Eden rischia di vedersi costretto a rassegnare le dimissioni

Eden rischia di vedersi costretto a rassegnare le dimissioni / drammatici sviluppi della questione russo-polacca Eden rischia di vedersi costretto a rassegnare le dimissioni Churchill cerca di salvare il Ministro degli Esteri per evitare di rendere più clamorosa la sconfìtta inglese Stoccolma, 22 gennaio. La questione russo-polacca, benché sia passata dalle incaute mani di Eden a quelle più robuste di Churchill, continua a presentarsi per Londra senza una via di uscita onorevole. Benché Londra, attraverso i commenti dei giornali (ora è la New Statesman and Nation ad affermare che « la Gran Bretagna non può, per principio, contraddire le pretese moscovite») e con nuovi atteggiamenti (Eden ha invitato i polacchi ad astenersi da ogni iniziativa che possa irritare Mosca), cerchi di dimostrarsi sempre più accomodante, come a pentirsi dell'ardire presosi nel far lanciare da Mikolaizik la nota proposta per la conferenza quadripartita, Mosca continua a mostrare una faccia quanto mai arcigna ed a continuare aspramente nella polemica. La propaganda del Cremlino, anzi, accusa apertamente il Governo inglese di non aver tenuto fede agli impegni presi a Teheran. Procedura trascurata Un portavoce bolscevico, infatti, postasi la domanda: « Il Governo britannico ha inquietato ed irritato Mosca? », cosi vi risponde: « Nonostante quello che si sia potuto dire a0Teheran in merito alla Polonia, si crede negli ambienti competenti moscoviti che. nella questione delle frontiere occidentali russe, soltanto la « linea Curzon » sia stata presa come base delle discussioni. La procedura da seguirsi per giungere ad un accordo con il Governo nominale polacco, fu, però, trascurata. D'altra parte, Stalin ebbe l'occasione di far conoscere che egli non avrebbe ripreso le relazioni con il Governo di Mikolaizik, data la sua composizione attuale. Tali sono i fatti ai quali bisogna pensare per comprendere quanto 6 accaduto. « La parte assuntasi da Eden nell' elaborazione della dichiarazione polacca del 14 gennaio non è stata certo del gusto del Cremlino. Per di più, a Mosca si dubita che il Governo sovietico si servirebbe, ora meno che mai, dei buoni uffici degli anglo-americani. Ed i fatti lo confermano. La Nota inglese, che è stata rimessa a Mosca dopo la pubblicazione del documento polacco, non ha raggiunto lo scopo desiderato, mentre quella inviata sabato dalla Casa Bianca si è rivelata molto prudente. La Nota di Washington non contiene, infatti, riferimenti alla questione territoriale e gli Stati Unitl si limitano a mettersi a disposizione delle due parti per la ripresa delle relazioni. Un passato che condanna « Ad ogni modo, tutto ciò non ha commosso i sovietici e va da sè — ha concluso il portavoce — che l'intervento delle potenze alleate in questa faccenda, che la Russia desidera risolvere direttamente, susciti il giusto risentimento di Mosca >. Mosca, dunque, si rifa a Teheran per dire a Eden che ha cercato di eludere la parola data I bolscevichi, poi, insistono sul tasto delle persone di cui è composto il Governo polacco a Londra, ammonendo ancora il Foreign Office di smetterla con la protezione a Mikolaizik. E', infatti, il corrispondente da Mosca della JBeuter che segnala che « le autorità sovietiche sono dell'avviso che, se l'Inghilterra e gli Stati Uniti desiderano prender parte al regolamento della questione polacca, devono meglio comprendere l'importanza che ha il sapere chi rappresenta il popolo polacco. « Questo punto di vista — soggiunge il corrispondente — e stato spiegato in tutti i suoi particolari all' ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca. Il Governo sovietico desidera avere delle buone relazioni colla Polonia, ma, tuttavia, non desidera iniziare relazioni con uomini il cui passato li condanna come nemici dei Sovieti». Mosca, quindi, insiste nell'esigere la capitolazione completa .degli alleati, sia per le frontiere, sia per la protezione al Governo, fantasma di Mikolaizik. Ma il Cremlino non si limita a polemizzare. Fa anche i fatti. Radi'.- Mosca annuncia, infatti, che un « comitato nazionale polacco » è stato creato negli Stati Uniti e che questo comitato domanda che il popolo polacco imponga al « comitato degli emigrati polacchi a Londra » di appo" giare i Sovieti. Il presidente di questo comitato. Kavgitzki, ha "dichiarato che « solamentela collaborazione con l'Unio- ne Sovietica può assicurare la ricostruzione della Polonia democratica ». Lo scopo del nuovo comitato polacco, costituito per opera degli agenti sovietici negli Stati Uniti, è eridente: creare all'estero un contraltare filobolscevico a Mikolaizik e far si che il contro-governo polacco tenuto in serbo a Mosca si accordi con questo in modo da silurare i protetti di Eden. La manovra è scaltra e non mancherà di dare i suoi frutti. Chi ce n'andrà di mezzo, naturalmente, sarà il povero popolo polacco che ha orai ben tre « governi »: uno a Londra, uno a New York ed uno a Mosca. Per fortuna che si tratta soltanto di governi fantasma e che in Polonia ci sono le truppe del Reich! Cordell Hull, l'angelico Quello che è buffo intanto, è che, mentre Mosca stava giocando il nuovo tiro agli alleati, Cordell Hull con l'aria più angelica del mondo dichiarava ai giornalisti di « essere in costante comunicazione con l'ambasciatore americano a Mosca., ma di non aver ancora ricevuto alcuna risposta all'offerta di mediazione, avanzata la settimana scorsa»! Cordell Hull sembra proprio volersi tirar addosso un'altra rispostacela tipo-« Tass », come è capitato al suo collega Eden. Il Ministro degli Esteri inglese, intanto, sta passando ore molto difficili. Un portavoce del Foreign Office ha, infatti, dichiarato che * in tempi normali, di fronte alla piega presa dalla questione russo-polacca, il Ministro degli Esteri avrebbe già presentato le dimissioni ». Ad ogni modo, negli ambienti politici di Londra, si parla con insistenza di probabilità di dimissioni di Eden. Parecchi membri del Governo, anzi, le avrebbero chieste, accusando il loro collega « di aver incautamente esposto il prestigio e la politica imperiale ad un pregiudizievole e clamoroso scacco. Finora, secondo indiscrezioni di ambienti autorizzati, Churchill avrebbe salvato da testa di Eden soltanto j per evitare che la sconfitta inglese assuma proporzioni più clamorose di fronte al mondo, come accadrebbe se !l'atteggiamento di Mcaca do vesse costare l'incarico ad un i Ministro degli Esteri ».

Persone citate: Churchill, Cordell Hull, Curzon, Stalin