Polonia Finlandia e Stati Baltici sono "un problema interno russo,,

Polonia Finlandia e Stati Baltici sono "un problema interno russo,, Un monito della "Pravda,, agli anglo-americani Polonia Finlandia e Stati Baltici sono "un problema interno russo,, La dura risposta del giornale sovietico ad un discorso di Willkie e l'impaccio di Eden di fronte a Mikolaiezek Stoccolma, 6 gennaio. Con l'arrivo di avanguardie sovietiche alla vecchia frontiera della Polonia, le relazioni russo-polacche sono entrate in fase estrema dì crisi. Il più grandi imbarazzo regna a Londra dove gli uomini ai Stato britannici, con. Eden in testa, cercano disperatamente di trovare un punto di compromesso tra le opposte tesi della Russia e del Governo nominale polacco. La Polonia vuole rivivere, la Russia vuohe ingoiarla. L'Inghilterra, die teme U crollo d'una delicata situazione e cerca di salvare in extremis capra e cavoli, sta tra i due litiganti e si sente rinfacciare che il governo di Londra, nel 1939, ha scatenato la guerra mondiale « per difendere l'indipendenza e l'integrità territoriale della Polonia ». Se ora l'Inghilterra cede di fronte alla Russia, i polacchi e altri popoli dell'Europa griderebbero al tradimento britannico e alla fine del prestigio e della potenza inglese. Dal canto loro, gli Stati Uniti, secondo le notizie che qui giungono, posti di fronte al tremendo imbroglio tra russi e inglesi, vorrebbero lavarsi le mani e rimanere assenti, per quanto possibile, alla discussione. Ed ecco le ultime notizie. Presieduta dal Primo Ministro Stanislao Mikolaiezek, ha a , e vuto luogo ier l'altro a Londra un'importante riunione del governo esiliato polacco, che è durata parecchie ore. In considerazione degli avvenimenti sul fronte orientale, negli ambienti polacchi di Londra si annette una speciale importanza a qwssta riunione, nel corso della quale è stata estesamente esaminata < discussa la questione dei rapporti con l'Unione Sovietica e sono stati riaffermati i diritti sovrani della Polonia sui territori polacchi orientali. La notizia che le truppe sovietiche si appressano alla frontiera polacca del 1939 ha condotto il governo polacco, a ritenere necessario definire il suo atteggiamento nei rispetti della Russia e ad esprimere la speranza che, dopo tutti i sacrifici fatti « per la causa comune », gli alleati vorranno ristabilire la sovranità polacca nei tenitori liberati. « Il problema polacco potrà essere risolto solamente se si agirà in pieno accordo con i desideri del popolo polacco che ha dimostrato sin dall'inizio di questa guerra di non voler accettare nessun regolamento imposto con la forza. Il Governo polacco esiliato comprende che relazioni amichevoli fra polacchi e russi nel dopo guerra sono imperativamente necessarie e spera che l'U.R.S.S. vorrà rispettare i dtriiti e gli interessi della Repubblica polacca e dei suoi cittadini ». All'ultima ora si apprende che la questione ha destato viva ansia negli ambienti diplomatici in seguito al monito lanciato Cicilia Pravda ai governi di Londra e di Washington e all'interpretazione datane dagli uojnini di Stato americani. Infatti, secondo un dispaccio della Reuter da Mosca, la edizione di mercoledì della Pravda ha preso lo spunto da un articolo pubblicato da Wendell Willkie nel New York Times in oecovsione del primo giorno dell'anno, per definire nuovamente la posizione dell'Unione sovietica nei riguardi dell'*, integrità politica dei piccoli Stati limitrofi finlandesi e polacchi, dei paesi baltici e dei paesi balcanici ». La Pravda ha scritto: « E' tempo di rendersi conto che la questione degli affari baltici è un affare interno della Unione sovietica. Chiunque si interessa ad una tale questio. ne deve ricordarsi della costituzione sovietica e rammentare che noi sappiamo come proteggere la nostra costituzione. Per quel che riguarda la Finlandia e la Polonia, senza parlare degli Stati balcanici, l'Unione sovietica sa da sè come procedere al riguardo ». In un dispaccio da Washington al New York Times è detto, poi, che l'attacco della Pravda a Wendell Willkie per i suoi rilievi sulle frontiere sovietiche è considerato a Washington come un avvertimento all'Inahllterra ed agli Stati Uniti di non infierirsi nelle questioni della Polonia e degli altri Stati viciniori alla frontiera sovietica. Il dispaccio aggiunge: r.Non è un segreto il fatto cfir Washington non si è compiaciuta del patto sovicto-ccco e che non è affatto d'accordo con qualunque sistema di sicurezza internazionale ».

Persone citate: Stanislao Mikolaiezek, Wendell Willkie