Pensionata si impicca alla porta della cucina

Pensionata si impicca alla porta della cucina In un alloggio di via Lombriasco Pensionata si impicca alla porta della cucina Altro fatto; una donna muore per barbiturici Una pensionata di 76 anni si è uccisa impiccandosi alla maniglia della porta della cucina con una calza di nylon. Si chiamava Teresa Colombano ed abitava da sola in un modesto alloggio di via Lombriasco 24. La disgrazia è stata scoperta dall'amministratore della casa, Guido Arno, allarmato perché nessuno rispondeva al campanello della porta. La donna soffriva per una forma di artrosi che non le permetteva di uscire. Aiutato da altri inquilini dello stabile ha sollevato la tapparella di una finestra che dà sul cortile ed ha fatto la macabra scoperta. Sul tavolo da cucina una lettera: «Sono paralitica e non posso realizzare più niente. Tanto vale farla finita. Lascio 10 mila lire e il mio ombrello alla infermiera che mi ha curato». Accanto al foglio, una banconota. E' stata chiamata la sorellastra della Colombano, Ada Ruffoni, 61 anni. Ha confermato che la parente soffriva già da tempo di una grave forma d'artrosi che la rendeva praticamente paralitica. Temeva di non poter più guarire e già una volta aveva tentato di togliersi la vita. — Una donna di 48 anni è morta per aver ingerito una forte dose di tranquillanti. Si chiamava Vittoria Tognoli Denicolai, abitava in via Napione 9. E' stata trovata morta nel letto dalla suocera, Celestina Modesani Denicolai. Vittoria Tognoli soffriva da tempo di esaurimento nervoso. La sua salma, per ordine del sostituto procuratore della Repubblica dottor Moschella, è stata trasferita all'istituto di medicina legale per un riscontro diagnostico. Pensionata si impicca alla porta della cucina In un alloggio di via Lombriasco Pensionata si impicca alla porta della cucina Altro fatto; una donna muore per barbiturici Una pensionata di 76 anni si è uccisa impiccandosi alla maniglia della porta della cucina con una calza di nylon. Si chiamava Teresa Colombano ed abitava da sola in un modesto alloggio di via Lombriasco 24. La disgrazia è stata scoperta dall'amministratore della casa, Guido Arno, allarmato perché nessuno rispondeva al campanello della porta. La donna soffriva per una forma di artrosi che non le permetteva di uscire. Aiutato da altri inquilini dello stabile ha sollevato la tapparella di una finestra che dà sul cortile ed ha fatto la macabra scoperta. Sul tavolo da cucina una lettera: «Sono paralitica e non posso realizzare più niente. Tanto vale farla finita. Lascio 10 mila lire e il mio ombrello alla infermiera che mi ha curato». Accanto al foglio, una banconota. E' stata chiamata la sorellastra della Colombano, Ada Ruffoni, 61 anni. Ha confermato che la parente soffriva già da tempo di una grave forma d'artrosi che la rendeva praticamente paralitica. Temeva di non poter più guarire e già una volta aveva tentato di togliersi la vita. — Una donna di 48 anni è morta per aver ingerito una forte dose di tranquillanti. Si chiamava Vittoria Tognoli Denicolai, abitava in via Napione 9. E' stata trovata morta nel letto dalla suocera, Celestina Modesani Denicolai. Vittoria Tognoli soffriva da tempo di esaurimento nervoso. La sua salma, per ordine del sostituto procuratore della Repubblica dottor Moschella, è stata trasferita all'istituto di medicina legale per un riscontro diagnostico.

Persone citate: Ada Ruffoni, Colombano, Denicolai, Guido Arno, Moschella, Teresa Colombano, Vittoria Tognoli, Vittoria Tognoli Denicolai