Vorosciloff non andrà più a Londra

Vorosciloff non andrà più a Londra Il " secondo fronte „ ed i rapporti anglo-russi Vorosciloff non andrà più a Londra Il maresciallo sovietico si recherà nella capitale inglese solamente se V invasione avrà avuto esito vittorioso Eisenhower ed i suoi generali fanno collezioni di cariche Stoccolma, 24 gennaio. . « L'invasione dell'occidente europeo non è da attendersi prima dell'inizio della prossima primavera », cosi scrive il corrispondente a Londra del Dagens Nyheter che è rientrato ora al suo posto, dopo una, lunga vacanza. Egli dice, inoltre, che « alla grande fiducia con la quale si era attesa nei paesi alleati la prossima fine della guerra dopo la conferenza di Teheran, è ora subentrato un modo di pensare più realistico » ed afferma che a questo mutamento di opinioni « ha contribuito innanzi tutto lo sviluppo della situazione all'est, come pure l'accanimento con il quale le truppe tedesche lottano sul fronte italiano, senza dare segno alcuno che il loro morale agonistico sia in alcun modo affievolito ». « Osservatori bene informati — continua il giornalista — credono ora che è ben poco probabile che avvenga una catastrofe al fronte orientale tedesco, come non è nemmanco il caso di dire che in alcuno dei settori di tale fronte sia avvenuta una ritirata tedesca a qualsiasi costo, poiché i tedeschi, senza dubbio, hanno perduto dei territori preziosi, ma hanno conservato intatta la forza delle loro armate ». Circa il punto di vista londinese sulle possibilità d'invasione del continente, il corrispondente da Londra del Dagens Nyheter telegrafa che « dopo le rumorose discussioni sull'imminenza dell'invasione stessa avvenute fra la conferenza di Teheran ed il termine dello scorso anno, i circoli responsabili di Londra limitano ora di molto le loro supposizioni al. riguardo, pur restando certo che la grande avventura dovrà essere tentata, anche se il giorno fissato per l'azione non sia ancora tanto vicino come molti hanno supposto. « Inoltre — continua il corrispondente — la questione del secondo fronte è giunta ad una tale fase che è del tutto insensato il tentare di descriverne per scritto la situazione, anche solo approssimativamente. Nelle isole britanniche si sta lavorando per prepararla, ciò che è ben visibile a tutti coloro che sanno vedere, ed ascoltare, ma la censura britannica non lascia passare informazioni al riguardo. Per ragioni naturali, però, la primavera è l'epoca più adatta per azioni come quella progettata, per lo meno nelle zone dell'occidente europeo ». Alla fine del suo articolo, il corrispondente svedese richiama l'attenzione del pubblico « sulla grande importanza che viene ora attribuita dagli esperti britannici alla potenza dei nuovi • aerei tedeschi da caccia, si da farla considerare come uno dei fattori strategici principali. Risulta, infatti, ormai evidente che i gravi attacchi aerei degli alleati contro la Germania effettuati durante gli ultimi due anni hanno avuto conseguenze dannosissime per l'invasione, poiché, a causa di questi attacchi, i tedeschi hanno riformato considerevolmente la loro aviazione da caccia. Senza la strategia alleata dei bombardamenti aerei, i tedeschi non avrebbero, forse, mai concentrato la loro attenzione in modo cosi efficace sulla costruzione e sulla produzione di apparecchi da caccia ». Come si vede, a Londra si continua ad essere molto perplessi sulla data e sui risultati della « grande avventura », ed è questa perplessità che provoca tutte quelle reazioni e punzecchiature sovietiche che sono ben note. E' senz'altro da attribuirsi, poi, a questa situazione la notizia da Ankara in cui si annuncia che il maresciallo sovietico Vorosciloff ha rinviato a data indeterminata il suo progettato viaggio a Londra e le sue visite ad Algeri e Gibilterra. La notizia, che è sta¬ ta diramata dall'Ambasciata sovietica ad Ankara, dice testualmente: «Il maresciallo Vorosciloff, che doveva andare a Londra per partecipare ai preparativi dell'invasione, si recherà nella capitale britannica soltanto nel caso che lo sbarco sul continente abbia avuto esito vittorioso ». La notizia ha destato a Londra parecchio malumore, poiché, oltre ad essere considerata come una nuova prova della poca fiducia di Stalin negli anglo-americani, costituisce un altro passo sovietico verso una sempre maggiore indipendenza dalle iniziative degli alleati. La decisione di Vorosciloff, insomma, viene messa in relazione, negli ambienti ufficiali inglesi, con tutti i poco piacevoli recenti precedenti delle relazioni anglo-russe: note della Tass e articoli della Pravda e di Guerra e classe operaia. E forse a Londra non si ha torto. Eisenhower ed i suoi collaboratori, intanto, mentre il problema del secondo fronte provoca tutti questi guai, si dedicano a... far collezione di cariche. Infatti, secondo quanto comunica l'Agenzia britannica d'informazioni, a Londra è stato ufficialmente annunciato che, oltre alle funzioni di Comandante supremo del Corpo di spedizione alleato, il generale Eisenhower assumerà anche il comando supremo delle armate degli Stati'Uniti sul teatro di guerra europeo. Al posto di vice-comandante in capo delle armate degli Stati Uniti in Europa Eisenhower ha designato il generale di divisione CT H. Lee, il quale conserverà le funzioni di capo dei servizi di approvvigionamento. Il generale di divisione Bedell Smith è stato nominato capo di Stato Maggiore delle armate degli Stati Uniti in Europa conservando le funzioni di capo di Stato Maggiore del Quartier generale superiore del Corpo di spedizione alleato.

Persone citate: Eisenhower, Stalin