Orientamento al lavoro

Orientamento al lavoro 8 BRANDI PROBLEMI SOCIALI Orientamento al lavoro Fra le parole di color oscuro con cui gli economisti sogliono indicare le varie forme di studio del fenomeni sociali, la psicotecnica tiene un posto quasi ermetico: per 11 significato attribuito alla paro, la, ma forse, più ancora per le funzioni che si vorrebbero annettere a questa disciplina. Anche volendo accettare la definizione di uno fra i più accreditati studiosi, il Lahy, allorquando chiamò la psicotecnica «psicologia sperimentale applicata allo studio del lavoro umano >, restiamo perplessi di fronte alle sue concrete esplicazioni. E" ormai universalmente riconosciuto che 1 prodigiosi perfezionamenti della macchina e l'evoluzione continua della tecnica e la crescente suddivisione dei compiti e dell'attività, hanno determinato da parte del. lavoratore degli apporti mentali e fisici sempre più complessi e delicati al ciclo del processo produttivo. Una scienza, dunque, sorta con l'intento di equilibrare la prestazione del lavoro umano alle esigenze ritmiche del congegno meccanico era da salutarsi con un senso di profonda soddisfazione. Senonchè, come sovente è avvenuto per le enunciazioni di pretto sapore dottrinale, la direttiva si è, se non proprio smarrita, arenata nelle secche di una realtà troppo utilitaristica per tener conto dei fini umanitari perseguiti dai principii. In Italia la psicotecnica non Bl è molto sviluppata per la formazione media e piccola di gran parte delle sue industrie, ma all'estero noi la tro viamo al seguito della più" esasperata razionali^ nazione del lavoro, ch'è quanto dire al polo opposto della sua mèta. Spieghiamoci: la nuova disciplina, anziché essere liberamente votata allo studio del fattore umano nel lavoro, fu interamente asservita al perseguimento di due scopi: l'accrescimento della produzione e la riduzione dei costi. Duplice obiettivo di molta importanza per qualsiasi attività industriale, ma che occorreva non isolare dall'uomo, ch'è pur sempre al centro della produzione' e dell'economia. La psicotecnica al servizio del capitalismo non poteva dare altri risultati. In Russia la nuova scienza fu es senzialinente rivolta a Uvei lare attitudini e possibilità umane, nell'intento di servire, al di là di qualsiasi considerazione, i grandi piani della produzione bollica. Ovunque, quindi, furono risolte delle questioni d'interesse particolaristico o di potenziamento nazionale, ma rimasero insoluti i grandi problemi legati alla nuova operosità del lavoratore sul piano dei rinnovamenti tecnici e dell'interesse generale. La psicotecnica doveva studiare il mezzo migliore per immettere la fatica dell'uomo nell'organismo della produzione e s'è, invece, per tanta parte, ridotta ad essere la convogliatrice del lavoro al porto del maggiore rendimento; avrebbe dovuto indagare le reazioni psicofisiologiche del. l'operaio e del tecnico all'am: biente multitonante e assorbente della fabbrica, ed ha riempito dei formulari di espe rienze sul procedere e lo svilupparsi delle attrezzature motorizzate, in relazione alle quote produttive: avrebbe do vuto condurre a fondo rilievi e riferimenti sulle conseguen^ ze'della fatica dell'uomo, portata ai limiti e-tremi dell'automatismo, per trarne dei pre ziosi ammaestramenti in ma teria di prevenzione degli in fortuni e di malattie cosld dette professionali, e s'è limitata a segnare dei diagrammi sulla possibilità di trarre dal lavoro umano il maggior eforzo. Consuntivo, quindi, non cer to confortante, cui si contrap pone con l'efficacia di un esempio modesto, ma molto efficace per i suol valori ger. minali, un esperimento italiano, e più precisamente torinese. Per la prima volta, forse, da noi e non soltanto noi, la psicotecnica è stata tolta dall'influenza di una sola parte. Il Sindacato lavoratori dell'industria ha voluto formare un gabinetto di studio, che deve i suoi esordi alla passione di un compianto studioso, il prof. Alessandro Gatti. E' stata un'iniziativa ch'è uscita ben presto dall'ambito dei tentativi, per entrare in una sfera di azione seria, precisa e concludente. La psicotecnica ha respirato l'atmosfera che il suo fondatore, il Muensterberg si era preoccupato di crearle: la scienza sperimentale s'è veramente posta al servizio del lavoro e dei lavoratori. In quest'opera meritevole, nella quale confluisce il tecnico, il medico ed il fisiologo, l'operalo ha sentito non più soltanto l'assillo dello sfruttamento, ma il vigore di una salvaguardia. L'orientamento professionale dei giovani — almeno per quanto ha attinen' za ad una serie di esperienze — non è più avvenuto con la preoccupazione di dimostrare la capacità di uno sforzo lavorativo, ma nel proposito di valutare obiettivamente le effettive attitudini fasiche del lavoratore, per stabilirne i limiti doverosi e le necessarie proporzioni. E sotto questo profilo s'è fatto cosa meritevole non solo nei riguardi del lavoratore ma altresì nell interesse dell'economia, perche si può costringere ad un'impari fatica un uomo, ma è chiaro che cosi agendo si anticipa quel wocesso di dism- tegrazlone fisica che lo farà di peso all'intera collettività nazionale. Il maggiore risultato conseguibile è quello di commisurare sempre la prestazione alla sua efficienza, per modo che più a lungo possibile il lavoratore possa condurre una vita operosa, intelligente, soddisfatta. Il tristissimo novero delle malattie derivanti dall'attività professionale possono in unaparte considerevole essere pre- venute da un avviamento al lavoro, che sfugge all'empirismo o all'interesse di gruppi particolari. La psicotecnica d'officina o Industriale, cho uereeeua dei ] sud ! stre fini limitati all'esplicazione diun lavoro per il raggiungi-mento di una determinataquota produttiva raggiungesovente risultati che se in untempo immediato sono effica-ci, non reggono assolutamen-te ad una prospettiva menoeffimera. Senza contare chel'orientamento e la selezionedei lavoratori non dovrebbero mai obbedire a dei piani apnoper essere condotti alla ua della più rigorosa eaccertata obiettività. Ed eccoaffiorare altri problemi di va sto interesse, che non traia scierò di prospettare su que ste colonne. Pino iRartnli

Persone citate: Alessandro Gatti

Luoghi citati: Italia, Russia