La Juue evita la beffa
La Juue evita la beffa La Juue evita la beffa Juventus 2 Cesena 2 JUVENTUS: Zoff 6; Spinosi 5, Marchetti 5 (dal 36' Longobucco 5); Gentile 7, Morini 4, Salvatore 7; Altafini 5, Cuccureddu 6, Anastasi 6, Capello 6, Bettega 6. CESENA: Mantovani 6; Ceccarei I i 6, Ammoniaci 7; Festa 7, Zaniboni 7, Cera 7; Orlandi 6, Brignani 6, Bertarelli 6 (dal 78' Tombolato s.v.), Savoldi II 6, Toschi 6. ARBITRO: Levrero 5. RETI: Brignani al 12', Bettega al 29', Festa al 50' e Anastasi al 73'. Al 91' minuto, sul destro di Cuccureddu, è capitata una comoda palla-gol sottorete: il cannoniere juventino ha «sparato» di collo mandando la sfera a rotolare di rina spanna a lato. Se quel pallone fosse entrato la Juventus ora si troverebe sola sul «tetto» della classìfica ma avrebbe immeritatamente vinto una partita che il Cesena, applaudito protagonista, ha largamente meritato di pareggiare. Per la Juventus, a scanso di equivoci, si è trattato di un punto guadagnato, non di un punto perso. Il Cesena ha disputato una bella gara costringendo i campioni d'Italia a rimonta¬ re, per ben due volte, un gol di svantaggio. Per i bianconeri è stata un'esibizione sofferta, in salita. Scesa in campo con tre punte, per ovviare all'assenza dello squalificato Cousio (una pedina attualmente insostituibile), la Juventus appariva disorganica tatticamente. La giornata di scarsa vena di qualche elemento contribuiva a compii care la situazione. La formula a tre punte è valida se Anastasi si sacrifica in un gioco di movimento e nei recuperi e se Bettega e Altafini, a turno, arretrano. Il tutto dev'essere sincronizzato da una perfetta intesa. Ieri i «rientri» di Anastasi erano sporadici e poco convinti, le tre punte si ruba- \ vano gli spazi utili ed erano facilmente controllabili dall'attenta difesa romagnola orchestrata da Cera. La Juventus era squilibrata, costretta ad impostare un gioco arrembante senza sbocchi a sorpresa sulle fasce laterali: arrancava. I centrocampisti offrivano larghi spazi agli avversari: Cuccureddu, Capello e Gentile (che ha confermato in pieno il suo valore con un'altra prestazione di rilievo) erano costretti ad un super-lavoro e non riuscivano a fare il solito «filtro» per la difesa che era costantemente esposta alla minaccia del contropiede. In più c'era Morini L'allenatore bi in seria difficoltà con Bertarelli Lo stopper contìnua a'giocare sebbene lamenti anco-1 ta il vecchio dolore al tallone] sinistro: in settimana non j può allenarsi a pieno ritmo e j la domenica ne paga le conse-, guenze. Forse sarebbe opportuno farlo riposare per consentirgli di guarire e non esporlo a brutte fiure ma domenica c'è Riva, e Marchetti (stiramento alla coscia destra) sarà indisponibile. Per Vycpalek è un problema di non facile soluzione, a meno che non decida di utilizzare Spinosi su Riva, con Gentile e Longobucco terzini e Furino (se potrà giocare) mediano. Ma torniamo alla partita di anconero sodd ieri. Oltre a Morini apparivano in difficoltà Spinosi, alle prese con il vivace Toschi, e Marchetti nei riguardi del promettente Orlandi. La squadra di Bersellini, ben re gistrata, metteva in soggezio- ne la Juventus con un gioco di movimento rapido, ad ampio respiro, sorretto da passaggi precisi, da fiondanti aperture. I bianconeri di Romagna (ieri in maglia granata) segnavano il primo gol (12') su azione susseguente ad un calcio di punizione concesso per un fallo di Gentile su Savoldi li. Lo stesso «Titti» apriva a sorpresa sulla sinistra per Ceccarelli che rimetteva tem- isfatto del pari La Juue evita