La sveglia rivelatrice

La sveglia rivelatrice La sveglia rivelatrice Sull'accelerato proveniente da Alessandria aveva preso posto, a Villa.nova, l'operaio Giovanni Badia. Recava con fó una borsa he appese ad un gancio del <-ar'o su <%v: s'era assestato nonostante il pi-gia pi cri a. Il Bacolla portava nella borsa alcuni oggetti d'oro, una macchina fotografica, varie cosucce d'argento, ed a-nclic una sveglia.; diecimila lire ili roba per lui preziosa, che voleva riportare in città. Durante il tragitto l'operaio si appisolò; ma po-o dopo la fermata d'i Trofarello l'argentino squillare della sveglia lo destò di soprassalto. Un o.v>hio chiusa e l'altro aperto, una mezza occhiata lanciò lassù, sul punto ove aveva appeso la borsa. Quella benedetta sveglia... Caspita ! la borsa non c'era più; l'argenteo trillo proveniva invece da una valig a di cartone deiposta vicino all'apertura d'ingresso al vagone. L'operaio si rese subito conto di quanto era avvenuto: un lestofante aveva rubato la. borsa e l'aveva fatta scomparire entro la valigiai. Se la sveglia, caricata, non avesse suonato, egli non si sarebbe accorto di nulla. Reetrperate le cose sue e giunto a Torino, il Bacolla la valigia, non l'ha voluta; l'ha consegnata invece al Commissariato di Porta Nuova.

Persone citate: Bacolla, Giovanni Badia

Luoghi citati: Alessandria, Torino, Trofarello