Il Consiglio dei Ministri riafferma la neutralità detta Spagna nazionale

Il Consiglio dei Ministri riafferma la neutralità detta Spagna nazionale La risposta di Madrid alle minacce degli " alleati „ Il Consiglio dei Ministri riafferma la neutralità detta Spagna nazionale Altre reazioni della stampa "Non permetteremo mai il benché minimo ricatto alla nostra neutralità e siamo decisi a difendere la nostra indipendenza fino all'ultima cartuccia,, Madrid, 4 febbraio. La Spagna ha dato la sua risposta ufficiale alle minacce ed alle provocazioni degli anglo-americani. Il Consiglio dei Ministri, infatti, riunitosi ieri sotto la presidenza di Franco, ha deciso, secondo quanto annuncia un comunicato ufficiale, di mantenere ferinamente la sua neutralità. La nula emessa in proposito dal Sottosegretario alla Propaganda dice: « Il Governo si è riunito per discutere sul particolareggiato e documentato rapporto del Ministro degli Esteri riguardante la situazione internazionale, specialmente per quanto riguarda la Spagna. « Il Governo conferma che il contegno della Spagna è quello della più stretta neutralità come tenuto sinora dal Paese. Il Governo è pronto, con la massima energia, a pre. tendere, sia dagli spagnoli che dagli stranieri, l'adempimento degli obblighi che la neutralità ci impone. Esso è deciso, allo stesso tempo, di non cedere a nessuna pressione intesa a farci desistere dalla nostra neutralità che da tutti i Paesi deve venir rispettata quale indiscutibile e sovrano diritto. Il Governo ha, quindi, sottoposto ad esame tutte le misure di precauzione per procurare a questa neutralità il dovuto rispetto. La Spagna ha dimostrato in ogni occasione la buona volontà dì impedire un allargarsi del conflitto mondiale, ciò che costituisce garanzìa perché tutte le difficoltà che la. Spagna dovesse incontrare su questo cammino verrebbero fronteggiate con estrema calma e coscienza nazionale. Per agire così, il Governo gode della piena fiducia, perclié condivìde l'unanime desiderio della Nazione in un degno rispetto dell'indipendenza spagnola ». La decisione del Caudillo e del Gabinetto è stata presa dopo che Franco aveva sentito l'opinione dei più alti rappresentanti di tutti gli ambienti e di tutte le istituzioni della Spagna. Precedentemente al Consiglio dei Ministri, infatti, il Generalissimo aveva ricevu to nella sua residenza di El Pardo un gran numero di personalità, fra cui tutti i capi militari attualmente in funzione, vescovi e prelati, i sindaci delle città più importanti e preminenti (figure della vita pubblica nazionale. La risposta di tutti è stata una sola: nessuna minaccia deve avere il potere di far deflettere la Spagna dalla leale politica di neutralità, liberamente e consapevolmente sceltasi. Tutta la stampa spagnola commenta questa secca e dignitosa ris2>osta a Londra, a Mosca e a Washington, riaffermando la decisione di difendere contro chiunque l'indi¬ pendenza e la dignità del Paese. Tra i molti commenti, di particolare interesse è quello pubblicato dall'importante giornale di- Barcellona Solidaridad Nacional, che rispecchia con molta chiarezza il punto di vista del popolo spagnolo. Fra l'altro, il commento dice: « La Russia o l'Europa, questo è il dilemma. Poiché la Spagna ha fatto la sua esperienza, e Catyn è una nozione conosciuta da tutti gli spa gnuoli, si può constatare questo: ogni nazione che vuol es sere considerata come una no zione europea dovrà dirigere i suoi occhi e le sue armi contro il pericolo rosso che emerge all'oriente. Ogni aiuto, diretto o indiretto dato a Mosca è un attentato contro la civiltà e la libertà. O si salverà la civiltà, o questa sparirà per sempre. La posizione della Spagna è oggi la stessa di ieri. Noi siatno lerribihnente « anticomunisti » e respingiamo con la più grande energia qualsiasi specie di amicizia col- comunismo. Tre anni di guerra e un milione di morti non ci permettono dì abbandonare il nostro punto di vista. Noi non permetteremo mai il benché minimo ricatto alla nostra neutralità e siamo decisi a difendere la nostra indipendenza e la nostra razza con profonda convinzione sino all'ultima cartuccia e sino all'ultimo soldato ». In una trincea del fronte orientale: granatieri che attendono una pausa del fuoco per lanciarsi all'assalto.