Colpi bassi

Colpi bassi "Pprphp nnn hnmharriiamfl Rnma? Ymm n0n HORlDarOiamO KOmaf,, Colpi bassi contro il cattolicesimo ìchiaro lo scopo anolosassone Ine* confronti della nostra ci- Agli Italiani che credono an- nora all'amore deali InaleM cara all'amore degli Inglesi per noi raccomanderemmo la lettura di un opuscoletto che abbiamo sott'occhio. Contiene, per stralci, alcune parti — le più significative — di una pubblicazione del noto scrittore inglese Herbert George Wells; che non è uno scrittoretto qualunque, un intellettuale fallito che scriva su commissione, per compiti di propaganda, a un tanto alla pagina. E' un uomo che nel suo Paese va per la maggiore, e che, indipendentemente dai meriti artistici, i quali non sempre ci sono, ha avuto una largnissima risonanza, ed ha persino esercitato un certo influsso sulla letteratura inglese. Diciamo queste cose non certo per fargli della reclame, ma perche il lettore sprovveduto non creda che noi si sto andati a scovare un qualunque .pinco pallino pei poi attribuirgli nientemeno che le idee dell'intera Inghilterra. Il nensiero inglese — nessuno ci può su questo punto smentire — ha indubbiamente in Herbert George Wells un interprete autorevole. Detto questo non commentiamo più; lasciamo che il tettoie si faccia, per suo conto, le sue contnnsioni. Ci limitiamo a riportare alcuni brani dall'opuscolo; il compilatore del quale a sua volta ha fatto lo stesso dall'opera intera, intitolata « Crux ansata*. « Dallo svolgimento di questo grande conflitto risulterà sempre più chiaro che non si tratta più di guerre geografiche fra governi, nazioni e popoli, ma della lotte mondiale intesa a liberarci dai tentacoli soffocanti del cristianesimo cattolico ». A parte il giudizio sul cattolicesimo, rappresentato soprattutto dall'Italia, è ben viltà: vogliamo dire della nostra concezione della vita e insieme della nostra vita stessa. « Esiste un atto d'accusa veramente serio contro la miseranda disintegrazione sociale innata nell'attività, contemporanea romano-cattolica ». E peichè questo atto d'accusa? Stroncare bisogna le nostre possibilità di rivincita, o anche soltanto di ricupero o di ripresa; con il fatto solo di esistere noi costituiamo li ingraziamo dell'onore che ci è fatto) « una preparazione ad un attacco dall'interno » atte loro egoistiche posizioni secolari, che si aniìnantano ipocritamente della qualifica di forze intese * alla riabilitazione dell'Europa ». ' Ma vogliamo dare, anche in così breve spazio, una idea il più possibile completa della pubblicazione del Wells; e dal serio passiamo al faceto. Gli attacchi alla religione cattolica ed ai Papi in qualche punto fanno aadiiittura soiridere; difetto assai grave per un inglese, e in ispecie per uno scrittore che in altre occasioni dimostrò indubbiamente di avere almeno uno spiccato senso del comico. Tant è; tut to può avvenire, quando l'odio acceca. Volete un esempio degli insulti stupidi e grossolani, e insieme della sconfinata presunzione anglosassone? Leggete qui: « Un inglese o americano di comune levatura che si erudisca mediante la ricca letteratura assai diffusa nelle nost e biblioteche pubbliche acquista una conosca di vlta iSoom- parabilmente superiore a quel la che mai un Papa possedette. La Chiesa si esclude da ogni conoscenza della realtà e della verità dei fatti. Noi infatti riscontriamo nella Chiesa cattolica concezioni primitive, appartenenti allo spirito del più buio Medioevo. I cervelli dei suoi esponenti sono infantili, perversi e subdoli. ». Rileggete la prima frase: è un vero gioiello. Capito bene? Povero Papa, che si màcera con la meditazione e lo studio; e che ne sa ben di meno di un qualunque commesso di grande magazzino inglese od americano, che ogni setti7nana leggiucchia in tram il volume di divulgazione preso in prestito dalla biblioteca circolante! Se questa non è presunzione, non sappiamo proprio dove cercarla. C'è poi qualche inglese, o ameiicano, che crede almeno allo spirito di onesta carità che anima le istituzioni cattoliche? Bisogna dissuaderlo subito. E Wells scrive: « ... fornire la Chiesa romano-cattolica di mezzi sarebbe come intrattenere relazioni amichevoli con il più noto ladro della città per affidargli il tesoro di famiglia ». E avanti di questo passo. Oi mai il lettore ha capito, e non mette conto di continuare. Chi non è persuaso, e crede ancora che gli Inglesi vogliano conquistare l'Italia per aiutarla e difenderla, non tiià per soffocarne lo spirito di indipendenza e conculcarne le istituziotii, si cerchi se mai l'opuscolo. Qui. per finire, noi vogliamo ricordare che il volume di Herbert Wells ha inizio con queste parole: « Perchè non bombardiamo Roma? ». Ci dica il più accanito filobritannico se anche questo è amore.

Persone citate: Herbert George Wells, Herbert Wells, Povero Papa, Wells

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Italia, Roma