A Sant'Antonio non ha nevicato!
A Sant'Antonio non ha nevicato! A Sant'Antonio non ha nevicato! Santo « di marra » quell'Antonio abate, nelle nostro campagne meglio conosciuto come il Sant'Antonio «del cria » e nel cui giorno l'estivo, ieri, il 17 gennaio, si benedicono gli animali. Giorno particolarmente freddo ha sempre dovuto essere, come del resto pur ieri è stato, se si sentenziava dai nostri vecchi che «Sant'Antoni a bastona i mad vesti»; ma ne.lo stesso tempo foriero di speranza, ini una non lontana mitigazione, se un altro proverbio promette: « San Lòrons la gran oaudura. Saint'Antoni la. gran frejdura: una o l'aótra pooh a dura». Uno v'è. poi, che fissa in modo preciso la. durata del frodilo, =ul tempo del giorno di Sant'Antonio; « S'a fioca '1 di 'd Sant'Antoni, ancóra vint dì 'd freid apress ». Ma non avendo ieri nevicato, nessuna previsione... fondata si può adunque fare. Anche San Vincenzo, in calendario il 22, è buon termine di paragone: «Prcgòma '1 bòn Dio ch'an daga '1 freid a San Vinccins e '1 cauri a San Lorena », Di più complicata esperienza appare la sentenza antica sul giorno dedicato a San Sobnstin.no che cade il 20: «A San Uastian monta 'n s'J'aót e góarda '1 pian; s'i-t vSdde tant. spora poeh, e s'i-t vedde poch spora tant»; il che significa che dobbiamo augurarci una di quelle giornate caliginose e uggiose che riempiono di malinconia. In complesso, stando al proverbi, è da temersi un gennaio mite che anticipi il risveglio del'a natura : t Brha 'd gene, sarà. '1 grane». E l'altro di rincalzo: «Da gene umid e caud, che Dio an gòarda ». Mese di grande importanza, il gennaio per la cultura del grano, accoppiato in ciò a febbraio: «Oené e fervè ampinissó o veujdó '1 grane ». E por chi ha l'orto? ecco: « Chi veni nvej 'u bòn ajé ch'a. ló pianta 'd gene». Più allenati di noi, certamente, al rigore invernale, perchè più di noi indifesi contro il suo morso, i nostri nonni tuttavia non l'aborrivano meno. A.nch'es«1 strappavano volentieri 1 fogli del calendario durante i rae«i invernali, ansiosi della dolce primavera. « Ocni dì d'i.nvern cn'a,1 passa, à- l'è 'm nemis ed meno» dicevano essi con vivace e felice espressione. E noi, che economizziamo il fuscello di legna e il pezzo di carbone, sottoscriviamo di tutto cuore.
Luoghi citati: San Lorena, San Uastian
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