Gli anglo-americani costretti a segnare il passo su tutto il fronte

Gli anglo-americani costretti a segnare il passo su tutto il fronte NEL L' ITALIA MERIDIONALE Gli anglo-americani costretti a segnare il passo su tutto il fronte Come è fallito il tentativo di sbarco alla foce del Garigliano : Riconoscimenti britannici sul valore delle truppe del Riich Fronte dell'Italia Meridionale, 3 gennaio; I reparti della V Armata, dopo appena due giorni di intensificata offensiva, sono di nuovo costretti a segnare il passo. Ancora una.volta per le gravi perdite subite nel corso delle loro puntate contro le posizioni avanzate germaniche gli attaccanti hanno ottenuto, come unico risultato, quello di dover procedere a colmare i vuoti, assestare i quadri e rinforzare l'attrezzatura bellica. Nel settore1 di Cassino, nella giornata di ieri, !i i regnato calma quasi completa, tranne in qualche punto ove si è avuta debole attività di pattuglie e in qualche eltro intermittenti tiri di artiglieria. Si sono registrati sporadici attacchi da parte delle truppe della V Armata nel settore a nord di Mignano e in quello a occidente di Filignano. Le deboli forze impiegate dal nemico sono state prontamente e »"«ùlmente ' ributtate prima anculU che raggiungessero le linee di sbarramento germaniche. E' bastato il fuoco rapido e incrociato degli avamposti per stroncare sul nascere ogni tentativo avversarlo. La ragione di questa scarsa attività offensiva delle truppe comandate dal generale Clark che appena tre giorni or sono avevano attaccato con gran dovizia di mezzi e uomini, con ferma che le perdite subite in tale occasione sono state di estrema gravità. I rilievi fatti dalla ricognizione aerea d'altronde già avevano permesso di stabilire che il comando nemico procedeva alla riorganizzazione delle unità duramente provate facendo effluire In linea nuove riserve di uomini e materiali per eliminare i vuoti aperti nelle sue file. Nel settore adriatico truppe germaniche hanno rintuzzato nella mattina di Ieri sporadici attacchi nemici nelle vicinanze dell» costa e particolarmente a nord est di Arielli. Il fuoco delle armi da trincea e dei cannoni anticarro ha disperso gli attaccanti ancora prima che questi si avvicinassero alle linee germaniche. Essi perdevano inoltre quattro carri armati. Slamo in grado di dare altri particolari sul fallito tentativo americano di operare uno sbarco alle foci del Garigllano per attaccare sul fianco le truppe germaniche impegnate a fronteggiare l'azione offensiva, che era stata iniziata nella giornata di mercoledì. La reazione del reparti d'assalto e della difesa costiera fu immediata ed energica. Alcuni plotoni avversari avevano appena messo piede sulla spiaggia, che raffiche di mitragliatrici mieteva, no ampiamente le file. I servizi di avvistamento avevano funzionato a meraviglia e, quando le imbarcazioni americane stavano ancora ei discreta distanza dalla riva, i mezzi di difesa erano pronti ad entrare in azlone. Fu ritenuto però opportuno che gli uomini prendessero terra per evitare che potessero tornare Indietro, e poterli annientare con sicurezza, Cosi infatti avveniva- e nessuno dei mezzi da sbarco, che erano esattamente otto, e dei soldati si è salvato dalla distruzione. In tal modo tanto le puntate delle truppe nemiche In direzione di Minturno, come la manovra concertata & ovest delle posizioni germaniche, fallivano completamente. Su questa azione il giornalista inglese Nìcholson, corrispondente della Reuter presso la V Annata, riferisce alcuni particolari molto interessanti. Egli afferma che le truppe Impiegate erano scozzesi, e che avevano al loro seguito i tradizionali suonatori di cornamusa, che diedero il segnale dell'azione con il loro caratteristico strumento. Questa volta essi sono tornati, non metaforicamente, con le pive nel sacco. Al successo difensivo ha efficacemente contribuito l'Arma aerea che, con alcune squadriglie di velivoli da battaglia, ha martellato insistentemente le posizioni di partenza delle truppe americane e attaccato a volo radente colonne in azione. Bombe di vario calibro venivano anche centrate sulle postazioni di artiglieria, ed alcune batterie avanzate furono costrette a cessare il fuoco proprio nel momento culminante della battaglia. Anche il nemico deve prendere atto dell'eroismo del soldato germanico; un significativo omaggio di tale eroismo è reso da un tenente colonnello dell'VIII Armata britannica, il quale, narrando le fasi della lotta difensiva delle truppe tedésche nella battaglia di Ortona, cosi si è espresso nei riguardi dei combattenti germanici: « Quasi sempre i tedeschi sono assai giovani; essi combattono con accanimento fanatico, fino all'ultimo uomo e fino all'ultima cartuccia. Si difendono alle volte con 1 pugni, attaccano alla baionetta e scagliano contro di noi tegole o pietre. La decisione di resistere di questi soldati rasenta talvolta la pazzia. Questi soldati sono Invasati dal nazionalsocialismo e non conoscono la parola capitolazione ». TE, Mo^Cefeale^ iFrancavìlla- '^Otrìcoli \ Stimiqliano~*XCIttaduca/e rfiariscìmS „ ''erti* fy&Mneà&t""0 TW ~&AqnòÌe \l WK^'fflWAw i^; CAMPOBASSO rSaóat/i/Jà°?& Itnt£arjni3 rè—.^am »Jg?<™ Guagfo 0 10 20 30 00 SOl Km.l ■Cance//òk Madt/aloni

Persone citate: Mignano

Luoghi citati: Arielli, Campobasso, Cassino, Filignano, Italia, Minturno, Ortona