Il cuore dell'Europa venduto da Churchill e Roosevelt a Stalin

Il cuore dell'Europa venduto da Churchill e Roosevelt a Stalin Bocconi all'ingordigia rossa Il cuore dell'Europa venduto da Churchill e Roosevelt a Stalin ; 1 Stoccolma, 11 gennaio. Si sapeva che la capitolazione anglo - americana di fronte alla Russia, concretata nella conferenza di Teheran, era totale e vergognosa, in base al nuovo motto inglese « Tutte le concessioni possibili all'Unione Sovietica purché ci faccia vincere la guerra », ma non si arrivava a pensare, negli ambienti neutrali, che le concessioni e rinunce anglosassoni potessero giungere a tale limite quale è stato rivelato dalla' rivista londinese The Splicre in un articolo dal titolo « L'Elba come linea di confine della Germania ». Con linguaggio stupefacente la rivista ha detto senz'altro : « In alcuni ambienti viene già fissata l'Elba quale probabile linea di confine fra il territorio da occuparsi da parte alleata ad ovest, e quello da occuparsi dai sovietici ad est. Parti della Sassonia e della Slesia verrebbero cosi a trovarsi nella zona della Russia sovietica. Più importante però è il fatto che i sovietici, appoggiati dalle divisioni polacche e ceche, verrebbero a sottrarre a noi inglesi il compito di rieducare i tedeschi. Certamente Berlino si troverebbe pure nella Zona della Unione Sovietica ma nulla impedirebbe agli alleati di dominare dà un qualunque punto delle' vicinanze le rovine della capitale del Reich. I Sovietici non perderebbero troppo tempo per fissare un programma circa l'Istruzione da impartire ai fanciulli tedeschi. Molto probabilmente la loro rieducazione assumerebbe la forma di una mobilitazione delle riserve e dell'abilità germaniche, dirette alla ricostruzione del territorio sovietico. Cornili t uè, deve essere tracciata una linea di demarcazione in qualche punto attraverso da Germania e a tale riguardo, la linea dell'Elba sarebbe molto adatta ». Come è provato dalle dichiarazioni ' dei settimanale londinese, il cuore stesso dell'Europa con Berlino è stato promesso, anzi per meglio dire venduto, da Churchill e da Roosevelt a Stalin. I»ù nera capitolazione di coloro che si ostinano a definirsi occidentali non poteva esserci di fronte ai russi. Né è detto che una volta che i russi fossero arrivati all'Elba, si fermerebbero 11. I russi continuerebbero la loro marcia, sino all'Atlantico, a dispetto soprat tutto degli alleati. E che que sto sia probabile, in caso di attoria detle Nazioni Unite, è ammesso nelle stesse capitali inglese e americana. Tanto che già si pensa di correre ai ripari. Si vuole evitare una terza guerra mondiale tra Asia e America. Infatti, se condo una notizia del Daily Express di Nuova York, gli ambienti diplomatici della metropoli nordamericana già s'interessano della possibilità di concludere un trattato rus so-americano per impedire una terza guerra mondiale. Accenni a questa possibilità si possono rilevare in una serie di conferenze svoltesi sotto il controllo del Dipartii-ento di Stato, in una delle quali è stato fatto riferimento ad un patto con Mosca che si basa su di un progetto portato con sè a Mosca da Cordell Hull Intanto giungono i primi commenti tedeschi alle affermazioni del settimanale inglese. Viene messo soprattutto in rilievo la sorte cht sarebbe destinata, ili caso di vittoria alleata, ai ragazzi tedeschi i quali verrebbero mobilitati tuttt pei lavori forzati nell' U.R.S.S. Tale affermazione è considerata dalla stampa tedesca come una confessione cinica della crudeltà bolscevica. *A questo riguardo il Voelkischer Beobachter scrìve che l'idea fondamentale degli anglosassoni, oltre a quella di utilizzare le armate ssedicbmapa sovietiche in questa guerra contro il Reich e conservando altri progetti per l'avvenire dell' Europa, consiste nello sterminare in Europa ognil esistenza nazionale e umana da realizzarsi attraverso la consegna del continente alla Unione,sovietica. Si riconosce in questo piano l'idea vendicatrice dell' internazionale ebraica di Washington, Londra e Mosca. E così noi ci urtiamo ovunque contro io stesso avversario. Noi non potremo respingerlo che mettendo in giuoco tutte le nostre forze più estreme: ma la vittoria, che sola può salvarci, vale tutti gli sforzi. Sullo stesso argomento, la Berliner BoeTsen Zeitung scrive: la concezione bolscevica, ci stupisce, ma se oggi tutta l'Inghilterra fa suoi questi ripugnanti prò. getti, noi non possiamo che constatare la sparizione di ogni idea morale in campo britannico, e promettere che la risposta tedesca a queste enormità consisterà in falt: reali che dissiperanno rapidamente tutte queste illusioni. »♦♦»»♦♦»♦♦»»♦♦♦»♦♦♦<

Persone citate: Churchill, Cordell Hull, Roosevelt, Stalin