerabili. Fermarsi? Nemmeno per sogno. Bisognava essere rapidissimi per divenire irresistibili. I Legionari « passarono ». Ed ecco l'avanguardia dei'carri armati, seguita dagli autocarri gremiti di soldati, esce dalle gole della Sierra Sorda; e tra le feritoie dei carri d'assalto quegli uomini duri, volitivi, assetati, sporchi, vedono il mare, il ma¬ re di Roma; e verso il Mediterraneo precipitano tra balze verdi e già fiorite, come se Malaga fosse, loro, come se già nel loro pugno fosse la vittoria. Certi erano di vincere, quei soldati sempre vittoriosi. Le colonne, nove in tutto, prima di travolgere sorprendono.tDa Alhama, da Arcidona, dà Anteguera, da Peniambin, da Ronda, da Loja, muovono tutte a tempo: l'appuntamento è a Malaga; e a Malaga si sono trovate. I comunisti in rotta fuggono verso Almeria. La fulminea avanzata salva miMe ostaggi imbarcati sulla nave-prigione sorpresa alla fonda nel porto. Le bandiere dei partiti rossi, lacerate e calpestate dal popolo, sono nel fango della strada. Per le vie di Malaga si grida: Viva la Spagna! Viva Franco!; ma si grida anche Viva l'Italia! Viva Mussolini!
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