La Zecca per le monete preferisce le ditte estere

La Zecca per le monete preferisce le ditte estere Fermo un reparto della Delta di Serravalle La Zecca per le monete preferisce le ditte estere La denuncia di 4 parlamentari - Da tempo le officine specializzate italiane escluse dalle forniture di tondini per gli spiccioli (Nostro servizio particolare) Alessandria, 30 dicembre. Alla «Delta» di Serravalle Scrivia — un complesso indù i striale prima facente parte\del gruppo Iri e da qualche\* * . I mese ceduto alla società Metallurgica Italiana di Firenze — il moderno reparto specializzato per la produzione di tondelli per le monete nelle varie leghe è fermo da molti mesi per mancanza di ordinazioni; di conseguenza sono stati ridotti i posti di lavoro. Nello stesso tempo la Zecca italiana assegna a ditte straniere la preparazione di centinaia di tonnellate di tondelli in lega per i nostri spiccioli. Escluse dalle forniture sono anche altre industrie italiane che operano nel settore. Questo comportamento ha provocato da parte di quattro parlamentari, gli onorevoli Bodrato, Speranza, Canestrari e Patriarca, un'interrogazione al ministro del Tesoro per «conoscere quali provvedimenti si intendono prendere nei confronti dei funzionari responsabili». Nella lunga interrogazione si fa inoltre presente che la Zecca, dopo avere annullato una fornitura già assegnata alla Smi è successivamente ricorsa a trattative private per la fornitura di duecento tonnellate di tondelli, invitando non soltanto le ditte che avevano partecipato alla licitazione ma anche altre le quali, a differenza delle prime, non hanno dovuto versare il deposito di oltre cento milioni. «In realtà — affermano gli interroganti — nessuna valida giustificazione può esservi per quella trattativa privata, tanto più che ha favorito proprio le ditte che non avevano partecipato alla precedente licitazione e che sono state messe in grado di conoscere l'offerta delle partecipanti alla licitazione stessa». Viene ricordato che vi sono precedenti gravi: l'assegnazione di 170 tonnellate di tondelli «Pronvidal» ad una ditta tedesca rappresentata in Italia dalla «Chum e Vollerin» e di 360 tonnellate di identici tondelli ad altra ditta tedesca rappresentata dalla «Raicomes». «L'affidamento delle forniture a ditte straniere — si sottolinea nell'interrogazione — stante le condizioni dell'industria italiana e la globalità della presente congiuntura economica, costituirebbe scandalo politico di enorme rilevanza che implicherebbe responsabilità non solo delle i direzioni della Zecca e del Tesoro». Secondo i quattro parlamentari la Zecca «ha agito \talvolta con procedure ÌUegit\Ume 0 irregolari, sempre co- I etti n iM nt0«ll*Am^ tìttlìn vrt munque in dispregio delle regole di serietà, correttezza e tutela degli interessi nazionali alle quali deve sempre attenersi una pubblica amministrazione». Gli interroganti, stigmatizzato quanto accaduto per le forniture di tondelli, aggiungono che la Zecca deve anche ricordare che ogni amministrazione dello Stato non è un compartimento stagno ma opera nel contesto dell'economia nazionale e al servizio dell'interesse generale del Paese. Basti ricordare che la Zecca tedesca quando un'industria italiana ha chiesto di essere iscritta all'albo dei fornitori, ha risposto che prima si sarebbero tutelati gli interessi delle industrie locali. Franco Marchiaro Mezzo milione di abbonati al telefono in Liguria Genova, 30 dicembre. (Ansa) Sono ormai mezzo milione i telefoni della Liguria. Domattina la Sip collegherà l'apparecchio del suo 500 millesimo abbonato, un genovese che abita nel quartiere di Molassana: entro il 6 gennaio entreranno in funzione altri 7545 numeri telefonici. Le quattro province liguri raggiungono così le prime posizioni nella graduatoria nazionale di densità telefonica. La Zecca per le monete preferisce le ditte estere