EUROPA

EUROPA EUROPA importanti società elettriche inglesi, .la Gec, la Aei (Associated Electrical Industries) e la English Electric. Dopo aver assorbito la Aei nel '67, la Gec si fuse, nel '68, con la Ee con un accordo che ricevette l'assenso del governo laborista e dell'adora ministro della tecnologia, Anthony Wodgwood Benn. Unire tre grandi organizzazioni, con diverse tradizioni, in un solo gruppo operativo fu un compito notevole. Si trattò di duplicare, se non triplicare, le strutture indù* striali, e Weinstock lavorò per rendere produttivi — o per estirparli — quei settori che non lo erano. Ci furono, ovviamente, dei «rami secchi». La Gec era la più grande società privata, nel Regno Unito, in fatto di posti di lavoro, e fu dichiarata la più grande società di «disoccupati» in un controverso vantirapporto» sulla compagnia pubblicato dai Servizi di controinformazione, nel 1972. Questo rapporto faceva parte di una serie di attacchi contro « i costi sociali dei grandi gruppi che si dedicano soltanto ad ingigantire i loro profitti». Questa fu l'opposizione alla Gec, in base ad un chiaro principio politico. Un nemico più sottile fu rappresentato, negli anni che seguirono la fusione, da una forma di opposizione «sotterranea», fatta di voci e di insinuazioni nei confronti di Weinstock e della Gec, da parte degli ex dirigenti delle tre società o da parte di chi si era allontanato o aveva assunto altre cariche in società concorrenti. La Gec sopravvisse a questi attacchi» come dimostrano i dati che la società ha reso noti nel '73. Con le vendite per 1 miliardo e 23 milioni di sterline, il profitto è stato di 125 milioni. C'è stato un giro d'affari di 321 milioni con le apparecchiature elettroniche, di telecomunicazioni e di stazioni automatiche; di 155 milioni con i macchinari; di 132 milioni con pezzi vari, fili e cavi; di 127 milioni con prodotti industriali; di 119 con prodotti per il pubblico, e di 255 milioni con le filiali d'oltre mare. Questi i principali settori dove operano le 120 compagnie. I direttori generali del gruppo hanno ampia responsabilità dei rispettivi settori, anche se sostanzialmente il metodo della Gec è quello di conferire la più grande autonomia ai dirigenti dei singoli settori, i quali si consultano, il più direttamente possibile, con Sir Arnold. L'intento è quello di unire i benefici derivanti da società specializzate con quelli che offre un gruppo così vasto. Ogni mese le unità operative fanno il rapporto finanziario — tre schemi statistici con commenti e suggerimenti — nell'ufficio di Sir Arnold, nella sede centrale della società, a Londra. Ci sono regole non scritte: chiedere aiuto prima e non dopo che le cose vanno male, dire sempre la verità. Presieduta da Lord Nelson di Stafford, la commissione direttiva della Gec comprende due uomini che lavorarono, per molti anni, in stretto contatto con Sir Arnold Weinstock: Kenneth Bond, vice-direttore responsabile del settore finanziario, e David Lewis, incaricato delle questioni legali. Ernst van der Beugel è il direttore della sede olandese e si occupa degli affari europei. Ronald Grierson ha abbandonato, all'inizio di quest'anno, la carica che aveva in-seno alla commissione direttiva ed è stato nominato direttore generale della Commissione europea per l'industria e la tecnologia, a Bruxelles. Non è sempre facile mettere d'accordo la tecnologia più avanzata con le esigenze commerciali. Nella Gec la maggior parte delle decisioni è presa dalle singole compagnie e approvata da Sir Arnold. Nel 1971, di fronte alla riduzione, registrata in tutto il mondo, dei prezzi dei microcircuiti, a seguito della produzione eccedente verificatasi negli Stati Uniti, la Gec decise di chiudere due grandi fabbriche, che erano in perdita, e di dedicare gli sforzi al settore dei circuiti speciali. L'anno scorso la Gec e la Plessey perfezionarono il sistema elettromeccanico «a incrocio» per le Poste inglesi. Quando queste ultime decisero invece per il sistema elettronico Txe-4 (prodotto dalla Stc, Standard Telephones and Cables), la Gec concluse, un accordo con la Stc per migliorare i sistemi elettronici. Quest'anno Lord Nelson ha dichiarato agli azionisti, durante la relazione annuale: «Il governo ha deciso che l'organizzazione ■ futura della potenza nucleare del Regno Unito si debba poggiare su un'unica società con forti strutture industriali. Alla vostra società è stato chiesto di assumere la più grande partecipazione nella National Nuclear Power Corporation, e di avere un ruolo di supervisore della sua attività». Non è da escludere che il prossimo anno sarà riorganizzata l'industria aerospaziale europea. A questo proposito sono già in corso trattative, alle quali è interessato Sir Arnold Weinstock della Gec.

Persone citate: Anthony Wodgwood Benn, Arnold Weinstock, David Lewis, Kenneth Bond, Lord Nelson, Ronald Grierson, Stafford

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Londra, Regno Unito, Stati Uniti