La stampa di Mosca continua nei violenti attacchi

La stampa di Mosca continua nei violenti attacchi Dopo la "Pravda,, si fa sotto un altro giornale La stampa di Mosca continua nei violenti attacchi Lisbona, 21 gennaio. Mentre ancora negli ambienti anglo-americani si almanacca'sulle ragioni che hanno indotto Mosca a lanciare la nota pubblicazione della Pravda sulle ormai famose « Voci dal Cairo », ecco altre pubblicazioni sovietiche destinate a gettare ancor più profondo imalessere negli alleati e ad {accentuare le loro preoccuoa!~jonj Dopo la Pravda, è ora il noto giornale Guerra e classe operaia che scende in campo per... parlar male di Londra e di Washington. Il foglio, con siderato come semi-ufficiale'del Governo sovietico, infatti,\aha pubblicato un lungo artico- in un ampio sunto, dedicato. ai* disfattisti » ed ai « pacifi-\sti» che, in Gran Bretagna [come in Nord America, cerca- fno di osteggiare il tentativo di sbarco in Europa occidentale ;c, di conseguenza, la creazio-'ne di quel « secondo fronte » che Mosca chiede da molto tempo agli alleati e sulla cui-reulizzazione Stalin ha 0ttcJtuto una formale promessa da'Roosevelt p da Churchill,i TV^toosevclt e aa Chinchilla Te- elerà», n giornale sovietico, il cui tono e molto duro verso gli \alleati, a/ferma nel suo artico- lo che « in campo nota un eccessiv di voci allarmistich ti perdite che attendono le truppe anglo-americane de- stiliate all''invasione dell' Eu- „„,., - .„,„ -a [voci, dxce il giornale - "isso, «.pongono m pencolo a 1 efficacia dei preparativi per la realizzazione del secondo fronte».e coloro che le mct- n | i i i - ropa ». Tali tono in giro « operano negativamente per ritardare l'invasione e fanno considerevoli sforzi per distruggere l'accordo fra gl% alleati». Il giornale sovietico conclude, chiedendo che si operi rapidamente « «na profonda revisione dell'atmosfera politica nel campo delle Nazioni unite, se non si vuole che la Russia riveda i suoi rapporti attuali con i suoi alleati ». Non è certo a quella cordialità che dovrebbe essere alla base dei rapporti fra alleati in guerra che si ispira questo duro commento bolscevico. L'ar ticolo, infatti, passa dall'ingiu^ al sospetto, dalla denuncia ana minaccia e possiamo sen~aalcuna fatica credere a quel to penosamente imprea. sionato da questo nuovo atteg giumento della stampa socie fica ». Per certo, l'articolo ha tutti i requisiti per dar ragione a coloro che già nella pubblica zione della Pravda vedevano la possibilità di un'azione del Cremlino per mettere in cattiV" luce gli alleati presso il pop"ì°JUSf-' J""*6 Otustìficare P'esso rfl e"s° un'eventuale pieaa politico-militare del tut 't0 'indipendente da quella ..„- glo-americana in qualsivoglia' senso " collegato a quella della Prav aa-< dimostra che Mosca non si fida di Londra e di Washington in nessun campo e tanto meno in quello del «secondo fronte». Dire a degli alleali. ,„ pochi giorni che corre ri ce c;le st'iano trattando una pac'e separata B chc ,wn si è g^ri r-Ae essi vogliano adempiere ad Un impegno militare di essenziale importali tticdPnudncdunotsl za solennemente assunto, non è certo segno né di cordialità, nè di stima, nè di fiducia. E' ben logico, quindi, che l'aiti colo di Guerra e classe ope raia fibbia esasperato nei cir coli jiolilici di Londra e di Wa shington quel malessere e quello stupito sospetto verso Mosca che i corrispondenti londinesi dei giornali di qui da ieri sera segnalano e sottolineano. "o un tnteiessunte commento berlinese su questa situazione. E' di George Schroeder, il quale, tra l'altro, scrive: « Le parole « disfattisti » e pacifisti:, hanno un signifi- ento speciale, se si ricorda che con esse l'organo del Cremlino] allude a quegli inglesi ed a- inaiami i quali parlano delle elevate perdite chc gli alleata incontreranno suite coste europee. Roosevelt, per esempio, e gli ambienti militari uffi ciati americani chc hanno ripctulamcnte accennato a questc elevate perdite e l'antico/o siili'invasione diffuso ieri dalhi Reuter, cadrebbero, se\Condo la classifica del giornole di Mosca, sotto le voci disfattisti » e «paci/Isti». « Dc csta nuova discus, sone, nella quale le forme di |ctorrcttczTl rno ^^mentc^ trascurate da parte soviet.ca, ihnolti a Berlino si domandano,,come già si sono domandati ii sin dal principio di gennaio, se l'offensiva invernale boi- scevica non sia destinata ad essere, sin dal principio, una iimpresa militare isolata ».

Persone citate: Chinchilla, Churchill, Condo, George Schroeder, Roosevelt, Stalin