I mafiosi e i camorristi sono tornati con i " liberatori,,

I mafiosi e i camorristi sono tornati con i " liberatori,, IL CALVARIO DELL'ITALIA INVASA I mafiosi e i camorristi sono tornati con i " liberatori,, Mentre Radio - Londra annunciava l'arrivo in Sicilia di due navi cariche di medicinali... ■ Il paradiso dei falsari 1500 lire per un viaggio di 25 chilometri in carretto n. , Uno dei problemi più gravi era quello sanitario. Durante i due mesi di mia permanenza alla macchia, ho fatto il medico condotto, e ^pertanto posso dare, delle condizioni generali, un quadro abbastanza intonato e rispondente ■al vero. Nella zona trapanese da oltre vent'anni non si era vista mai una quantità cosi imponente di malarici. Tutti i lavori di piccola bonifica, che in Sicilia erano stati condotti con ottimi risultati, interrotti 0 abbandonati per il completo disinteresse delle autorità; la distribuzione di chinino abolita per la scomparsa del prezioso medicinale. Le conseguenze si sono subito fatte sentire: nella zona in cui mi trovavo, che presentava negli anni scorsi una percentuale minima di malarici, si erano già verificati centinaia di casi malarici nel solo settembre. Quel poco chinino che c'era, venne assorbito dalle autorità militari inglesi che rastrellarono per tutta la zona 1 pochi medicinali restanti. scomparsi Nei mesi di agosto e di settembre, in una zo..a di complessivi set o sett. mila abitanti, dispersi e isolati per la campagna, io solo ho curato oltre quaranta casi di tifo e paratifo sierologicamente provati, e non c'era possibilità alcuna di avere i tanto preziosi vaccini. Alcole, iodio, acqua ossigenata, sulfamidici, salicilici, salvarsanici, estratti ormonici di qualunque genere, assolutamente scomparsi, e neppure si potevano trovare cotone idrofilo, garza sterile e bende, a pagarle qualunque prezzo. Non parliamo delle specialità. Per fortuna ero riuscito con l'aiuto e la furberia del compagno Pino Basile, ad asportare con un magnifico colpo di mano tutti i medicinali della mia infermeria, fornita .più di una fan-macia; perfino i due cofani di sanità ci portammo via, con i relativi zainetti; poteva costarci cara, e ci andò bene. In tal modo ho potuto curare i miei malarici col chinino, e quando non bastava, con i salvarsanici, che avevo in abbondanza e che mi diedero inaspettati risultati, ed i casi di tifo, in mancanza di vaccini, pure con i salvarsanici. Mentre la malaria dilagava paurosamente, e l'epidemia di tifo si faceva ogni giorno più grave, radio Londra spargeva al mondo la consolante notizia che « due navi cariche di medicinali erano sbarcate a Trapani e a Palermo ». Questa è all'incirca la situazione generale della Sicilia, e mentre gli americani lasciano una certa libertà di movimento per il loro stesso enorme disordine e menefreghismo, nelle zone in mano inglese, per muoversi da un paeie all'altro, occorrono certificati e controcertificati; tutto è viigilato e controllato, e per settimane e settimane si attendono i lasciapassare dell' Amgot. La stessa differenza fra inglesi ed americani esiste nel contegno disciplinare. Gli americani vivono sotto le armi come vivrebbero a casa loro; voi vedete ad esempio la sentinella di un accampamento, di un edificio od altro, tranquillamente seduta col fucile appoggiato al vicino muretto che si sta mangiucchiando un grappolo d'uva o una fetta di melone; vedette i soldati di ronda passare per le vie della città con i moschetti sotto il braccio e le mani colme di frutta; la sentinella colla pipa in bocca mi è capitato di vederla moltissime volte, così dicasi dei soldati di ronda sdraiati sul marciapiede colla massima indifferenza. Masse di carta straccia Gli inglesi presentano almeno un comportamento un po' più dignitoso e un po' più militaresco; poco, ma una piccola differenza si vede; se non altro la sentinella colla pipa in bocca non l'ho mai vista. Quel poco che c'è ancora in Sicilia, viene comprato da loro; comprano tutto a qualunque prezzo pagandolo naturalmente molto a buon mercato perchè ricevono la paga in equivalente moneta di occupaizione. Se prima ad sempio un soldato americano prendeva 100 dollari al mese, ora prende* diecimila lire in moneta di occupazione, ed è facilmente comprensibile quale imponente massa di cartai straccia stia inondando le regióni occupate. E' un enorme furto che viene giorno per giorno perpetrato ai danni di quelle popolazioni che dovrebbero essere alleate! E non è ancora finito perchè nelle zone di occupazione della Puglia e del Molise compariranno ben presto insieme alle due monete di occupaeione per l'Italia, anche le monete di occupazione algerine e tunisine, i franchi del governo normale e del governo degollista francese, e ciò per la semplicissima ragione che fra le divisioni dell'ottava armata inglese, ho visto in discreta abbondanza, e sempre in aumento, le truppe franco-degolliste algerine, tunisine, marocchine ecc., che naturalmente spenderanno le loro monete. Durante la mia permanenza inthrisdmicsgrnntncnmtmtpctttpnmpgmtsmntpacls n n in Sicilia e più àncora durante il mio avventuroso viaggio, ho sempre pensato con molto rimpianto di non aver fatto il... tipografo; son sicuro che sarei riuscito con la più grande facilità ad arricchirmi a... milioni in pochi mesi facendo il falsario; professione che consiglio a tutti gli operai specializzati e a tutti i tipografi che hanno