Fermo un reparto della Delta di Serravalle La Zecca per le monete preferisce le ditte estere La denuncia di 4 parlamentari - Da tempo le officine specializzate italiane escluse dalle forniture di tondini per gli spiccioli (Nostro servizio particolare) Alessandria, 30 dicembre. Alla «Delta» di Serravalle Scrivia — un complesso indù i striale prima facente parte\del gruppo Iri e da qualche\* * . I mese ceduto alla società Metallurgica Italiana di Firenze — il moderno reparto specializzato per la produzione di tondelli per le monete nelle varie leghe è fermo da molti mesi per mancanza di ordinazioni; di conseguenza sono stati ridotti i posti di lavoro. Nello stesso tempo la Zecca italiana assegna a ditte straniere la preparazione di centinaia di tonnellate di tondelli in lega per i nostri spiccioli. Escluse dalle forniture sono anche altre industrie italiane che operano nel settore. Questo comportamento ha provocato da parte di quattro parlamentari, gli onorevoli Bodrato, Speranza, Canestrari e Patriarca, un'interrogazione al ministro del Tesoro per «conoscere quali provvedimenti si intendono prendere nei confronti dei funzionari responsabili». Nella lunga interrogazione si fa inoltre presente che la Zecca, dopo avere annullato una fornitura già assegnata alla Smi è successivamente ricorsa a trattative private per la fornitura di duecento tonnellate di tondelli, invitando non soltanto le ditte che avevano partecipato alla licitazione ma anche altre le quali, a differenza delle prime, non hanno dovuto versare il deposito di oltre cento milioni. «In realtà — affermano gli interroganti — nessuna valida giustificazione può esservi per quella trattativa privata, tanto più che ha favorito proprio le ditte che non avevano partecipato alla precedente licitazione e che sono state messe in grado di conoscere l'offerta delle partecipanti alla licitazione stessa». Viene ricordato che vi sono precedenti gravi: l'assegnazione di 170 tonnellate di tondelli «Pronvidal» ad una ditta tedesca rappresentata in Italia dalla «Chum e Vollerin» e di 360 tonnellate di identici tondelli ad altra ditta tedesca rappresentata dalla «Raicomes». «L'affidamento delle forniture a ditte straniere — si sottolinea nell'interrogazione — stante le condizioni dell'industria italiana e la globalità della presente congiuntura economica, costituirebbe scandalo politico di enorme rilevanza che implicherebbe responsabilità non solo delle i direzioni della Zecca e del Tesoro». Secondo i quattro parlamentari la Zecca «ha agito \talvolta con procedure ÌUegit\Ume 0 irregolari, sempre co- I etti n iM nt0«ll*Am^ tìttlìn vrt munque in dispregio delle regole di serietà, correttezza e tutela degli interessi nazionali alle quali deve sempre attenersi una pubblica amministrazione». Gli interroganti, stigmatizzato quanto accaduto per le forniture di tondelli, aggiungono che la Zecca deve anche ricordare che ogni amministrazione dello Stato non è un compartimento stagno ma opera nel contesto dell'economia nazionale e al servizio dell'interesse generale del Paese. Basti ricordare che la Zecca tedesca quando un'industria italiana ha chiesto di essere iscritta all'albo dei fornitori, ha risposto che prima si sarebbero tutelati gli interessi delle industrie locali. Franco Marchiaro Mezzo milione di abbonati al telefono in Liguria Genova, 30 dicembre. (Ansa) Sono ormai mezzo milione i telefoni della Liguria. Domattina la Sip collegherà l'apparecchio del suo 500 millesimo abbonato, un genovese che abita nel quartiere di Molassana: entro il 6 gennaio entreranno in funzione altri 7545 numeri telefonici. Le quattro province liguri raggiungono così le prime posizioni nella graduatoria nazionale di densità telefonica.

Persone citate: Bodrato, Franco Marchiaro, Patriarca, Speranza

Luoghi citati: Alessandria, Firenze, Italia, Liguria, Serravalle, Serravalle Scrivia