Una federazione sovietica di fronte a Gibilterra

Una federazione sovietica di fronte a Gibilterra V " ukase „ di Benes a De Gaulle Una federazione sovietica di fronte a Gibilterra Lisbona, 5 gennaio i L'Africa del Nord, già gio- iello dell'Impero francese, sta avviandosi a diventare uno Stato « indipendente » comu- ! nlsta, e precisamente sotto il nome di « Federazione sovie- tica del Nord Africa ». Tali le notizie che qui giungono da Algeri. Il giornale Liberto1 che si pubblica in quella cit- tà, ha annunciato ieri il prò- gramma del partito comuni- sta nell'Africa settentrionale, ipreludio alla costituzione della « Federazione sovietica ». Le ultime istruzioni sono state portate da Mosca al Comitato francese di Algeri dal noto Benès che è diventato ora messo e strumento del Cremlino. De Gaulle capitola Il partito comunista del Nord Africa pone nel suo programma, tra l'altro, l'abolizione dei dazi doganali in tutta l'Africa settentrionale e la elargizione di uno statuto di uguaglianza sociale politica ed economica per tutte le popolazioni sia di razza bianca che indigena. Come si vede un duro colpo è infetto alla razza bianca. Il comunismo anche in Africa come nel Sud America, favorisce i meticci e i mulatti a detrimento netto della razza bianca e a suo totale indebolimento. Non ancora è dato di conoscere quali zone africane verrebbero comprese nella progettata Federazione sovietica che acquisterebbe una posizione di dominio nel bacino occidentale del Mediterraneo e proprio davanti a Gibilterra, ma si ritiene che la Federazione dovrebbe comprendere l'Algeria, la Tunisia e il Marocco, compreso il Marocco spagnolo. Non si sa quale reazione opporrà Madrid, ma appare fin da ora certo che gli Non si parla qui di inclusione dell'ex-Alrica Occidentale francese nel sistema della Federazione sovietica, perchè è noto come gli americani intendano rimanere per sempre a Dakar, e forse anche in qualche punto dello stesso Marocco, a Casablanca. Si commenta qui, d'altra parte, che lo stabilirsi di un qualunque Stato sovietico r-.el Nord Africa sulle sponde dell'Atlantico e del Mediterraneo, affacciatesi addirittura davanti a Gibilterra non potrebbe riuscire certamente gradito, a parte la Spagna, attuali dirigenti spagnoli non accetteranno di perdere un sol metro quadrato della zona di Marocco che ancora rimane alla Spagna. i Intanto si apprende che do dici membri della cosldetta assemblea consultiva di Algeri hanno inviato una lettera a ! De Gaulle con la quale chie dono dei cambiamenti politici di cui si ignorano 1 dettagli, II punto fermo della questio ne è già stato segnalato. La 1 lettera del comunisti a De Gaulle non è altro che un'ap pendice dell'Ukase consegna to allo stesso da Benès per in i carico di Stalin. In questo Ukase il capo del bolscevismo ordina senz altro la formazione del partito comunista mediterraneo. Si attende quanto prima la capitolazione di De Gaulle, quella degli anglosassoni essendosi già verificata durante la conferenza di Teheran. Tutto ciò a noi non interesserebbe che relativamente se le capitolazioni a catena degli anglo-franco-americani di fronte alle richieste staliniane non aprissero il varco all'avanzata dell'infezione bolscevica in territori sin qui rimastine praticamente immuni. Frattanto si annuncia che il commissario degli Esteri del cosidetto comitato francese dell'Africa Settentrionale, Massigli, lascierà prossimamente Algeri per intraprendere un lungo viaggio all'estero. In proposito il giornale inglese Daily Herald rileva che una delle capitali che visiterà Massigli sarà Washington dove la sua opera sarà principalmente diretta a far riconoscere il comitato di Algeri come uno stato sovrano. Massigli tenterà inoltre che venga messa a disposizione di De Gaulle parte dei crediti congelati negli Stati Uniti e per avere l'oro della Martinica. Gli affamatori Si continua infine a segna lare che nell'Africa Settentrionale ex-francese, la situazione alimentare si fa sempre più tragica tanto che le autorità r o . l a e , di Aigeri si sono viste costret te a pendere misure severis sime diminuendo di nuovo quantità. di cereali, legumi, | frutta e carne destinati alla popolazione locale. Ora, se bene ricordiamo, le ricchissime e fertili contrade dell'Algeria sono state sempre feconde e! sportatrici, precisamente di cereali, legumi, frutta e carne di cui oggi le popolazioni del Nord Africa risentono tanto gravemente la penuria. Anche nel periodo bellico l'esportazione di tali generi ai prima necessità nella Francia continentale era di tale entità che al momento dello sbarco degli anglo-americani, nei territori metropolitani francesi si trovò grande difficoltà di ordine alimentare per il cessato flusso