la beffa La Juue evita la beffa Juventus 2 Cesena 2 JUVENTUS: Zoff 6; Spinosi 5, Marchetti 5 (dal 36' Longobucco 5); Gentile 7, Morini 4, Salvatore 7; Altafini 5, Cuccureddu 6, Anastasi 6, Capello 6, Bettega 6. CESENA: Mantovani 6; Ceccarei I i 6, Ammoniaci 7; Festa 7, Zaniboni 7, Cera 7; Orlandi 6, Brignani 6, Bertarelli 6 (dal 78' Tombolato s.v.), Savoldi II 6, Toschi 6. ARBITRO: Levrero 5. RETI: Brignani al 12', Bettega al 29', Festa al 50' e Anastasi al 73'. Al 91' minuto, sul destro di Cuccureddu, è capitata una comoda palla-gol sottorete: il cannoniere juventino ha «sparato» di collo mandando la sfera a rotolare di rina spanna a lato. Se quel pallone fosse entrato la Juventus ora si troverebe sola sul «tetto» della classìfica ma avrebbe immeritatamente vinto una partita che il Cesena, applaudito protagonista, ha largamente meritato di pareggiare. Per la Juventus, a scanso di equivoci, si è trattato di un punto guadagnato, non di un punto perso. Il Cesena ha disputato una bella gara costringendo i campioni d'Italia a rimonta¬ re, per ben due volte, un gol di svantaggio. Per i bianconeri è stata un'esibizione sofferta, in salita. Scesa in campo con tre punte, per ovviare all'assenza dello squalificato Cousio (una pedina attualmente insostituibile), la Juventus appariva disorganica tatticamente. La giornata di scarsa vena di qualche elemento contribuiva a compii care la situazione. La formula a tre punte è valida se Anastasi si sacrifica in un gioco di movimento e nei recuperi e se Bettega e Altafini, a turno, arretrano. Il tutto dev'essere sincronizzato da una perfetta intesa. Ieri i «rientri» di Anastasi erano sporadici e poco convinti, le tre punte si ruba- \ vano gli spazi utili ed erano facilmente controllabili dall'attenta difesa romagnola orchestrata da Cera. La Juventus era squilibrata, costretta ad impostare un gioco arrembante senza sbocchi a sorpresa sulle fasce laterali: arrancava. I centrocampisti offrivano larghi spazi agli avversari: Cuccureddu, Capello e Gentile (che ha confermato in pieno il suo valore con un'altra prestazione di rilievo) erano costretti ad un super-lavoro e non riuscivano a fare il solito «filtro» per la difesa che era costantemente esposta alla minaccia del contropiede. In più c'era Morini L'allenatore bi in seria difficoltà con Bertarelli Lo stopper contìnua a'giocare sebbene lamenti anco-1 ta il vecchio dolore al tallone] sinistro: in settimana non j può allenarsi a pieno ritmo e j la domenica ne paga le conse-, guenze. Forse sarebbe opportuno farlo riposare per consentirgli di guarire e non esporlo a brutte fiure ma domenica c'è Riva, e Marchetti (stiramento alla coscia destra) sarà indisponibile. Per Vycpalek è un problema di non facile soluzione, a meno che non decida di utilizzare Spinosi su Riva, con Gentile e Longobucco terzini e Furino (se potrà giocare) mediano. Ma torniamo alla partita di anconero sodd ieri. Oltre a Morini apparivano in difficoltà Spinosi, alle prese con il vivace Toschi, e Marchetti nei riguardi del promettente Orlandi. La squadra di Bersellini, ben re gistrata, metteva in soggezio- ne la Juventus con un gioco di movimento rapido, ad ampio respiro, sorretto da passaggi precisi, da fiondanti aperture. I bianconeri di Romagna (ieri in maglia granata) segnavano il primo gol (12') su azione susseguente ad un calcio di punizione concesso per un fallo di Gentile su Savoldi li. Lo stesso «Titti» apriva a sorpresa sulla sinistra per Ceccarelli che rimetteva tem- isfatto del pari
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