La morsa di Clark si è chiusa invano attorno a Minturno

La morsa di Clark si è chiusa invano attorno a Minturno Dura lotta per un mucchio di macerie La morsa di Clark si è chiusa invano attorno a Minturno Fronte dell'Italia Meridionale, 21 gennaio. Nel settore tirrenico la bat taglia continua ad infuriare sull'estrema ala occidentale dello schieramento germanico. I combattimenti sono quanto mai accaniti e violenti. Le truppe tedesche oppongono la più strenua resistenza alle masse attaccanti nordamericane, che hanno subito perdite oltremodo sanguinose. La manovra di aggiramento messa in atto da Clark con un movimento a tenaglia, le cui branche si dipartono dalla costa e dalla riva sinistra del Garigliano, può considerarsi sino ad ora fallita, perchè le forze ded Reich operanti nel settcre di Minturno si sono abilmente sottratte all'avvolgimento. Minturno è stata abbandonata e il nemico nej rinserrare la sua morsa non ha trovato che le macerie di una località completamente distrutta e priva di qualunque interesse strategico per i futuri sviluppi deila lotta. La difesa germanica contrasta validamente l'azione avversa ria. Attestatesi su nuove posizioni le truppe e le artiglierie del Reich sono ora in con dizione di sviluppare una poderosa potenza di fuoco atta a controbattere efficacemente le masse di urto nemiche e che produce spaventosi vuoti nelle loro file. Nel settore centrale un accampamento di truppe statunitensi è stato at taccato e decimato da reparti d'assalto germanici. Lungo la costa adriatica invece l'attività operativa è stata scarsa. Si sono intensificati però i duelli di artiglieria sulla litoranea. Alcune batterie britanniche che cercavano di spostarsi su postazioni avanzate sono state centrate in pieno dal tiro dei grossi calibri germanici e totalmente annientate. La Luflicaffc è stata particolarmente attiva nel settore occidentale, dove ha conseguito notevoli risultati battendo senza sosta bersagli mobili avversari ed installazioni militari avanzate e nelle retrovie. Da parte germanica si prevede, in base ad osservazioni di grandi preparativi nemici, una estensione e una intensificazione delle operazioni sia presso la costa occidentale come nella zona nelle immediate vicinanze di Cassino. L'ultimo assalto contro questo settore è stata la nona ondata d'attacco nemico dopo la caduta di Napoli. Da ciò risulta quanto poderosa sia anche qui, benché numericamente inferiore al nemico, la forza difensiva dei germanici. Infatti in quindici settimane di dotta è stato possibile al nemico di avanzare verso nord per soli trenta chilometri. Sempre in merito alla situazione nel settore occidentale del fronte dell'Italia meridionale, l'Agenzia Interna i| a e e i izionale di Informazioni comu |nica che nel corso di tentativi di penetrazione effettuati ieri dalla V Armata americana nella regione costiera del mar Tirreno, dei combattimenti di particolare violenza si sono sviluppati lunga la montagna ad occidente di Castelforte. Mediante lo schieramento di enormi forze umane e materiali e dopo una dura lotta a vicende alterne, là formazioni di Clark sono riuscite a mettere temporaneamente piede su Monte Rotondo. Tuttavia, nello spazio di qualche ora, un violento contrattacco tedesco ha respinto gli aggressori sino in fondo alle vallate e nello stesso tempo ha sbaragliato i rinforzi inviati in linea dal generale Clark, sebbene, in verità, poche formazioni di questi rinforzi, a causa dell'intenso tiro di sbarramento dalle batterie germaniche, avessero potuto raggiungere la linea di combattimento. Le truppe tedesche hanno ripreso la vecchia linea frontale che hanno rioc-l cupato in tutta la sua estensione unitamente alla « terra di nessuno ». I luoghi di combattimento, sulla lunghezza di parecchi chilometri, .sono cosparsi di americani morti, ciò che teStimonia della gravità delle perdite subite dall'avversario. 0 10 20^ 30 40 50

Luoghi citati: Cassino, Castelforte, Italia, Minturno, Napoli