La moglie scomparsa

La moglie scomparsa La moglie scomparsa Le imputazioni mosse all'uxoricida - Un altro garzone arrestato per favoreggiamento I carabinieri della Compagnia interna rimettendo gli atti rifereni'isi alle indagini svolte per accertare la colpevolezza del carbon-ai'o Onorato Gatto circa la socxmparsa, e oggi possiamo dire la uccisioqe della diciottenne moglie di .lui, Bsterina Pavetto, al giudice istruttore avv. Pagge, hanno formulato le seguenti impin'azioni a ca-rico di lui: uxoricidio premeditato, tentato avvelenamento, e simulazione di reato. Quest'ultimo capo d'accusa riflette il furto — addossata dalla cnlunnin. del carbonaio alla, moglie — di 250 mila lire; e le ferite ehe 11 Gatto si è luferte per sostenere, nella peggiore delle ipotesi, ch'egli aveva ucciso la giovine per difendersi da lei. Un altro arresto per favoreggia-mcnto è stato operato in seguirò alle indagini svolte dall'Arma-; quello di un secondo garzone del carbonaio uxoricida: tale Giacomo Kosso di 41 anni. Costui, infatti, sapeva che il padrone aveva. ucciso la moglie, sapeva che ne aveva nascosta la salma nel magazzino, e quando fu a più riprese interrogato dai carabinieri sempre dichiarò di 'non saperne nulla. E' invece risultato che il Gatto.^ancor prima che al Domenico Leone, primo garzone del carbonaio, proposo al Hosso dì aiutarlo a seppellire M cadavere della giovine. Co ni" ostata gli tale circostanza., il garzone ha finalmente confessato; a. suo discarico ha aggiunto cne alla proposta egli aveva risposto con uh netto rifiuto. Nel corso delle indagini è pure affiorata un'altra grave accusa a carico dell'Onorato Gatto. Sembra accertato che nell'agosto scorso egli abbia già cercato di liberar* si della moglie mescolando del ve. lemo all'è isir china che si trovaca in una bottiglia dalla quale l'Esterinai era solita versarsi il liquore prima- di sedere a mensa. .Ma la droga, aggiunta aveva talmente mutato il sapore dell'elisir che la. povera donna- subito nvverti il mutamento e sputò i] IIqnore senza ingerirlo, affrettati. dosi anzi a risciuvquarsi la bocca. Ciò nonostante essa rimase sofferente piti ili una. settimana

Persone citate: Domenico Leone, Giacomo Kosso, Pagge, Pavetto