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IN IN LIBRERIA « Crisi della pianificazione socialista? » di Jean Marczewski. Ed. Presses Univer- sitaires de France, Parigi, 298 pagine. Prezzo: 42 franchi. Un libro semplice, chiaro del professor Marczewski, che dal 1956 pubblicava le sue ricerche sull'evoluzione economica dei Paesi dell'Est. Oggi la sua intenzione è più ambiziosa. Non solo egli ricorda le grandi tappe della pianificazione nei Paesi socialisti per l'agricoltura, l'industria, l'artigianato e i servizi, gli scambi con l'estero, i flussi monetari, ma dà un giudizio sui risultati ottenuti. La parte del suo libro che sarà letta più attentamente, e senza dubbio discussa aspramente dagli economisti d'obbedienza marxista, tratta le « cause della relativa inefficacia della pianificazione socialista ». L'autore ne identifica cinque: 1) lo squilibrio interno delle strutture, che si manifesta con uno sviluppo relativamente eccessivo dell'industria, un'agricoltura poco produttiva e uno sviluppo molto insufficiente dei servizi; 2) la separazione poco netta del mercato interno dai mercati esteri, che non permette di sfruttare razionalmente i vantaggi della divisione internazionale; 3) la mancanza di meccanismi di autoregolazione, per l'insufficienza dei legami diretti tra la domanda interna ed esterna da un lato, e la produzione dall'altro; 4) l'insufficiente iniziativa delle aziende nel settore produttivo e dei prezzi, nonostante le riforme del 1963-1968; 5) la debolezza degli stimoli produttivi e del progresso tecnologico. La pianificazione socialista è uno « strumento incomparabile di trasformazione strutturale », ma si rivela un mezzo troppo grossolano per assicurare lo sviluppo normale di un'economia d'avanguardia. Il modello economico sovietico, per riscattarsi, dovrà eliminare ancora molti dei pregiudizi dottrinali. Ciò porterà probabilmente, come contropartita — ritiene Marczewski — a un inasprimento ideologico nel settore politico-culturale. p. d.

Persone citate: Jean Marczewski, Marczewski

Luoghi citati: Parigi