Repubbliche sovietiche autonome per conquistare il dominio del mondo

Repubbliche sovietiche autonome per conquistare il dominio del mondo Modificazioni alla costituzione dell'U.R.S.S. Repubbliche sovietiche autonome per conquistare il dominio del mondo La proposta di Molotov approvata dal Soviet Supremo prepara la possibilità a Mosca di aggiogare al suo carro tutti i paesi europei e di dominare nei consessi internazionali Stoccolma, 2 febbraio. Alla riunione del Soviet Supremo, in atto a Mosca, il Commissario agli Esteri, Molotov, ha fatto una lunga relazione in cui, oltre alle solite affermazioni della comune politica alleata ed alla naturale esaltazione delle conferenze di Mosca e di Teheran, ha proposto una fondamentale modificazione alla costituzione della Unione delle Repubbliche Sovietiche. Quattro ore di'discussione Molotov ha, cioè, presentato un progetto, secondo il quale le varie repubbliche devono acquistare una loro autonomia, sia per quanto riguarda i rapporti con l'estero che per l'organizzazione militare. In altre parole, le varie repubbliche sovietiche dovranno avere la possibilità di stabilire particolari rapporti diplomatici con le Potenze straniere attraverso la nomina di Ministri degli Esteri propri e di rappresentanze nelle diverse capitali e di costituire eserciti con stati maggiori indipendenti. Dopo una discussione durata quattro ore la proposta di Molotov è stata approvata dal Soviet Supremo che ha fatto sue le considerazioni del Commissario agli Esteri secondo le quali « l'attuazione di tale proposta costituzionale è resa possibile dallo sviluppo economico, politico e culturale delle singole repubbliche e dal consolidamento della Unione Sovietica in quanto tale. Tale consolidamento è evidente, grazie ai soldati dell'armata rossa che si preparano a liberare la Lituania, la Lettonia, l'Estonia, la Moldavia e la Repubblica finnica e si battono per la libertà di tutti i Paesi democratici. La riforma costituzionale, inoltre, accrescerà il lustro dell'Unione Sovietica, il cui credito internazionale già è tanto salito in questi anni di guerra ». Sfrondate di tutte le belle parole, resta la sostanza rhe è quanto mai preoccupante per tutti i popoli europei e ancor più per la Gran Bretagna, in quanto che la modificazione della costituzione sovietica altro non significa, se non la formazione di tutta un'ossatura particolare per assicurare una più facile e duttile forma di applicazione dell'im-perialismo moscovita Il Cremlino, infatti, ha trovato un abile sistema p^. va¬ sicurarsi la legale possibilità] di dominio sui più diversi paesi europei e non. Basta che un paese si costituisca in repubblica sovietica ed eccolo legato a Mosca, senza bisogno che V U.R.S.S. compia un clamoroso atto di annessione e di annullamento di sovranità locali. Sono o non sono, da oggi, indipendenti le repubbliche sovietiche f Chi potrà ancora dire che Mosca compia delle sopraffazioni se domani, secondo1 la citazione di Molotov, Finlandia, Lettonia, Lituania, Estonia si proclamano repubbliche sovietiche, e se; oltre la citazione di Molotov, la stessa cosa saranno costrette a fare la Polonia, i Paesi balcanici, gli Stati danubiani e l'Africa Settentrionale t E ci fermiamo all'elenco dei paesi che più sono vicini alla Russia o che più già sono stati « lavorati-* dulia propaganda del soppresso, ma sempre operante, Gpmintem. tPoicHè tutti sappumw che l'elenco si potrebbe almngare, quando l'azione tentacolare di Mosca sia riuscita, attraverso i vari Wiscinski, De Vayo e Thorez, ad acquistare solide posizioni in Italia, in Spagna, in Francia, in Turchia e nel Medio Oriente. Il piano, come si vede, è intelligente, diabolico ed efficace. Esso ha preso ad esempio la formazione dell'Impero inglese e tende a copiare nel «Commonwealth» capitalistico della City e della Corte di San Giorgio un nuovo e ben più pericoloso « Commonwealth » bolscevico del compagno Dimitrof e del « maresciallo » Stalin. Allarme anglo-americano Ben hanno ragione di mostrarsi allarmati gli angloamericani (solo il New York Times fa lo scettico e non ci crede) di fronte a simile scaltro progetto e, quando essi dicono, come fanno nei primi commenti, che l'iniziativa di Molotov è pericolosa perchè nei consessi internazionali i russi potranno farsi rappresentare, attraverso i vari Ministri degli Esieri delle repubbliche sovietiche, da un numero tale di delegati da pareggiare e superare la potenza di voti dei Bomiuions inglesi, guardano soltanto ad uno, \sebbene tra i più importanti iati del problema. Stalin fa la guerra delle armi contro la Gcrmania e, intanto, si attrez- za formidabilmente alla guerra del dominio politico, economico, territoriale del inondo contro gli alleati di Londra e di Washington. Sarebbe, pertanto, curioso sapere se sir Archibald Clark Kerr, Ambasciatore di S. M, britannica presso il Cremlino, abbia parlato anche di queste cose con Molotov nel primo incontro con lui avuto ieri, dopo il suo precipitoso ritorno in sede. E' piuttosto probabile che si sia limitato a trattare l'ormai barboso problema dei rapporti coi polacchi, ad annun dare che Londra s'è ormai de cisa a sacrificare la testa di Mihailovic sull'altare rosso di Tito ed a porgere le sue congratulazioni per il nuovo vice-Presidente dell'Unione sovietica, compagno Nicola Shecernik.