un po' di coraggio e vogliono fare fortuna. Assicuro a priori l'immunità e la sicura riuscita, tanto grande è laggiù il caos monetario. Il commercio paralizzato Le conseguenze di tutto ciò, come potrete immaginare, sono terribili più che per l'enorme aumento dei prezzi, per la totale scomparsa di qualsiasi merce, non perchè accaparrata dagli speculatori per esser presto o tardi gettata sul mercato, ma bensì rubata dalle truppe d'occupazione. E le altre condizioni di vita? Eccole: il commercio totalmente paralizzato; da Trapani a Messina non c'è un treno, non c'è un servizio automobilistico; fate le dovute proporzioni per l'interno, di gran lunga meno importante e meno popolato. Eppure ci sono tronchi ferroviari intatti; c'è solo una piccola difficoltà: manca il carbone, e gli inglesi non hanno navi per trasportarne per la popolazione civile. Vanno alcune littorine, usa per i movimenti delle truppe anglo-americane e quel poco di carbone che venne trovato in loco, viene adoperato per trasportare treni merci militari, con l'assoluto divieto di impiego da parte dei civili e su questo non transigono: quando si tratta di fare un qualunque stupido dispetto, sono di una pignoleria senza pari. , Per le province di Messina, di Catania, di Siracusa, e quelle dell'interno c'è anche la questione dei ponti, questione che troverò poi moltiplicata per dieci in tutta l'Italia meridionale. I tedeschi ritirandosi, come era logico, facevano saltare i ponti: quelli ferroviari e quelli stradali. Ebbene i ponti che interessano le forze armate vennero attrezzati alla meglio, gli altri abbandonati come si trovavano. Quanta rovina! Tutti ponti magnifici, a volte grandiosi e tutti nuovi, al massimo di un decennio. Quelli che vennero attrezzati alla, meglio aivranno una ben corta vita! Pensate che per fare più in fretta costruirono nel letto dei fiumi, secchi in quel tempo, un terrapieno sul quale vennero gettate delle assi; per far passare l'acqua infilarono sul terrapieno tre o quattro tubi di ferro del diametro di 40-50 cm. Ora chi conosce la Sicilia e l'Italia meridionale sa benissimo che nell'inverno il più umile torrente diventa un fiume che travolgerà quei miiseri aborti di ponte. Ma ahimè, le cose non sono andate come speravano: speravano che la guerra sarebbe finita in settembre o in ottobre; speravano di essere a casa per Natalie, e tutto costruirono per un uso immediato, poi si sarebbero arrangiati gl'italiani. Assalti alle fattorie La vita civile è tutta su questo tono medioevale; si ritorna all'economia curtense, e, com'era logico, afl banditaggio e alla rapina. Dall'America sono tornati i vecchi mafiosi e camorristi, ed ora imperano in lungo e in largo; le prigioni sono state aperte; le vendette private vanno ogni giorno facendosi più spietate e feroci; gli assalti alle fattorie isolate si fanno ora all'americana, coi fucili mitragliatori e con le mitragliatrici pesanti; verrà forse il giorno in cui si adopereranno i cannoni antiaerei ner assalire una cascina o un feudo. Voi avete sempre saputo che la Sicilia produce gran parte del sale italiano, ebbene in certi paesi della Sicilia non c'è snlaQcsr sale; non perchè non si trovi nelle saline o nelle miniere dell'interno, ma perchè non c'è alcuna possibilità di trasporto. Quei pochi autocarri borghesi che gl'inglesi non hanno sequestrato e che riescono a trovare permesso di circolazione e benzina di frodo, trovano più conveniente fare servizio per gl'invasori che pagano bene, tanto più che riescono a fare contemporaneamente un po' di servizio turistico facendo naturalmente pagare prezzi sbalorditivi: per fare 50 chilometri su di un bidone di benzina io e il carissimo Pino abbiamo pagato 100 lire a testa, ed abbiamo trovato gente onesta, perchè normalmente si pagavano 40-50-60 lire per fare 15-20 chilometri. Per essere trasportati da Trapani a Partinico su un umile carrozzino, in due abbiamo pagato 800 lire. Una carrozza a Palermo dail viale della Libertà ai Quattro Canti, al massimo un chilometro, ci fece pagare solamente 100 lire perchè eravamo militari. Ma imbattibile fu il carrettiere che ci trasportò da Barcellona di Sicilia a Messina Torre del faro: 1500 lire in tre per farci fare 25 chilometri. Eppure c'era poco da fare: o prendere o lasciare, e a piedi con tutti i bagagli che avevamo saremmo stati facilmente fermati data la severità dell'Amgot locale; altri mezzi, impossibile trovarne. E così per una intera notte e la mattina dopo seguendo le strade più nascoste, sotto una pioggia torrenziale, abbiamo attraversato su di un carretto traballante la catena dei boscosi Peloritani attraverso bocchi interamente bruciati o distrutti dalla guerra fra carri armati ed autocarri abbandonati ai bordi della strada. Tratto tratto sorgevano piccoli tumuli con umili croci di legno; erano le tombe degli inglesi caduti; ai piedi della croce l'elmetto. Da Palermo a Termini, quante ne ho incontrate al fianco della grande strada o nei giardini delle città e dei borghi! Nell'infinita stanchezza fisica e spirituale ho invidiato spesso la loro sorte. Quanti italiani, fuggiaschi come nell'andata o nel ritorno, sono caduti lungo la stessa via senza neppure un poco di quella luce o di quell'ideale che stava racchiuso ai piedi della croce nell'insegna della patria difesa: l'elmetto. Valentino Azzolini (Continua).

Persone citate: Pino Basile, Valentino Azzolini