Tre giorni di pubblico dibattito

Tre giorni di pubblico dibattito Tre giorni di pubblico dibattito VTona, 11 gennaio. Si è concluso ieri, in Castel Vecchio, innanzi al Tribunale Speciale Straordinario, il procedimento a carico dei 19 membri del Gran Consiglio del Fascismo, imputati: « dei delitti di tradimento ed aiuto al nemico (art. 110, 21(1 C. P.; 51 Codice Penale Militare di Guerra, con riferimento agli art. 1 lettera a), j} e 1 del Decreto 11 novembre ioliS pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 stesso mese ed anno); « per avere — a seguito di più incontri, e segnatamente nell'occasione del vota emesso dal Gran Consiglio del Fascismo il 25 luglio 19)iS in Roma. — in concorso fra loro, tradendo l'Idea, attentato all'indipendenza dello Stato; « per aver nociuto, medicin' te l'azione più appropriata ad avvivare illusioni di una 2>ronta pace qualunque, tanto alla resistenza del Paese quanto alle operazioni delle sue Forze Armate, prestando, così,' aiuto al nemico ». Presiede Aldo Vecchini H processo ha avuto inizio il mattino dell'8 gennaio. Sullo sfondo della vasta sala, si alza il palco per i componenti il Tribunale Speciale Straordinario,- presieduto dall'Eco, avv. Aldo Vecchini, essendo giudici Celso Riva-; Renzo Montagna, Domenico Mittica, Giovanni Rìggio, Vito Casal-nuovo, Enrico Vezzalìnì e Otello Caddi. Lu pubblica accusa è sostenuta dall'avv. Andrea Fortunato. Cancelliere: Tommaso Leucadito. Di spalla all'ampio podio, è steso, sopra la parete, un labaro nero che reca, in campo, Il bianco Fascio Repubblicano. A destra — due metri discosto dal podio — è il palco - Bui quale prenderanno posto §U imputati. Di fronte al Triunale è il lungo tavolo per il collegio della difesa. A sinistra, innanzi al palco degli accusati, è il tavolo per la stampa. Dall'una all'altra parete, nel mezzo della sala, è alzata la balaustra, oltre la quale si adunerà il pubblico. Alle 9 precise dell'8 gennaio, entrano — fiancheggiati da sei militi della Guardia Nazionale Repubblicana — i Bei imputati che non sono sfuggiti all'arresto. Essi prendono posto sul palco. Cianciti, Ciano e De Bono siedono, nell'ordine, sulle sedie antistanti; alle spalle, Marinelli, Pareschi e Gottardx. Alcuni minuti dopo accedono alla sala i componenti il collegio di difesa e, quindi, i rappresentanti della stampa italiana e straniera con gli stenografi. Successivamente, l'ingresso è nonsentito al pubblico focmato di professionisti, impiegati, operai. Pubblico composto, sereno e pienamente consapevole dell'importanza storica del processo che sta per svolgersi. Alle 9,15 è annunziata l'entrata del Tribunale Straordinario. I componenti, che indossano la camicia nera, stanno per alcuni momenti in piedi, rigidi, ciascuno al posto assegnato. Gli imputati, gli avvocati, il pubblico, salutano a braccio proteso, nel silenzio profondo. Entra, quindi, il Presidente d e 1 Tribunale Straordinario. L'Ecc. Aldo Vecchini risponde, al saluto e invita i convenuti a sedere. Il processo ha inizio. Gli imputati Il Cancelliere chiama il nome dei 19 imputati e legge l'elenco del testimoni citati. Dovranno rispondere dell'accusa: 1) DE BONO EMILIO fu Giovanni e fu Bagli Emilia, nato a Cassano d'Adda il 193-1866, domiciliato in Roma; 2) CIANO GALFAZZO fu Costanzo e di Fini Carolina, nato a Livorno il 18 marzo 1903, domiciliato a Roma; 3) CIANETTI TULLIO fu Francesco e di Fàlchetti Matilde, nato il 20-7-1899 ad Assisi, domiciliato a Roma; 4) PARESCHI CARLUC- 010 di Carlo e di Tracchi Edvige, nato a Poggio Ronatico 11 19-8-1898, domiciliato a Roma; 5) MARINELLI GIOVANNI di Angelo e di Tandinelli Francesca, nato ad Adria il 18-10-1879,. domiciliato a Roma; 6) GOTTARDI LUCIANO di Antonio e fu Volta Elvira, nato il 19-2-1899 in S. Bartolomeo in Bosco, domiciliato in Roma; 7) BOTTAI GIUSEPPE di Luigi e di Cortesia Elena, nato il 2-9-1895 in Roma, ivi residente; 8) BASTIA-NINI GIUSEPPE di Alfredo e di Stoppa Maria Luisa, nato T8-3-1899 in Perugia, domiciliato a Roma; 9) ALBINI UMBERTO di Giovanni e di Diolaiuti Maria Luisa Gena, nato il 24-8-1895 a Porto Maggiore, domiciliato in Roma; 10) ROSSONI EDMONDO di Attilio e di Cavalieri Maria Dirce, nato il 6-5-1884 a Formigniano, domiciliato a Roma; 11) DE STEFANI ALBERTO di Pietro e di Zamboni Carolina, nato il 6-10-1879 a Verona, domiciliato a Roma; 12) BIGNARDI ANNIO di Bruno e di Tonalini Zoe, nato il 18-4-1907 a Stellata di Bondenzo, domiciliato in Roma; 13) BALELLA GIOVANNI di Ricciotti Darip e di Silvestrini Rosina, nato il 12-71893 a Ravenna, domiciliato in Roma; 14) FEDERZONI LUIGI fu Giovanni e fu Giovannini Elisa, nato il 27-9-1878 a Bologna, domiciliato in Roma; 15) ACERBO GIACOMO fu Olinto e di Di Pasquale Mariannina, nato il 25-7-1888 a Lereto Aprutuio, domiciliato in Roma; 16) GRANDI DINO fu Lino e di Gentili Domenica, nato a Mordano il 4-6-1895, domiciliato in Roma; 17) ALFIERI DINO di Antonio e di Bodogni Maria, nato T8-12-1886 a Bologna, domiciliato in Roma; 18) DE VECCHI Cesare Maria di Luigi e di Buzzoni Teodalina, nato il 14-11-1884 a Casale Monferrato, domiciliato in Roma; 19) DE MARSICO Alfredo di Alfonso e di Emilia Rossi, nato a Sala Consilina il 29- 5-1888, domiciliato ad Avellino. In istato di arresto: Cianetti, Ciano, De Bono, Pareschi, Marinelli, Gottardi. Contumaci, gli altri; alcuni dei quali già durante il periodo badogliano ripararono all'estero, altri approfittarono delia quasi totale disorganizzazione dei servizi di polizia, tra 1*8 e la fine di settembre, per nascondersi anche nell'Italia occupata dal nemico. Sono chiamati a testimoniare: 1) BUFFARINI GUIDI Guido, Ministro dell'Interno; 2) BIGGINI Carlo Alberto, Ministro dell'Educazione; 3) GALBIATI Enzo; 4) FRATTARI Ettore; 5) SCORZA Carlo; 6) SUARDO Giacomo; 7) FARINACCI Roberto. Di costoro, solamente quattro appariranno in udienza : Suardo, Scorza, Galbiati, Frattari. Degli altri saranno lette le deposizioni. Il Presidente, dopo annunziato che contro 1 lati tanti il Tribunale Straordinario procederà in contumacia, invita il cancelliere a leggere' l'atto di accusa. ay^.r |